Terremoti ai Campi Flegrei: due scosse leggere in una notte, diminuzione degli eventi sismici

Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2025, i Campi Flegrei hanno registrato due lievi scosse di terremoto. Mauro Di Vito dell’Osservatorio Vesuviano segnala un rallentamento del bradisismo e una diminuzione degli eventi sismici.

Terremoti ai Campi Flegrei: due scosse leggere in una notte, diminuzione degli eventi sismici

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Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2025, i Campi Flegrei hanno registrato una scossa di terremoto alle 4:43, il secondo evento sismico in meno di dieci ore. La magnitudo della scossa è stata di 1.0 gradi sulla scala Richter, mentre il sisma precedente, avvenuto mercoledì alle 20:11, aveva raggiunto una magnitudo di 1.2. Entrambi i fenomeni sono stati di lieve entità e non hanno causato danni, tanto che molti residenti non li hanno nemmeno percepiti.

Diminuzione degli eventi sismici

Negli ultimi giorni, i Campi Flegrei hanno mostrato una significativa riduzione dell’attività sismica. Secondo il bollettino settimanale, sono state registrate solo 42 scosse in sette giorni, un numero notevolmente inferiore rispetto ai centinaia di eventi tellurici che avevano caratterizzato le settimane precedenti. Questa diminuzione è considerata una notizia positiva per la popolazione locale, che è abituata a percepire anche le scosse più leggere a causa della loro superficialità.

Il calo degli eventi sismici è un segnale che potrebbe indicare una stabilizzazione della situazione, anche se gli esperti avvertono che è necessario monitorare attentamente l’andamento delle scosse nei prossimi giorni. La diminuzione della sismicità è un aspetto che potrebbe influenzare la percezione della sicurezza tra i residenti, che hanno vissuto un periodo di intensa attività sismica.

Analisi del bradisismo e del sollevamento del suolo

Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha fornito aggiornamenti sul fenomeno del bradisismo, evidenziando un rallentamento della velocità di sollevamento del suolo. Questo cambiamento è stato osservato dopo la scossa di terremoto del 15 marzo, che aveva avuto una magnitudo di 3.9. Di Vito ha sottolineato che si tratta di dati preliminari, che necessitano di ulteriori conferme nei prossimi giorni.

Il bradisismo, che ha caratterizzato la zona per un lungo periodo, sembra quindi mostrare segni di attenuazione. Tuttavia, l’esperto avverte che l’attività sismica non è destinata a fermarsi completamente. Anzi, è probabile che si verifichino ulteriori scosse nei prossimi giorni, anche se in modo discontinua. La situazione attuale è quindi da monitorare con attenzione, poiché i cambiamenti nel comportamento del suolo possono avere ripercussioni significative sulla sismicità della zona.

Prospettive future e monitoraggio

Nonostante la recente diminuzione degli eventi sismici, Mauro Di Vito ha avvertito che non è ancora il momento di abbassare la guardia. L’attività sismica potrebbe continuare a manifestarsi, ma con un’intensità ridotta rispetto ai periodi precedenti. La scorsa settimana ha visto una sismicità molto bassa, dovuta anche al fatto che gran parte dell’energia accumulata nel sottosuolo è stata rilasciata durante i terremoti del 13 e 15 marzo.

La situazione attuale è caratterizzata da scosse singole piuttosto che da sciami sismici prolungati, come quelli registrati a febbraio, quando si sono verificati eventi che sono durati oltre 24 ore. Questo cambiamento è un segnale positivo, ma gli esperti continueranno a monitorare attentamente l’area per garantire la sicurezza dei residenti e per raccogliere dati utili per future analisi. La comunità scientifica rimane vigile, pronta a rispondere a qualsiasi cambiamento significativo nella sismicità della zona.