Il mercato alimentare di Milano ha registrato numerosi tentativi di accesso non autorizzato durante le ore notturne di chiusura. La società che gestisce il comprensorio per conto del Comune ha comunicato gli interventi messi in atto per la sicurezza degli operatori e della merce. Le criticità emerse nelle ultime settimane hanno riacceso l’attenzione sulle condizioni di lavoro e sulle forme di illegalità all’interno dell’area mercatale.
Interventi e investimenti per la sicurezza del mercato alimentare
La società che amministra il mercato alimentare ha investito molto negli ultimi anni per potenziare la sicurezza dell’area. L’obiettivo è stato quello di garantire un contesto più sicuro sia per chi opera all’interno del comprensorio, sia per i clienti che si affidano al mercato per il proprio approvvigionamento.
Tra i progetti realizzati si annoverano opere di riqualificazione dell’infrastruttura e l’installazione di sistemi tecnologici avanzati, come telecamere di sorveglianza e allarmi, per monitorare gli ingressi e le zone più sensibili. Questi interventi hanno inciso positivamente sul controllo dell’area, riducendo almeno in parte la frequenza degli accessi illegittimi.
La società ha annunciato che entro la fine di quest’anno si completerà un piano di ulteriori miglioramenti, pensati per rendere più efficace la protezione e il controllo del mercato. Questi lavori includeranno nuove barriere fisiche e l’adozione di soluzioni tecnologiche mirate, con l’intento di prevenire i tentativi di intrusione notturni e di arginare il lavoro nero che gravita intorno al mercato.
L’attenzione non riguarda solo la sicurezza, ma anche la tutela delle condizioni di lavoro e la garanzia degli standard igienico-alimentari. L’investimento si propone di sostenere gli operatori onesti e di tutelare tutta la catena di approvvigionamento agroalimentare a Milano.
Le difficoltà degli ingressi abusivi durante l’orario notturno
Nel corso della notte, periodi in cui il mercato è chiuso, si rilevano frequenti tentativi di entrare senza autorizzazione. Queste intrusioni non solo riguardano il semplice accesso all’area, ma coinvolgono attività illegali come vendite e acquisti di prodotti alimentari fuori dai canali ufficiali, spesso in nero. Questi episodi si concentrano soprattutto su frutta e verdura, merce facilmente movimentabile e a basso costo.
Il fenomeno non si limita a un problema commerciale, ma coinvolge anche aspetti sociali delicati. Infatti, alcune persone che si introducono sono spinte da motivi economici urgenti e cercano nelle piccole somme di denaro guadagnate all’interno del mercato un’alternativa a comportamenti illegali più gravi, come il furto in strada. Questo quadro emerge da una dichiarazione del presidente Cesare Ferrero, che ha sottolineato come il contrasto a questi accessi abusivi sia complesso per ragioni umanitarie oltre che di sicurezza.
Le incursioni notturne mettono in pericolo la sicurezza delle merci, ma anche delle condizioni di lavoro degli operatori presenti il giorno successivo. L’accesso non vigilato rischia di compromettere lo stato igienico e alimentare delle merci, rendendo necessario un controllo costante e interventi rapidi in caso di infrazioni.
Ruolo e responsabilità della società di gestione verso la città
La società che amministra il mercato sottolinea anche l’importanza del supporto pubblico ricevuto dall’Amministrazione comunale e dalle forze dell’ordine. Senza questa collaborazione, la tenuta del mercato, punto di riferimento per la distribuzione agroalimentare italiana, sarebbe molto più difficile da garantire.
Il mercato alimentare di Milano, infatti, rappresenta un anello cruciale per tutta la filiera dei prodotti freschi. Una gestione attenta e coordinata tra pubblico e privato si rivela determinante per mantenere inalterati gli standard di sicurezza e qualità richiesti.
Da parte sua, la società segue un percorso di rafforzamento graduale ma costante, come mostrano gli investimenti programmati. La sua azione punta a trasformare l’area in una struttura affidabile e trasparente, compatibile con le esigenze del tessuto urbano e l’evoluzione delle normative.
Sono in fase di sviluppo anche nuove strategie di gestione che tengano conto delle criticità sociali segnalate, per ridurre gli episodi di illegalità senza aggravare situazioni di marginalità, mantenendo al centro sia il diritto al lavoro regolare sia la sicurezza collettiva.
Contrasto all’illegalità: iniziative e rapporti con le autorità
La gestione del mercato ha ribadito di agire autonomamente per reprimere le pratiche illegali, seguendo i protocolli di collaborazione stipulati con la Prefettura e con il Comune. Questi accordi prevedono interventi coordinati e controlli regolari per frenare il lavoro nero e altre attività non consentite.
Le autorità civili e la polizia locale supportano costantemente il mercato in questi sforzi di monitoraggio e repressione, con operazioni mirate nelle ore di chiusura. Il coinvolgimento delle forze dell’ordine risulta fondamentale, considerando sia la vastità dell’area che la complessità delle dinamiche interne.
Il presidente Cesare Ferrero ha ammesso di non aver ancora adottato misure estreme come l’elettrificazione dei cancelli, una scelta motivata da ragioni umane e sociali. La gestione cerca insomma un equilibrio tra la necessità di disciplina e i rischi di esclusione economica di alcune persone, spesso marginalizzate.
Alla luce delle tensioni emerse in Consiglio Comunale e in Commissione Lavoro e Antimafia, queste posizioni evidenziano come il tema della legalità nel mercato alimentare si intrecci strettamente con questioni socio-economiche.
