Un episodio di tentato furto ha scosso la zona dell’Isolotto a Firenze nella notte tra il 23 e 24 agosto 2025. Due cittadini tunisini, di 44 e 35 anni, sono stati fermati dalla polizia mentre cercavano di entrare e rovistare all’interno di uno studio legale. Il rapido intervento delle forze dell’ordine ha impedito il compimento del furto e portato all’arresto in flagranza. Il caso evidenzia le difficoltà nella sicurezza urbana in alcune aree della città e il funzionamento della giustizia penale italiana nei reati con effrazione.
Arresto in flagranza durante il tentativo di effrazione nello studio legale
I fatti si sono svolti intorno alle 2 della notte tra sabato 23 e domenica 24 agosto. Un passante, notando la presenza sospetta, ha contattato il 112 Nue segnalando due persone armate di grimaldelli mentre cercavano di forzare la serranda e la porta d’ingresso di uno studio legale in via Francavilla, nell’Isolotto. Gli agenti, giunti tempestivamente, hanno colto i due tunisini all’interno, intenti a rovistare tra le scrivanie e mobili.
L’azione si configura come tentato furto aggravato, aggravato soprattutto dalla violenza sulla porta e dall’orario notturno. Le prove raccolte in flagranza hanno permesso di fermare subito i responsabili, evitando danni maggiori e il furto di eventuali oggetti o denaro. I due uomini, rispettivamente di 44 e 35 anni, sono stati condotti in stato di arresto.
Il più grande, residente a Firenze da quasi due anni, ha dichiarato durante l’udienza di convalida di aver agito a causa della fame. Questa giustificazione non ha però modificato l’impostazione della procura e del giudice, che hanno proceduto secondo le norme vigenti per reati di questa natura.
La situazione della sicurezza nella zona dell’isolotto a Firenze ed episodi recenti
L’Isolotto, quartiere popolare a sud-ovest di Firenze, negli ultimi mesi ha visto un aumento di casi connessi a microcriminalità. Furti nelle abitazioni private e studi professionali hanno destato preoccupazione tra i residenti. Questi fatti hanno spinto le forze dell’ordine a intensificare la presenza di pattuglie e a promuovere controlli più rigorosi soprattutto durante le ore notturne.
Il tentato furto nello studio legale si inserisce in questo contesto di maggior attenzione da parte delle autorità. Le effrazioni con scasso rappresentano un problema concreto per i cittadini e le attività lavorative della zona. L’episodio di via Francavilla dimostra come anche gli spazi professionali non siano immuni da tali azioni criminose.
I cittadini continuano a sollecitare interventi che possano migliorare la sicurezza, attraverso il coordinamento tra polizia locale, forze di polizia statale e i servizi di vigilanza privata. Il Comune ha annunciato in risposta l’ampliamento di sistemi di videosorveglianza in punti strategici dell’Isolotto, per facilitare il riconoscimento e la prevenzione di reati analoghi.
Iter giudiziario e applicazione della custodia cautelare nel processo per tentato furto
Dopo l’arresto in flagranza, i due tunisini sono stati portati davanti al tribunale di Firenze. Il giudice Alessio Innocenti ha convalidato l’arresto su richiesta della procura. In aula è stata avanzata la richiesta di custodia cautelare in carcere per il più anziano dei fermati, motivata dal rischio di reiterazione del reato e dalla gravità del tentato furto aggravato.
La misura cautelare è stata accolta e il processo è stato fissato per il 27 settembre presso il tribunale fiorentino. Le norme italiane prevedono un rapido accertamento della posizione degli imputati in casi di reati con effrazione notturna, per dare una risposta immediata alla gravità dell’episodio.
Le udienze si concentreranno quindi sul merito della vicenda e sulla valutazione delle condizioni di custodia. Il procedimento riflette la prassi adottata nelle situazioni in cui la pubblica sicurezza è compromessa da tentativi di furto attraverso lo scasso e l’introduzione senza permesso in locali privati, con l’aggravante del fatto che si tratta di un’attività professionale.
L’intervento tempestivo e l’azione della magistratura segnano una risposta chiara verso chi tenta di commettere reati simili. Il caso resta sotto osservazione mentre il sistema giudiziario si prepara ad approfondire i dettagli dell’accusa.
Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2025 da Serena Fontana