La città di Siena nel settembre 2025 renderà omaggio a Steve McCurry consegnandogli una laurea magistrale ad honorem in “Antropologia e linguaggi dell’immagine”. La cerimonia segna un riconoscimento ufficiale di un artista che ha saputo raccontare culture, storie e individui con uno sguardo profondo e ricco di riferimenti sociali. Nei giorni successivi al conferimento, McCurry sarà ospite principale del Siena Awards Photo Festival, occasione per rivivere il suo lavoro a livello internazionale.
Il legame tra Steve Mcurry e l’Università Di Siena: un percorso iniziato nel 2013
Steve McCurry ha già un rapporto consolidato con l’Ateneo senese, dove si è presentato in passato con una lectio magistralis nel 2013. L’attuale conferimento della laurea magistrale ad honorem nasce da questo legame di fiducia e reciproca stima maturata negli anni. Roberto Di Pietra, rettore dell’università, ha sottolineato come l’istituzione scolastica veda in McCurry un punto di riferimento per studenti, studiosi e appassionati. Le sue fotografie non sono solo immagini ma racconti intensi della realtà: specie quella complessa e spesso contraddittoria del nostro tempo.
La collaborazione con il Siena Awards Photo Festival, ideato da Luca Venturi, ha contribuito a mantenere vivo questo rapporto. La città stessa, di cui McCurry ha espresso affetto sincero, rappresenta uno spazio dove l’arte della fotografia incontra riflessioni culturali e sociali. Il festival che si svolge annualmente ha sempre contribuito ad ampliare il dibattito sull’immagine come strumento di narrazione antropologica, tema caro al fotografo che ha immortalato volti e storie da tutto il mondo.
Il valore antropologico e sociale delle immagini di Steve Mcurry riconosciuto dall’ateneo
La motivazione ufficiale che ha condotto al conferimento della laurea magistrale ad honorem parte dal Dipartimento di scienze sociali, politiche e cognitive dell’università di Siena. McCurry, con il suo approccio, non si limita a fotografare, ma inserisce ogni soggetto in un contesto più ampio. Le sue immagini portano con sé riferimenti culturali, sociali, religiosi e tradizionali, costruendo una narrazione ricca di significato e spessore.
Questo approccio ha fatto emergere una sorta di dialogo profondo tra il fotografo e i soggetti ritratti, cogliendo le sfumature del contemporaneo, spesso carico di tensioni e contraddizioni. Le fotografie di McCurry interrogano la relazione tra l’uomo e la natura, ma anche la percezione di scenari inquietanti e distopici che caratterizzano il presente globale. Il suo lavoro diventa quindi strumento per approfondire questioni antropologiche senza rinunciare alla forza della prova visiva.
Steve Mcurry: premi e riconoscimenti che definiscono una carriera unica nella fotografia mondiale
Steve McCurry si conferma una delle figure più rappresentative della fotografia degli ultimi decenni. I suoi successi comprendono numerosi World Press Photo Awards, riconoscimenti consegnati a livello globale che rappresentano il “Premio Nobel” della fotografia. Questi premi testimoniano la qualità e la risonanza culturale del suo lavoro, che ha saputo raccontare conflitti, paesaggi e volti con intensità e immediatezza.
Nel 2019 McCurry è entrato nella International Photography Hall of Fame, un’ulteriore conferma del suo impatto nel campo fotografico a livello internazionale. La sua immagine più celebre, quella della ragazza afghana dagli occhi penetranti, è diventata uno dei simboli visivi più riconosciuti degli ultimi decenni. Questo riconoscimento da parte dell’università di Siena aggiunge una nuova dimensione al suo mestiere: quella di studioso e narratore antropologico, oltre che artista e reporter.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Elisa Romano