Un tentativo di effrazione è stato interrotto grazie alla prontezza di un condomino in via Marco Calidio, quartiere Alessandrino a Roma. Due uomini stavano tentando di entrare in un appartamento, ma l’intervento rapido delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di uno di loro. La vicenda offre uno spaccato sulla sicurezza nei rioni periferici della capitale e il ruolo decisivo della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.
I dettagli della tentata effrazione in via Marco Calidio
Nella sera della segnalazione, un residente del palazzo ha sentito strani rumori provenire dall’ingresso di un vicino. Paura e sospetto lo hanno spinto a chiamare il 112 riferendo chiaramente che due uomini stavano cercando di forzare la porta di un appartamento. Le prime testimonianze parlano di una lastra di plastica rigida usata come grimaldello per scassinare la serratura. La scena si è svolta sul pianerottolo, dove si intravedevano due ombre, e uno dei due ladri ha continuato a armeggiare sulla porta, evidentemente deciso a entrare.
L’intervento è stato rapido: in pochi minuti sono arrivati i Carabinieri della Stazione Roma Prenestina. Hanno bloccato un uomo che stava ancora tentando di aprire la porta con attrezzi da scasso. L’altro complice è riuscito a fuggire, nascondendosi tra i palazzi vicini. L’uomo arrestato è un cittadino georgiano di 28 anni, con addosso il materiale necessario per la rapida effrazione, compresi cacciaviti e altri strumenti usati per scassinare.
Il ruolo decisivo del condomino e la rapidità dell’intervento
Le segnalazioni tempestive possono fare la differenza in casi di furti in fase di esecuzione. Il condomino, allertato dai rumori sospetti, ha dimostrato di saper riconoscere segnali di pericolo e ha avuto la lucidità di rivolgersi alle forze dell’ordine senza esitazione. Questo ha permesso ai Carabinieri di presentarsi sul luogo mentre il colpo era ancora in corso.
Un intervento così rapido evita non solo il furto vero e proprio, ma limita anche i danni materiali, come la rottura definitiva della porta d’ingresso, che invece si presentava solo danneggiata e in corso di scassinamento. Al momento dell’arresto, nel bocchettone dello zaino del sospetto erano conservati strumenti specifici per questo tipo di effrazioni: attrezzi rigidi, una lastra in plastica e cacciaviti di varie dimensioni. Ciò dimostra che l’azione non era improvvisata ma preparata in anticipo.
Il proprietario dell’appartamento è stato informato dagli agenti e ha formalizzato la denuncia in breve tempo, potendo così attivare le pratiche legali e assicurative. In questi casi, la collaborazione tra vittima, residenti e forze dell’ordine rappresenta un passaggio fondamentale per portare a termine l’indagine.
Le indagini in corso e la caccia al complice fuggito
Le indagini coordinate dai Carabinieri della Stazione Roma Prenestina proseguono in diverse direzioni. La priorità è identificare l’uomo scappato e ricostruire la dinamica del tentato furto, compreso verificare eventuali collegamenti con altri episodi analoghi verificatisi nella zona Alessandrino o nei quartieri limitrofi. Questo permetterà di stabilire se la coppia fa parte di una rete più ampia o agisce singolarmente.
Le autorità stanno esaminando anche elementi raccolti durante l’arresto, come gli oggetti sequestrati e le impronte eventualmente lasciate, per incrociare informazioni con banche dati di furti e reati simili. Le testimonianze dei residenti e i filmati di eventuali telecamere di sicurezza in zona potrebbero fornire altri indizi sulle identità dei malviventi.
Il caso sottolinea come, nonostante le misure di sicurezza, i furti negli appartamenti continuino a rappresentare un problema nei quartieri popolari di Roma, ma anche quanto la vigilanza attiva e l’intervento immediato possano rappresentare un deterrente concreto. La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine rimane fondamentale per contrastare azioni criminose sul territorio urbano.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Davide Galli