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Teatro Ambra Jovinelli 2025-2026: da ferzan ozpetek a stefano accorsi, una stagione ricca di grandi ritorni e novità

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La stagione teatrale Teatro Ambra Jovinelli di Roma parte il 23 ottobre con un programma che mescola grandi classici, debutti importanti e omaggi speciali. Tra i protagonisti spiccano Ferzan Ozpetek, Stefano Accorsi e Gabriele Muccino, mentre la direttrice artistica Fabrizia Pompilio punta su spettacoli capaci di far riflettere e divertire.

Il sipario si alza con Come un lampo di vita, l’Amadeus di Peter Shaffer diretto da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. È un invito a pensare insieme, in un momento storico complesso. Fabrizia Pompilio ha scelto 19 titoli fino a maggio 2026, con una linea chiara: non solo novità ma anche ritorni molto amati.

Un cartellone che celebra sia il passato sia il presente

Tra le conferme più attese c’è Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, che riapre la sala dal 10 ottobre. A Natale torna Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, uno spettacolo ormai diventato un classico delle feste. Poi c’è Amleto² con Filippo Timi e Migliore di Mattia Torre con Valerio Mastandrea. Questi titoli sono raccolti nella rassegna “A grande richiesta”, pensata per chi vuole rivedere i successi degli anni scorsi.

Il ritorno degli spettacoli più amati

Gabriele Muccino fa il suo esordio nella prosa portando sul palco A Casa Tutti Bene, già noto come film e serie tv. Il cast è formato da Giuseppe Zeno, Donatella Finocchiaro e Anna Galiena. Un altro debutto molto atteso è quello di Stefano Accorsi che interpreta l’Odissea adattata da Emanuele Aldrovandi: una sfida ambiziosa per raccontare il mito in modo nuovo.

Anna Ferzetti insieme a Betti Pedrazzi affronta il tema delicato delle dipendenze con People Places & Things di Duncan Macmillan, diretto da Pierfrancesco Favino. Michele Riondino invece dirige e interpreta Art di Yasmina Reza, mentre Elio Germano dà voce a Gino Strada nel monologo tratto dal libro Una persona alla volta. Valerio Aprea porta in scena LaPOCAlisse, monologhi scritti per lui da Marco Dambrosio .

Omaggi ai de filippo tra risate e riflessioni

Il teatro rende omaggio a Luca De Filippo a dieci anni dalla sua scomparsa. La compagnia fondata da lui, guidata ora da Carolina Rosi, ripropone la sua ultima regia: Non ti pago!. Lo spettacolo vede anche Salvo Ficarra e Nicola Di Pinto sul palco.

Eduardo De Filippo torna invece con Ditegli sempre di sì, interpretato da Mario Autore, Anna Ferraioli Ravel e Domenico Pinelli. Questi titoli portano avanti la tradizione napoletana fatta di ironia ma anche profondità.

Risate assicurate con nuovi volti comici

La stagione non manca di momenti leggeri: Emilio Solfrizzi interpreta Anfitrione in una versione moderna del testo di Plauto; Francesco Pannofino è protagonista nel divertente Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard.

Donne protagoniste tra musica e teatro

Tra le proposte più interessanti c’è anche lo spettacolo musicale-letterario La rivoluzione delle donne, guidato dal giornalista Gino Castaldo insieme alla cantante Paola Turci. Silvia Gallerano torna invece con il suo lavoro intenso intitolato Svelarsi, dedicato alle storie femminili.

Chiudono la stagione nuovi progetti originali

A fine stagione salgono sul palco Paola Minaccioni, Monica Nappo e Valentina Spaletta Tavella con lo spettacolo comico-drammatico Le stravaganti dis-avventure di Kim Sparrow scritto da Julia May Jonas. Paolo Calabresi presenta invece il suo monologo personale intitolato Tutti gli uomini che non sono.

Un progetto ancora top secret è il podcast-show intitolato provvisoriamente Non è il puntini puntini puntini Show. Qui si incontreranno due stili diversi: il sarcasmo tagliente del regista Giovanni Veronesi contro l’umorismo surreale dell’attore Nino Frassica.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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