Tensione fuori dal salone del libro di Torino durante presidio per Gaza
Un presidio organizzato a Torino dal comitato Torino per Gaza ha generato tensioni davanti al Salone del Libro, coinvolgendo gruppi politici e studenteschi in una protesta contro il conflitto palestinese.

A Torino, davanti al Salone del Libro, il comitato Torino per Gaza ha organizzato un presidio con gruppi di sinistra che ha causato tensioni e un breve scontro con la polizia, senza escalation né arresti. - Unita.tv
Un presidio organizzato a Torino dal comitato Torino per Gaza ha creato momenti di tensione davanti all’ingresso del Salone del Libro. La manifestazione ha coinvolto diverse realtà politiche e studentesche, e ha visto un breve scontro tra manifestanti e forze dell’ordine. Ecco cosa è successo e come si è svolta la situazione.
I gruppi politici e studenteschi coinvolti nella protesta
Alla mobilitazione hanno partecipato diversi gruppi di sinistra e collettivi studenteschi. Fra questi, il Collettivo universitario autonomo ha dato un contributo attivo alla manifestazione, portando avanti la voce degli studenti critici sul conflitto e le sue ripercussioni. Questo collettivo si è distinto negli ultimi anni per azioni di protesta a Torino, spesso legate a tematiche internazionali.
Anche Potere al popolo era presente con attivisti intenzionati a sottolineare la loro posizione contro l’intervento militare nella striscia di Gaza e a criticare le politiche italiane ed europee in materia. Rifondazione comunista ha aggiunto al presidio un ulteriore peso politico, partecipando con propri membri per sostenere una linea rigorosa contro le violenze e a favore della pace nella regione mediorientale.
La presenza di questi gruppi ha trasformato la manifestazione da un semplice presidio a una protesta plurale con richieste precise. La sinistra torinese continua a utilizzare occasioni pubbliche come questa per richiamare l’attenzione su eventi complessi e controversi, trovando nell’ambito culturale del Salone del Libro una cassa di risonanza ideale per i propri messaggi.
Il presidio e la manifestazione davanti al salone del libro di torino
Il 16 maggio 2025, davanti all’ingresso del Salone del Libro di Torino, un gruppo di manifestanti promosso dal comitato Torino per Gaza si è radunato per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese. I partecipanti si sono avvicinati alla cancellata principale dell’evento e hanno iniziato una ‘battitura’, una forma di protesta rumorosa e improvvisata, che aveva lo scopo di attirare l’attenzione sulla questione palestinese. Durante il presidio, alcuni manifestanti hanno divelto due pannelli che facevano parte della recinzione esterna.
Il gesto, seppure simbolico, ha velocemente sollevato la reazione immediata degli agenti della polizia, presenti sul posto su disposizione delle autorità per garantire la sicurezza dell’evento. La situazione, per quanto tesa, non ha subito un’escalation prolungata, ma ha richiesto l’intervento diretto del reparto mobile della polizia, chiamato a contenere la protesta e a riportare ordine nell’area. I manifestanti hanno resistito per alcuni minuti davanti alla recinzione, spingendo la polizia a sgomberare lo spazio per proteggere l’ingresso del Salone.
Intervento delle forze dell’ordine e gestione della situazione
Sul luogo della protesta è intervenuto il reparto mobile della polizia, chiamato a prevenire disordini gravi. Gli agenti si sono mossi in avanti per allontanare i manifestanti dalla cancellata del Salone, luogo simbolo di un evento culturale internazionale. Questa azione ha limitato il rischio di ulteriori danni alla struttura e ha confuso momentaneamente la concentrazione della protesta.
La polizia ha agito seguendo le disposizioni per mantenere la sicurezza pubblica e permettere lo svolgimento regolare della manifestazione culturale, già prevista da tempo. Il loro intervento si è rivelato necessario per evitare che la protesta degenerasse in uno scontro fisico più violento o nell’ingresso forzato nella sede del Salone.
Non è stata segnalata alcuna denuncia o arresto a fronte dei fatti; la telefonata delle forze dell’ordine ha evitato un’escalation maggiore. Gli agenti hanno preferito contenere i manifestanti con misure proporzionate, limitandosi a separare le parti con la forza minima indispensabile. Questo ha consentito un rapido ritorno alla normalità nello spazio del Salone e nei dintorni, senza ulteriori problemi per visitatori e organizzatori.
Contesto e reazioni alle proteste a torino durante il salone del libro
Il Salone del Libro, appuntamento fisso della città di Torino, richiama ogni anno migliaia di visitatori e ospita eventi di grande rilievo culturale. Proprio per il suo ruolo pubblico, la scelta di usare questo ambiente per esprimere visioni politiche e sociali può essere vista come una scelta strategica dai manifestanti.
Torino, città con una lunga storia di attivismo politico, riceve spesso presidi e proteste su diversi temi sociali e internazionali, specie durante grandi eventi pubblici. La manifestazione per Gaza si inserisce in questo quadro, mostrando come in Italia certi conflitti globali continuano a trovare eco e sostegno nel tessuto sociale.
Il presidio è stato seguito con attenzione dagli organizzatori del Salone e dalle autorità cittadine, già impegnate a garantire la sicurezza. Le reazioni di visitatori e cittadini sono state diverse: alcuni hanno espresso sostegno alla protesta, altri hanno manifestato disagio per l’interruzione e la tensione creata in un contesto che dovrebbe essere dedicato alla cultura e al dialogo.
«La protesta cerca di portare alla luce una realtà spesso ignorata, anche se il momento scelto ha generato inevitabili tensioni», hanno commentato alcuni osservatori locali.