Negli ultimi tre giorni la Lombardia ha vissuto una fase di forte instabilità atmosferica, caratterizzata da un’intensa attività temporalesca. Tra sabato 5 luglio e lunedì 7, sono stati rilevati circa 40 mila fulmini, molti dei quali tra nube e suolo. Questo fenomeno ha segnato un cambiamento netto rispetto al caldo intenso che aveva dominato la regione fino a fine giugno.
Numeri impressionanti nell’ondata di temporali
Il periodo compreso tra il 5 e il 7 luglio è stato segnato da una serie di temporali diffusi che hanno interessato gran parte della Lombardia. Arpa Lombardia ha registrato quasi ventimila fulmini solo nella giornata di domenica, rendendola quella più “elettrica” dell’intera fase perturbata. In totale si contano circa quindicimila scariche elettriche tra nube e suolo nell’arco dei tre giorni.
Questi fenomeni sono stati causati dall’arrivo di masse d’aria fresche provenienti dall’Atlantico che hanno destabilizzato l’atmosfera, provocando rovesci intensi ma localizzati in tutta la regione. I temporali sono stati spesso accompagnati da forti raffiche di vento che hanno raggiunto punte massime anche superiori ai novanta chilometri orari nel bergamasco.
L’intensità delle precipitazioni è stata significativa pur senza superare i livelli eccezionali osservati negli anni passati durante eventi estivi simili. Diverse zone della Lombardia hanno già superato le medie pluviometriche del mese di luglio grazie a queste piogge concentrate nelle ultime settantadue ore.
Distribuzione delle piogge nelle province lombarde
Le province più colpite dalle piogge intense sono state Monza Brianza, Como, Lecco e Bergamo dove si sono accumulati oltre cento millimetri d’acqua in tre giorni; a Merate si sono toccate punte vicine ai centocinquanta-seicentodieci millimetri. A Milano invece le quantità cadute oscillano fra cinquanta e settanta millimetri: più della metà della media mensile per luglio.
Questi dati indicano come la perturbazione abbia portato benefici soprattutto alle aree montane ed extraurbane limitrofe alla metropoli milanese ma anche al capoluogo stesso sotto forma di rovesci intensi alternati a pause asciutte.
Un episodio particolare riguarda le cime alpine dove nella serata del lunedì si è verificata una leggera nevicata fino ai duemilacinquecento metri; questa copertura bianca ha interessato anche il passo dello Stelvio segnalando temperature decisamente basse per il periodo estivo.
Previsioni dopo i temporali: clima più fresco con nuove possibili piogge
Secondo gli esperti del Centro Idro Meteo Clima dell’Arpa Lombardia l’arrivo del sistema perturbato sta volgendo al termine proprio oggi con qualche residuo rovescio locale ancora possibile sulle zone orientali o montane entro sera o domani mattina presto. Da mercoledì però ci sarà un cambiamento verso condizioni più stabili grazie ad aria asciutta che porterà tempo prevalentemente soleggiato su tutta la regione.
Le temperature subiranno un calo netto rispetto alle giornate precedenti tornando intorno ai valori medi climatici riferiti al trentennio dal ’91 al 2020; in pianura le massime non dovrebbero superare i ventisette-trenta gradi restituendo così un clima meno afoso rispetto all’inizio del mese.
Il Centro Idro Meteo Clima avverte però che nuove precipitazioni potrebbero presentarsi nel weekend successivo , prima probabilmente dell’avvio nuovamente caldo previsto nei giorni seguenti alla metà del mese estivo.
Questo andamento mostra come la stagione mantenga ancora una certa variabilità termica ed atmosferica nonostante l’approssimarsi della piena estate solare.