Tavolo anti alluvione per il sistema delle Trobbie si riunisce in regione Lombardia il 20 maggio 2025
La regione Lombardia convoca un tavolo tecnico per discutere progetti di vasche di laminazione nel sistema delle Trobbie, mirati a prevenire alluvioni e migliorare la sicurezza idraulica.

La Regione Lombardia convoca il tavolo tecnico per discutere i progetti di vasche di laminazione nel sistema delle Trobbie, fondamentali per prevenire alluvioni dopo l’evento del maggio 2024, con cantieri in corso a Gessate e Inzago e un’intensa collaborazione tra istituzioni locali. - Unita.tv
La regione Lombardia convoca una nuova riunione del tavolo tecnico dedicato alla gestione del rischio alluvioni nel sistema delle Trobbie. L’incontro arriva a poco più di un anno dall’alluvione che ha colpito la zona nel maggio 2024. Al centro della discussione ci saranno i progetti di vasche di laminazione, elementi chiave per contenere le piene e ridurre gli allagamenti in futuro.
Stato dei lavori: vasche di laminazione a Gessate e Inzago
Tra i cantieri più vicini al completamento c’è quello a Gessate, dove la vasca di laminazione è in costruzione da due mesi ed è ormai pronta. Il progetto ha previsto la realizzazione di un bacino capace di trattenere temporaneamente le acque in eccesso, ridimensionando il flusso verso il sistema idrico principale. Oltre a migliorare il controllo delle acque, l’opera si inserisce in un contesto ambientale attento al recupero paesaggistico, cercando di integrare la struttura nel territorio senza impatti negativi evidenti. Il completamento di questo intervento segna un punto di svolta, perché offre un modello replicabile per altre aree.
Un secondo intervento significativo riguarda l’ampliamento della vasca situata nella zona di cascina Pignone, a Inzago. Qui, l’opera mira ad aumentare la capacità di laminazione e a ridurre il rischio che le piogge intense provochino allagamenti nelle aree circostanti. L’ampliamento è frutto di un’analisi approfondita delle condizioni geografiche e idrologiche del territorio, combinata con le esigenze manifestate dalle comunità locali. I lavori sono in corso e, stando alle ultime comunicazioni, progrediscono secondo il cronoprogramma previsto.
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Questi due interventi rappresentano un consolidamento delle politiche messe in campo nella regione e testimoniano come la programmazione stia procedendo oltre le fasi teoriche. Essi offrono risposte concrete, puntuali, alle necessità che si sono rese evidenti negli ultimi anni, principalmente dopo eventi calamitosi come quello di maggio 2024.
Prospettive e prossimi passi per la sicurezza idraulica
L’attività del tavolo anti alluvione proseguirà con ulteriori riunioni e sopralluoghi sul territorio. La regione Lombardia e gli enti coinvolti continueranno a sviluppare progetti di vasche di laminazione e interventi di ampliamento, come quelli già in fase conclusiva. La realizzazione di queste opere, insieme al monitoraggio puntuale dello stato dei corsi d’acqua, rappresenta una strategia concreta per affrontare i rischi idraulici.
Gli enti stanno anche valutando nuove aree da destinare a vasche o altre opere di contenimento, con l’attenzione rivolta a zone particolarmente vulnerabili emerse negli ultimi anni. Verrà inoltre rafforzata la collaborazione con enti di controllo e protezione civile per migliorare la gestione delle emergenze.
Il dialogo tra regione Lombardia, consorzio Villoresi e amministrazioni locali rimane centrale per adattare le soluzioni alle richieste e ai cambiamenti climatici in atto. Gli interventi sul sistema delle Trobbie si configurano come parte di un impegno più ampio, necessario per tutelare chi vive e lavora in quest’area. I prossimi mesi saranno decisivi per consolidare questi passi e garantire maggiore sicurezza in caso di eventi meteorologici intensi.
Il ruolo delle istituzioni e il confronto con i sindaci
Il tavolo anti alluvione funziona anche come momento di scambio tra istituzioni e rappresentanti locali. La comunicazione diretta tra tecnici e sindaci permette di calibrare gli interventi sulle reali necessità del territorio. Il sindaco di uno dei comuni coinvolti, Michele Avola, ha sottolineato come questi incontri abbiano contribuito a mantenere alta l’attenzione sul tema e a favorire un dialogo costruttivo sulle soluzioni da adottare.
In pratica, le amministrazioni comunali partecipano attivamente alla pianificazione e certificano la rispondenza delle opere rispetto alle esigenze del territorio. In questo modo aumentano le possibilità di successo e riducono i margini di errore o i disagi per i cittadini durante le fasi di cantiere. Il tavolo consente anche di condividere dati aggiornati sul territorio, monitorare gli effetti degli eventi meteorologici recenti e prendere decisioni tempestive sull’apertura o la chiusura delle vasche.
Non mancano momenti di approfondimento tecnico e di confronto sui temi emergenti, come recrudescenze atmosferiche particolari, la gestione integrata del territorio e il raccordo tra interventi infrastrutturali diversi. Ciò rende la riunione del 20 maggio un appuntamento rilevante per la pianificazione della sicurezza idraulica nell’area delle Trobbie.
Il sistema delle Trobbie e la gestione del rischio di alluvioni
Il sistema delle Trobbie rappresenta un territorio particolarmente esposto a eventi meteorologici estremi, come dimostra la grave alluvione del maggio 2024. Dopo quell’evento, le autorità locali e regionali hanno intensificato gli sforzi per rafforzare la capacità di contenimento delle acque. Le vasche di laminazione sono uno degli interventi principali. Queste strutture funzionano come serbatoi temporanei, capaci di accumulare grandi quantità di acqua in caso di piogge intense, rilasciandola lentamente per evitare il sovraccarico dei corsi d’acqua. L’obiettivo è quello di ridurre il rischio di allagamenti nelle aree urbanizzate e agricole, con un impatto diretto sulla sicurezza dei cittadini.
Il tavolo tecnico che si riunirà il prossimo 20 maggio costituisce un luogo di confronto tra diversi attori coinvolti. Vi partecipano i tecnici della Regione Lombardia, esperti del consorzio del canale Villoresi, e i sindaci dei comuni interessati. Questa squadra multidisciplinare lavora da mesi per progettare, rivedere e realizzare gli interventi necessari. L’incrocio di competenze serve a monitorare lo stato di avanzamento dei cantieri e a pianificare nuovi interventi, sempre con l’obiettivo di bloccare il verificarsi di danni come quelli dello scorso anno.