Palazzo Pitti a Firenze sta attraversando una fase significativa di rinnovamento con cantieri aperti che coinvolgono sia la Galleria Palatina sia la Galleria d’arte moderna. Gli interventi, che superano il milione di euro, mirano a conservare e valorizzare gli ambienti storici e artistici della residenza granducale, proseguendo fino all’inizio del 2026.
Interventi al Quartiere Del Volterrano: la manutenzione delle sale storiche e degli arredi
Il primo piano della Galleria Palatina, in particolare il Quartiere del Volterrano, è al centro dei lavori. Questa ala affaccia sul Giardino di Boboli ed è stata destinata nel Seicento a ospitare gli appartamenti della granduchessa Vittoria della Rovere, diventando poi parte integrante del museo. Le operazioni riguardano alcune sale importanti come quelle di Ulisse, dell’Educazione di Giove e di Saturno, nonché la sala dedicata all’Iliade. Le attività si concentrano su diverse componenti: gli arredi lignei che decorano gli ambienti, come i tavoli con piani in marmo, verranno sottoposti a un restauro accurato per garantire la conservazione delle superfici. Le pareti affrescate e gli stucchi riceveranno una spolveratura mirata, mentre i lampadari antichi saranno puliti con particolare attenzione per mantenere intatto il loro splendore originale. Anche i dipinti all’interno delle sale saranno soggetti a operazioni di manutenzione, accompagnate dal restauro delle stoffe e degli arazzi che rivestono alcune pareti, in modo da preservare il complesso apparato decorativo che caratterizza questo settore del palazzo.
Il restauro del Salone Del Fiorino e della Sala Della Musica nella Galleria D’Arte Moderna
Al secondo piano, nella Galleria d’arte moderna, rientrano nel progetto il Salone del Fiorino e la vicina Sala della Musica. Qui le operazioni si concentrano sul recupero di stucchi e affreschi, che saranno sottoposti a spolverature e revisioni per garantirne la durata nel tempo. Il lavoro mira a ripristinare gli elementi decorativi danneggiati dall’usura e ad assicurare che queste stanze mantengano l’aspetto originario fin nei dettagli più minuti. La scelta di intervenire su questi ambienti permette di salvaguardare una porzione rilevante del museo dedicato al patrimonio artistico più recente, mantenendo intatto l’equilibrio tra le varie epoche presenti nel palazzo.
Tempistiche e prime fasi di lavoro: dalla Sala Di Berenice alla Sala Delle Allegorie
I cantieri sono partiti da alcune stanze chiave come la Sala di Berenice e la Sala delle Allegorie nel Quartiere del Volterrano della Galleria Palatina. In queste sale i parati sono già stati rimossi dalle pareti e inviati per essere sottoposti a un processo di aspirazione, seguito da un intervento di pulitura specifico. Contestualmente, i restauratori del legno hanno avviato il recupero su tavoli, porte e finestre antiche, che presentano decorazioni originali. Questi lavori sono solo l’inizio di un programma che continuerà fino alla primavera del 2026, coinvolgendo altre stanze di particolare valore artistico e storico. L’attenzione è posta sull’equilibrio tra conservazione e recupero, assicurando che ogni materiale e dettaglio venga trattato con procedure adeguate per non comprometterne l’autenticità.
Le operazioni all’interno di Palazzo Pitti rappresentano un passo importante nella difesa del patrimonio culturale fiorentino, oltre che un’occasione per restituire agli spazi il loro splendore originario in modo rispettoso delle caratteristiche storiche. L’intervento permette di mantenere viva la funzione del museo, garantendo ai visitatori la possibilità di ammirare opere e ambienti in condizioni ottimali. Di fatto, i restauri stanno trasformando alcune delle sale più celebri secondo metodi consolidati nel tempo, con il proposito di accompagnare la fruizione culturale futura.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Elisa Romano