Tommaso di pilato e la disabilità che “sparisce” ai confini regionali sui treni trenitalia
Tommaso Di Pilato denuncia la disparità nelle tariffe per disabili di Trenitalia, evidenziando l’assenza di uniformità nei diritti dei passeggeri con disabilità tra le diverse regioni italiane.

Tommaso Di Pilato, non vedente, denuncia l’impossibilità di usufruire della tariffa ridotta per disabili di Trenitalia oltre i confini regionali, chiedendo una tutela nazionale uniforme dei diritti dei passeggeri con disabilità. - Unita.tv
Tommaso Di Pilato, 60 anni, non vedente dall’età di sei, ha denunciato un episodio che mette in luce una discontinuità nel trattamento delle persone con disabilità da parte di Trenitalia. La sua esperienza riguarda l’impossibilità di usufruire della tariffa ridotta per disabili quando un treno supera il confine regionale, una situazione che solleva dubbi su come siano gestiti i diritti dei passeggeri con disabilità su scala nazionale.
L’episodio del viaggio da milano a gallarate: la tariffa che sparisce oltre la lombardia
Circa un anno fa, Tommaso Di Pilato ha preso un treno da Milano a Novara, viaggiando con un biglietto scontato riconosciuto ai disabili in Lombardia. La convenzione, tuttavia, funziona solo all’interno della regione e, superato il confine verso il Piemonte, il controllo sui biglietti cambia volto. A Gallarate, territorio piemontese, il sistema informatico non ha riconosciuto più il diritto alla riduzione e il controllore ha contestato il biglietto di Di Pilato. La situazione è degenerata tanto da costringerlo a scegliere tra pagare una multa o scendere dal treno. Questo episodio non rappresenta solo un disagio amministrativo ma una violazione percepita del principio di continuità dei diritti per chi convive con una disabilità.
La reazione di tommaso di pilato: un uomo che si batte contro le barriere invisibili
Tommaso, fisioterapista e atleta plurimedagliato di sci nautico, ha sempre combattuto per non farsi definire dalla sua disabilità visiva. La lettera inviata alla ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, riassume questo spirito di lotta. Nel suo racconto emerge il peso di dover affrontare costantemente ostacoli burocratici e sociali, che spesso assumono sfumature umilianti. L’episodio sul treno ha rappresentato per lui un «schiaffo morale» che ancora oggi si sente vivo. La sua richiesta si concentra sulla necessità che le agevolazioni per i disabili, come le tariffe ridotte sui trasporti, valgano in tutta Italia e non solo nella singola regione di residenza.
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Nella lettera, Di Pilato chiede esplicitamente che Trenitalia estenda le tariffe ridotte per i disabili a livello nazionale. Questa modifica chiamerebbe in causa regolamenti interni alle compagnie di trasporto e le norme regionali che oggi frammentano i diritti in base ai confini amministrativi. Il caso evidenzia una problematica più ampia: la difficoltà di chi vive con una disabilità nel muoversi liberamente tra regioni senza perdere tutele garantite in partenza. Un intervento del Ministero potrebbe modificare una prassi che pesa ogni volta che un disabile si sposta.
Disabilità e trasporti: una sfida tra visibilità e riconoscimento dei diritti in italia
L’istanza sollevata da Tommaso Di Pilato riprende un nodo non risolto nel sistema italiano dei trasporti pubblici. La disabilità dovrebbe garantire una serie di agevolazioni e tutele uniformi. Tuttavia, i dati amministrativi e le norme applicate regione per regione creano oggettive difficoltà, generando smarrimento e sperequazioni. Non solo biglietti o tariffe, ma un insieme di servizi connessi alla mobilità, riconosciuti in modo disomogeneo. Disabilità non è un fatto che si limita a una regione: attiene a diritti che dovrebbero viaggiare con la persona. Lo scontro tra normativa regionale e necessità del cittadino emerge come una questione di coerenza istituzionale e rispetto umano.
La testimonianza di un atleta e professionista tra sport e impegno sociale
Tommaso Di Pilato non è solo un cittadino che ha subito un’inconveniente: è un fisioterapista che lavora ogni giorno nella cura delle persone, un atleta che ha rappresentato l’Italia in competizioni di livello mondiale e uno scrittore che racconta la sua esperienza di vita. Da sempre ha sfidato l’idea che la cecità debba limitare la persona, ottenendo riconoscimenti che lo rendono figura di riferimento per altre persone con disabilità. La sua voce, nel denunciare questa ingiustizia, non punta solo a risolvere un problema tecnico ma a richiamare l’attenzione sui diritti di tutti coloro che incontrano barriere spesso invisibili, ma ben reali.
La vicenda di Tommaso Di Pilato rappresenta un campanello d’allarme su come la gestione delle agevolazioni per disabili debba essere rivista per non risultare uno svantaggio. Il confronto tra ministero, Trenitalia e altre realtà coinvolte diventerà cruciale per garantire spostamenti più equi e rispettosi. Resta da verificare se e come verranno accolte le richieste di uniformità nelle tariffe e nei servizi per le persone con disabilità in tutta Italia.