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Firenze dice stop a caddy, risciò e mezzi strani nell’area Unesco dal 15 ottobre 2025

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Firenze vieta caddy e risciò nell’area Unesco dal 2025. - Unita.tv
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Firenze si prepara a cambiare le regole sul trasporto turistico nel cuore del centro storico, patrimonio mondiale dell’Unesco. Il Comune ha varato un regolamento che vieta l’uso di mezzi diversi dalle navette elettriche selezionate. L’obiettivo è chiaro: proteggere il paesaggio urbano e gestire meglio il flusso di visitatori.

Stop A Caddy, risciò e veicoli non convenzionali nell’area Unesco

Il Comune ha deciso di mettere al bando caddy, risciò e altri mezzi poco comuni usati per il trasporto turistico nell’area Unesco. La mossa nasce dalla necessità di mettere un freno al traffico non autorizzato e salvaguardare così il patrimonio storico e artistico. Jacopo Vicini, assessore al turismo, ha spiegato che la decisione segue le richieste degli operatori del settore e che il divieto scatterà dal 15 ottobre 2025.

Con questa scelta, Firenze si posiziona tra le città italiane più rigide nel regolamentare il trasporto turistico non tradizionale nel centro storico. Fuori dall’area Unesco resteranno solo alcune navette elettriche autorizzate. Il provvedimento rientra in un piano più ampio, volto a tutelare l’ambiente e la cultura, mantenendo intatta la zona monumentale e migliorando l’esperienza di chi visita la città.

Solo navette elettriche autorizzate e due percorsi ben definiti

Le uniche navette ammesse sono quelle elettriche, che dovranno rispettare alcune regole precise: massimo otto passeggeri, carrozzeria bianca e tutte le dotazioni di sicurezza previste dalla legge. I percorsi consentiti saranno solo due, entrambi lungo i lungarni, lontani dalle piazze principali. L’idea è di evitare disturbi ai luoghi più frequentati e conservare il valore paesaggistico della zona.

Per poter circolare, le navette dovranno ottenere un nulla osta dal Comune, valido un anno e con carattere sperimentale. Il sistema punta a tenere sotto controllo il traffico turistico e a favorire un modo di spostarsi più sostenibile e ordinato. Dal 1° aprile 2026, a bordo sarà obbligatoria la presenza di una guida turistica o di un accompagnatore formato, per garantire un servizio di qualità ai visitatori.

Controlli serrati e multe per chi trasgredisce

Il Comune non lascia spazio a interpretazioni: chi viola il regolamento rischia multe salate. La sanzione più pesante, 500 euro, colpisce chi usa mezzi non autorizzati, segue percorsi diversi da quelli indicati o pratica la cosiddetta “pesca su strada”, cioè la raccolta clienti fuori dalle regole. Queste pratiche avevano spesso creato problemi, generando confusione e disagio sia per i residenti che per i turisti.

Per altre infrazioni le multe partono da 160 euro. Le misure vogliono essere un deterrente concreto contro chi mette in difficoltà la gestione del turismo in una delle zone più delicate e visitate della città. L’amministrazione ha messo a punto un sistema di controlli per far rispettare le norme, sottolineando che l’obiettivo è trovare un equilibrio tra la domanda turistica e la tutela degli spazi pubblici storici e monumentali.

Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Serena Fontana

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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