Nel pomeriggio di ieri, nel quartiere San Siro di Milano, la polizia locale ha rinvenuto una teca contenente una tarantola abbandonata sul marciapiede di via Albertinelli. L’episodio ha attirato l’attenzione per la presenza insolita dell’animale in un contesto urbano. Le autorità hanno subito preso in carico l’intervento per garantire sicurezza e cura all’insetto.
Il ritrovamento della teca con la tarantola in via albertinelli
Gli agenti della polizia locale sono intervenuti su segnalazione intorno alle ore 16:00 nel pomeriggio. La teca trasparente conteneva una tarantola, lasciata incustodita sul marciapiede lungo via Albertinelli, strada situata nella zona ovest di Milano vicino allo stadio San Siro. Il ritrovamento ha destato preoccupazione tra i passanti che hanno allertato le forze dell’ordine.
L’animale si trovava chiuso ma senza alcuna protezione supplementare o custodia adeguata che ne garantisse condizioni idonee alla sopravvivenza fuori dal suo ambiente naturale o da un luogo controllato. La situazione poteva rappresentare un rischio sia per la stessa creatura sia per i cittadini.
Le operazioni della polizia locale e il trasferimento alla struttura specializzata
Dopo aver assicurato l’incolumità della tarantola, gli agenti hanno contattato il veterinario di turno del Comune che ha suggerito di affidare l’esemplare a un negozio specializzato nella cura dei rettili e animali affini ubicato a Sesto San Giovanni. Questo centro possiede esperienza nella gestione degli aracnidi e può offrire condizioni adatte alla specie.
La scelta è stata dettata dall’urgenza e dalla necessità di evitare stress inutili all’animale durante il trasporto verso strutture più complesse come zoo o centri faunistici pubblici. La collaborazione tra forze dell’ordine e specialisti locali ha permesso così una gestione rapida ed efficace del caso.
Lucifero: il nome dato alla tarantola recuperata dagli agenti milanesi
Al momento del recupero, gli operatori hanno deciso di soprannominare la tarantola “Lucifero”. Il nome richiama probabilmente l’aspetto imponente o misterioso dell’aracnide ma non implica alcun giudizio sulla sua natura biologica.
Questa denominazione informale serve anche a identificare più facilmente l’esemplare durante le fasi successive legate alle cure veterinarie oppure eventuali verifiche amministrative relative al suo possesso legale o provenienza illegittima.
Il caso evidenzia come animali esotici vengano talvolta abbandonati nelle aree urbane con rischi evidenti sia per loro stessi che per le persone coinvolte indirettamente nell’accaduto.
Ultimo aggiornamento il 1 Luglio 2025 da Rosanna Ricci