Antonio Tajani, Vicepremier, propone di puntare su nomi civici per aggregare voti e superare i partiti tradizionali in vista delle Elezioni regionali e amministrative.
Durante una conferenza stampa alla sede del suo partito, Antonio Tajani ha parlato chiaro sulla strategia da adottare in Campania per le prossime Elezioni regionali. Secondo lui, la parola d’ordine è “aggregare”. Non basta affidarsi ai soliti uomini di partito, che spesso non riescono a mettere insieme tutte le forze necessarie.
Tajani: in Campania serve una scelta civica per unire e vincere
Tajani ha spiegato che il suo obiettivo non è “mettere una bandierina”, cioè rivendicare un successo personale o di partito, ma semplicemente vincere. Per questo motivo punta su una figura civica, capace di rappresentare un’alleanza più ampia e trasversale.
Non solo Campania. Il Vicepremier ha fatto riferimento anche a Milano, dove secondo lui vale lo stesso ragionamento. Per conquistare la città servirebbe un candidato civico che sappia aggregare diverse anime politiche e sociali.
Questa strategia nasce dalla consapevolezza che i partiti tradizionali spesso faticano a trovare punti di incontro tra loro. Un nome civico può invece superare queste divisioni e attrarre più voti.
Perché scegliere un candidato civico?
Un candidato civico non è legato direttamente ai partiti politici ma rappresenta una figura più neutrale o indipendente. Questo può facilitare l’aggregazione di forze diverse attorno a un progetto comune.
Tajani sottolinea che questa scelta non significa rinunciare alle proprie idee politiche ma cercare un modo più efficace per vincere le Elezioni.
L’obiettivo finale: vincere senza divisioni inutili
Il messaggio principale del Vicepremier è chiaro: l’importante è il risultato finale, cioè la vittoria alle urne. Le divisioni interne ai partiti o la voglia di rivendicare ruoli personali rischiano solo di indebolire la coalizione.
In questo senso, puntare su candidati civici può essere la mossa giusta per costruire alleanze solide e vincenti sia in Campania sia a Milano.
Con questa strategia Tajani prova a cambiare passo rispetto al passato recente della politica italiana, dove spesso si sono viste lotte intestine più che collaborazioni efficaci. Ora si guarda al futuro con l’obiettivo concreto di conquistare territori importanti con scelte pragmatiche e inclusive.