Oggi il ministero dell’Università e della Ricerca ha puntato i riflettori sul mondo della moda, con la visita del ministro Anna Maria Bernini al nuovo Manifattura campus di Polimoda a Firenze. Un centro che attira giovani talenti da ogni parte del mondo e che unisce tradizione e innovazione nella formazione. Qui si costruiscono carriere e si alimenta un settore che intreccia artigianato, creatività e industria in un’unica filiera.
Bernini in prima fila: un’occhiata da vicino all’eccellenza formativa
Il ministro Bernini ha visitato il campus accompagnata da alcune figure di spicco, tra cui il presidente Ferruccio Ferragamo, il direttore Massimiliano Giornetti e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Nel corso del tour ha sottolineato con chiarezza il ruolo centrale di Polimoda: “non è solo una scuola, ma un punto di riferimento che stimola nuove idee e visioni nel mondo della moda.” Polimoda, ha detto, “trasforma i giovani talenti in trend setter capaci di influenzare l’intero settore.”
Durante l’incontro si è parlato anche del progetto della nuova biblioteca, pensata per offrire agli studenti risorse all’avanguardia e supportare la ricerca su tutti gli aspetti della moda. Un altro tema importante è stato l’accreditamento di alcuni corsi chiave della scuola, un passo fondamentale per garantire un riconoscimento internazionale delle qualifiche. Questo aprirà la strada a borse di studio e crediti formativi validi anche all’estero, un vantaggio concreto per chi sceglie Polimoda.
Polimoda: il cuore della moda tra tradizione e futuro
Oggi Polimoda è un punto di riferimento internazionale per la formazione nel settore moda. Più del 70% degli studenti arriva da oltre 70 Paesi diversi, creando un ambiente ricco di scambi culturali e fermento creativo. Questa dimensione globale è fondamentale per preparare figure capaci di muoversi con agilità in mercati complessi e diversi.
Ciò che colpisce è il modo in cui la scuola riesce a combinare l’artigianato tradizionale italiano con tecnologie e metodi moderni. Non si tratta solo di estetica o passerelle, ma di una vera cultura della moda, intesa come racconto della storia e dell’identità italiana. Polimoda guarda al futuro mantenendo salde le radici, pronta a formare nuovi creativi che sapranno affrontare le sfide di domani.
Governo e formazione moda: un impegno concreto
Per Ferruccio Ferragamo, presidente di Polimoda, la visita del ministro Bernini è un segnale chiaro dell’attenzione del governo verso la formazione nel mondo della moda. “L’Italia ha bisogno di trovare un equilibrio tra sapere manuale e competenze tecnologiche, con uno sguardo aperto ai mercati internazionali.” Secondo Ferragamo, “il futuro della moda italiana passa da qui: da ambienti che uniscono radici culturali, strumenti moderni e una dimensione globale.”
Polimoda, con la sua realtà fiorentina, è un modello in cui la formazione diventa motore di crescita economica e culturale. Il sostegno del governo, confermato dalla visita, nasce dalla consapevolezza che “solo investendo sulle nuove generazioni si può mantenere il ruolo di primo piano della moda italiana nel mondo.” Progetti come la nuova biblioteca e l’accreditamento dei corsi si inseriscono in questa strategia, offrendo agli studenti opportunità concrete per ampliare i loro orizzonti professionali.
La giornata ha messo in luce quanto sia importante la collaborazione tra istituzioni, imprese e scuola per il futuro della moda. Il campus di Polimoda resta un luogo vivo, dove formazione, ricerca e talento si incontrano per dare nuova linfa a un settore in continua evoluzione. Qui la cultura italiana si fa azione, e l’arte della moda trova nuovi modi per raccontarsi e crescere.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Davide Galli