Tango. historia di Astor, Miguel Ángel Zotto porta a Milano il racconto del grande Piazzolla con danza e musica dal 23 al 25 maggio
Debutta a Milano “Tango. Historia de Astor”, uno spettacolo diretto da Miguel Ángel Zotto che celebra l’eredità di Astor Piazzolla attraverso danza, musica e cultura dal 23 al 25 maggio 2025.

“Tango. Historia de Astor” è uno spettacolo di danza e musica diretto da Miguel Ángel Zotto, che celebra la vita e l’eredità artistica di Astor Piazzolla, unendo tradizione e innovazione del tango attraverso performance di diverse generazioni al teatro Manzoni di Milano. - Unita.tv
Lo spettacolo “Tango. Historia de Astor” debutta a Milano, al teatro Manzoni, e mette in scena l’eredità artistica e umana di Astor Piazzolla. Miguel Ángel Zotto, figura nota nel mondo del tango, dirige e coreografa uno spettacolo che unisce musica, danza e cultura. L’appuntamento si svolge dal 23 al 25 maggio 2025, in uno spazio che ospiterà un’orchestra speciale e ballerini di diverse generazioni. L’occasione coincide anche con il Día de la Patria, giornata nazionale argentina che ricorda la storica rivolta del 1810, momento decisivo per l’indipendenza del paese. Il tango, patrimonio dell’umanità Unesco dal 2009, viene celebrato qui nei suoi molteplici aspetti.
il progetto artistico di miguel ángel zotto e la compagnia tangox2
Miguel Ángel Zotto, nato nel 1958 e discendente di migranti lucani, ha costruito una carriera da protagonista nell’universo del tango. Allievo di maestri storici come Rodolfo Dinzel e Juan Carlos Copes, Zotto incarna una tradizione ben radicata nel tango bonaerense. La regia, la drammaturgia e la coreografia sono tutte sue, pensate per portare sul palcoscenico un racconto vivo e coinvolgente sulla vita e l’opera di Astor Piazzolla.
La compagnia Tangox2 si presenta come ensemble di danzatori eterogenei per età e provenienza. Tra loro ci sono Gonzalo Cuello, veterano degli spettacoli di Zotto, e la coppia di fratello e sorella Matteo e Ludovica Antonietti, campioni di gare europee. Mauro Rodríguez e Suria López Echeverría rappresentano il legame con l’Argentina, arricchendo l’insieme con una presenza autentica. Al centro del palco, oltre a Zotto, c’è Daiana Gúspero, partner stabile e collega coreografica, con cui condivide anche la famiglia.
La selezione delle coppie e la varietà generazionale
La scelta delle coppie di ballo segue una logica che mira a mettere in risalto diverse esperienze e stili nel tango. Il coreografo evidenzia come gli interpreti provengano da più generazioni, dando vita a un dialogo tra passato e presente. Gonzalo Cuello rappresenta la memoria storica dello stile, mentre i fratelli Antonietti portano freschezza e una consolidata esperienza competitiva a livello europeo. La relazione artistica con compagni argentini aggiunge al gruppo un sentire legato alla radice culturale del tango.
Questa combinazione di età e origini permette allo spettacolo di offrire una visione sfaccettata del tango oggi, rispettando le tradizioni ma rinnovando il linguaggio della danza sociale. Ogni coppia porta la propria impronta, senza rinunciare alla coesione scenica e alla comunicazione emotiva richiesta dal racconto su Piazzolla.
un omaggio musicale tra piazzolla, troilo e gardel
Il percorso musicale dello spettacolo non si limita alle composizioni di Piazzolla ma si apre ad altri grandi del tango. La prima parte della serata rende omaggio ad Aníbal Troilo, figura centrale nella storia del tango e legato agli esordi di Piazzolla come musicista. Troilo, soprannominato “il grassone triste”, ha influenzato generazioni di artisti con il suo stile al bandoneón.
Non mancano riferimenti a Carlos Gardel, il “usignolo”, la cui voce e interpretazione hanno definito la canzone tango classica. Questo affiancamento di nomi e stili costruisce un quadro sonoro che abbraccia le origini, le innovazioni e la diffusione internazionale del tango. Piazzolla è al centro, ma il contesto che lo ha nutrito è mantenuto vivo e riconosciuto.
L’orchestra tango sonidos e i cantanti fuori dal circuito tradizionale
La parte musical è affidata alla Tango Sonos Orquesta, composta da elementi esperti come i fratelli Antonio e Nicola Ippolito , Alessio Menegolli al contrabbasso e Simone Rossetti Bazzaro al violino. Questo ensemble suona con un timbro autentico, che si lega alla tradizione ma affianca la danza con sonorità calibrate per il teatro.
I cantanti scelti per interpretare testi e narrazioni non provengono strettamente dal mondo del tango. Luca Gaudiano, reduce dal successo al festival di Sanremo 2021 nella sezione Nuove Proposte, collabora con Jessica Lorusso, nota nel campo del musical per la sua voce chiara e particolare. L’apporto vocale diventa narrativo, al servizio della storia di Astor e del tributo a Milva, che ha interpretato Piazzolla in spettacoli precedenti.
L’intimità e la famiglia tra danza e vita privata
Miguel Ángel Zotto e Daiana Gúspero condividono non solo il palcoscenico, ma anche la vita fuori dal teatro. Genitori di due figlie adolescenti, hanno attraversato la pandemia insegnando tango online. Le ragazze, che da bambini imitavano i movimenti della madre, ora preferiscono scoprire altre esperienze.
L’attenzione alla trasmissione generazionale emerge anche qui: pur non seguendo il percorso artistico dei genitori, le giovani restano legate a un’eredità culturale importante. Gúspero racconta di come sia stata anche lei “la bambina” all’interno della compagnia, sottolineando il legame stretto tra famiglia e tango.
Momenti salienti di una carriera dedicata al tango
Miguel Ángel Zotto celebra i quarant’anni di attività con ricordi che spaziano da esibizioni davanti a Papa Francesco, evento unico per una coppia di tango fin dal 1923, a performance al New York City Center e al festival di Sanremo. Lo spettacolo “María de Buenos Aires”, firmato da Horacio Ferrer, è stato portato sulle scene con la direzione del maestro Muti a Ravenna.
Zotto ha anche contribuito ad aprire milonghe importanti in Italia, come il Porteño Prohibido a Milano e l’Academy a Venezia. Ha ricevuto il premio Positano, riconoscimento solitamente riservato a danzatori classici e moderni, segno del suo apporto trasversale all’arte della danza in generale.
I tanghi di piazzolla protagonisti dello spettacolo
Dal debutto a Trani nel 2021, città d’origine della famiglia Piazzolla, lo spettacolo racconta tappe chiave della vita del compositore. Passa dall’emigrazione italiana, ai soggiorni a New York e Parigi, dove si intrecciano musica colta e popolare. Tra i brani più celebri risuonano “Libertango”, “Adiós Nonino”, “Triunfal”, “Milonga del Ángel” e “Quejas de Bandoneón”.
Ogni pezzo rappresenta momenti e atmosfere diversi, attraversando le fasi sperimentali e più narrativa del tango di Piazzolla. La diffusione mondiale della sua musica, superate le prime resistenze di figure come Borges, ha portato un nuovo pubblico ad apprezzare il tango come linguaggio artistico e culturale.
l’incontro diretto tra miguel ángel zotto e astor piazzolla
Zotto racconta il primo contatto con Piazzolla nel 1989 a Parigi, quando presentava un suo spettacolo e ricevette complimenti dal maestro. Da quel momento lavorò con lui, assumendo le coreografie per la versione broadwayana di “María de Buenos Aires”, opera-tango basata su testo di Horacio Ferrer.
Ferrer lo indicò come “il più grande rivoluzionario” del tango nell’epoca moderna, una definizione che conferma il ruolo di Zotto nel portare avanti l’innovazione nella danza legata a questo genere. Questo legame personale e artistico si riflette nello spettacolo che rende omaggio al compositore e alla sua visione nuova sul tango.