Firenze ospita dal 3 settembre una mostra dedicata a Enrico Berlinguer, figura centrale della politica italiana del Novecento. L’esposizione, ospitata al Mandela Forum, ripercorre la vita, la carriera e l’impegno del leader del Partito Comunista Italiano, con uno sguardo particolare al rapporto con la Toscana e all’idea di pace che ha contraddistinto il suo pensiero. L’evento, aperto fino al 5 ottobre, torna a far riflettere su un pezzo di storia della sinistra e del paese.
La mostra dedicata a Enrico Berlinguer a 50 anni dall’ultimo comizio storico
Nel 2025 ricorrono esattamente cinquant’anni dall’ultimo grande comizio di Enrico Berlinguer alle Cascine di Firenze, quando quattro cortei confluirono in una manifestazione che radunò un milione di persone. Per onorare questo evento e la memoria di Berlinguer, la città toscana ospita una mostra di 2500 metri quadri al Mandela Forum. L’esposizione permette di esplorare momenti chiave della vita del leader politico, dal suo ruolo nel Partito Comunista Italiano fino al significato più profondo del suo impegno civile.
L’allestimento è stato creato dall’associazione Enrico Berlinguer, dedicata alla conservazione della memoria della sinistra italiana. Questa mostra rappresenta una versione ampliata rispetto alle precedenti edizioni, con un focus rinnovato sulle parole e i luoghi che hanno segnato la storia di Berlinguer. I visitatori potranno immergersi in materiali d’archivio, documenti, discorsi e oggetti originali, che restituiscono l’atmosfera di quegli anni e il contesto politico in cui si è mosso.
Tra i momenti più rilevanti, l’inaugurazione avverrà alla presenza della famiglia Berlinguer. Sarà un’occasione anche per ascoltare letture tratte dai discorsi sul tema della pace, animati da giovani dell’associazione Il Lavoratorio. La mostra si arricchisce così di un’esperienza diretta e coinvolgente.
Il legame tra Enrico Berlinguer e la Toscana al centro della narrazione
Uno degli elementi più rilevanti dell’esposizione è il rapporto di Berlinguer con la Toscana, regione chiave per la nascita e lo sviluppo del comunismo in Italia. Proprio per questo motivo, sarà esposta per la prima volta fuori da Livorno la prima bandiera del Partito Comunista Italiano. Questo pezzo storico diventa un simbolo tangibile della radice politica e culturale che ha nutrito il movimento comunista, con la Toscana come terreno d’origine.
All’interno dell’allestimento, è resa viva anche la dimensione pubblica dei discorsi di Berlinguer. Una ‘zona comizio’ permette di rivivere in modo originale quegli eventi politici, grazie a una vecchia Fiat Cinquecento e a degli spazi dedicati all’ascolto guidato dei discorsi più noti del leader. La voce di Berlinguer riecheggia attraverso cuffie collocate in alcune ‘campane’, dando modo al pubblico di percepire il ritmo e l’intensità delle parole pronunciate dal politico.
Questa parte della mostra è pensata per avvicinare chi visita alla figura di un uomo che ha saputo coinvolgere milioni di italiani con passione e fermezza. La Toscana ritorna dunque protagonista anche grazie a questo percorso che valorizza il contesto locale senza perdere di vista l’impatto nazionale ed europeo che l’attività di Berlinguer ha avuto.
Il messaggio di pace e le attività culturali legate alla mostra
Il tema della pace attraversa tutta la mostra, incarnato da una frase celebre di Berlinguer: “Se vuoi la pace, prepara la pace”. Questo concetto guida la narrazione e si traduce in una riflessione sulle tensioni internazionali e sulla responsabilità della politica nel promuovere condizioni di convivenza e dialogo.
Il programma dell’evento propone, oltre alla visita espositiva, una serie di appuntamenti pomeridiani con presentazioni di libri, dibattiti e incontri pubblici incentrati sulla figura di Berlinguer e sul suo lascito politico e morale. Uno dei momenti di spicco sarà la presentazione del libro “La pace al primo posto” di Alexander Hobel, accompagnata da un intervento di Marco Tarquinio.
Le iniziative vogliono stimolare un pubblico ampio, senza limiti di età o preparazione specifica, per sviluppare discussioni concrete legate a temi ancora di grande attualità. La regione Toscana ha voluto manifestare con queste scelte un interesse diretto verso la memoria storica e il ruolo che il leader comunista ha svolto nella storia nazionale.
Il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato come “riaffermare il legame con Berlinguer aiuti a offrire un ritratto completo del personaggio, mettendo in evidenza la sua attenzione alla pace in un mondo segnato ancora oggi da conflitti.”
Questa mostra diventa così un’occasione per rivivere un pezzo fondamentale della politica italiana, attraverso documenti, suoni e oggetti che permettono di toccare con mano la storia recente. La scelta di Firenze non è casuale, perché da questa città passano ancora oggi molti nodi della politica e della società italiana.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Matteo Bernardi