Un dramma si sta consumando nelle acque del mar Ionio, a largo di Taranto e Policoro. Dopo il ritrovamento del primo cadavere domenica sera, ieri notte è stato recuperato un secondo corpo senza vita. Si tratta molto probabilmente di una delle quattro persone che domenica mattina avevano preso il largo per una battuta di pesca nonostante le condizioni meteo avverse. Il natante coinvolto era lungo 7,50 metri e a bordo erano presenti quattro uomini originari della zona o legati alla città pugliese.
La dinamica della tragedia e i primi recuperi
Domenica mattina quattro uomini sono salpati da Taranto con l’intenzione di trascorrere qualche ora in mare per pescare. Le condizioni atmosferiche non erano favorevoli quel giorno ma questo non ha fermato il gruppo che ha deciso comunque di uscire con un’imbarcazione modesta, lunga poco più di sette metri. Nel pomeriggio la situazione è precipitata quando uno dei natanti ha perso contatto con la costa.
La prima vittima identificata
La prima vittima identificata è stata Claudio Donnaloia, 71 anni residente proprio a Taranto. Il suo corpo è stato trovato domenica sera nelle acque vicino alla costa jonica dopo alcune ore dalle prime segnalazioni della scomparsa. I soccorritori hanno subito organizzato le ricerche puntando su un’area ampia che copriva sia i mari davanti a Taranto sia quelli verso Policoro in Basilicata.
Nella tarda serata successiva al primo ritrovamento si è aggiunto anche il secondo corpo senza vita rinvenuto nel tratto marino antistante Policoro. Non ci sono dubbi sul fatto che entrambi appartengano alle persone disperse partite da Taranto quella stessa mattina per la battuta di pesca.
Gli sforzi delle autorità per individuare gli altri dispersi
Le operazioni di ricerca coinvolgono diverse forze dell’ordine: Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Aeronautica Militare lavorano insieme utilizzando mezzi navali ed aerei per scandagliare ogni angolo possibile del tratto costiero tra Puglia e Basilicata. L’obiettivo principale resta trovare Domenico Lanzolla , Antonio Dell’Amura entrambi residenti a Taranto, oltre al milanese Pasquale Donnaloia , fratello minore del primo cadavere recuperato Claudio Donnaloia.
La presenza di pasquale donnaloia
Pasquale era arrivato da Milano proprio domenica mattina ed aveva raggiunto gli altri tre uomini prima della partenza verso mare aperto; questa circostanza rende ancora più urgente localizzarlo perché rappresenta l’unico elemento esterno alla zona ad aver preso parte all’escursione in barca quel giorno.
L’allarme sulla sua scomparsa è stato dato lunedì mattina dalla figlia dopo aver constatato come inizialmente si pensasse fossero solo tre i dispersi mentre invece erano quattro gli occupanti dell’imbarcazione quella tragica giornata.
Dettagli sulle indagini medico-legali e oggetti rinvenuti
Il secondo corpo trovato sarà sottoposto agli accertamenti medico-legali necessari per confermare definitivamente l’identità; questi esami sono fondamentali anche per stabilire le cause esatte del decesso ed eventuali responsabilità legate alle condizioni meteo o allo stato dell’imbarcazione usata durante la battuta di pesca.
Vicino al cadavere appena recuperato c’era anche un piccolo divano galleggiante nell’acqua; questo oggetto potrebbe far parte degli arredi interni della barca utilizzata dai pescatori amatoriali quella domenica mattina ma serviranno ulteriori verifiche tecniche sul relitto o su altri materiali trovati nei dintorni per chiarirne provenienza precisa.
Le operazioni continuano incessantemente nelle ore successive ai due ritrovamenti mentre rimangono ancora due persone disperse nel mare Ionio fra Puglia e Basilicata; ogni ipotesi viene considerata dagli investigatori impegnati nel coordinamento delle squadre impegnate nei controlli via terra ed aria lungo tutta la fascia costiera interessata dall’incidente nautico avvenuto pochi giorni fa.
