Il report del commissario Vadalà mostra un quadro critico sulla bonifica della Terra Dei Fuochi. Sabato a San Sebastiano Al Vesuvio un incontro per fare il punto e spingere il governo ad agire.
La Terra Dei Fuochi, area tristemente nota per L’Inquinamento e lo smaltimento illecito di rifiuti tra Napoli e Caserta, è ancora lontana da una vera bonifica. Secondo il report presentato a maggio 2025 dal commissario straordinario Giuseppe Vadalà, nominato a febbraio dello stesso anno per coordinare gli interventi, ben il 90% delle operazioni previste non è stato ancora realizzato.
Questa situazione preoccupa non solo le istituzioni locali ma anche i comitati e le associazioni ambientaliste che da anni monitorano la zona. La Corte Europea dei Diritti Dell’Uomo ha condannato l’Italia proprio per la lentezza e l’insufficienza degli interventi contro l’inquinamento in questa area.
La terra dei fuochi ancora in attesa di interventi concreti
Sabato prossimo, presso la sede del Polo Della Sostenibilità Ambientale gestito dall’associazione Let’s Do It Italy a San Sebastiano Al Vesuvio , si terrà un incontro promosso dalla Rete Stop Biocidio insieme ai comitati locali e altre realtà ambientaliste.
L’obiettivo è analizzare insieme la relazione di Vadalà, capire quali sono le criticità più urgenti e discutere come spingere il governo a mettere in campo un piano d’azione efficace. L’incontro sarà diviso in cinque focus principali:
- terreni agricoli contaminati
- rifiuti sversati in superficie
- discariche abusive e siti contaminati
- salute pubblica
- coordinamento istituzionale e partecipazione civica
La salute pubblica resta uno degli aspetti più delicati: “i rischi legati all’esposizione prolungata alle sostanze tossiche sono altissimi soprattutto nelle zone agricole dove si coltivano prodotti destinati al consumo quotidiano.”
Sabato a san sebastiano al vesuvio si apre il confronto tra cittadini e istituzioni
Durante l’evento verrà presentata anche la Sala di Monitoraggio dei siti inquinati, cuore pulsante del progetto portato avanti dal Polo Della Sostenibilità Ambientale. Questa sala raccoglie segnalazioni dai cittadini e dagli attivisti su sversamenti abusivi o aree contaminate.
L’idea è creare una mappa aggiornata che possa guidare le bonifiche future. Anche se questa iniziativa ha una sede fisica da pochi mesi, rappresenta già un modello importante: Let’s Do It Italy è stata infatti citata nella storica relazione della Cedu proprio per aver contribuito all’individuazione delle zone più a rischio nella Terra Dei Fuochi.
Il report di Vadalà mette nero su bianco una verità difficile da ignorare: senza un piano concreto del governo che metta risorse chiare sul tavolo, la maggior parte delle terre contaminate resteranno così com’è.
Le associazioni chiedono quindi non solo interventi immediati ma anche trasparenza nel coordinamento tra enti locali, nazionali e cittadini. Solo così si potrà garantire una vigilanza efficace sulle politiche ambientali.
Un altro punto chiave emerso dall’incontro sarà proprio la necessità di coinvolgere maggiormente i cittadini nelle decisioni che riguardano il loro territorio. La partecipazione civica può diventare uno strumento potente per tenere alta l’attenzione sulle azioni governative ed evitare nuovi ritardi o peggio ancora nuove emergenze ambientali.
L’appuntamento di sabato vuole essere quindi anche un momento di confronto aperto dove tutti possono portare idee, segnalazioni ed esperienze dirette sul campo.
Sabato a San Sebastiano Al Vesuvio si accenderanno i riflettori su questa emergenza ambientale con l’obiettivo chiaro: trasformare parole in fatti veri.