Studenti di sesto san giovanni realizzano e installano 12 casette per api al parco della media valle del lambro
Un gruppo di ragazzi di Sesto San Giovanni, chiamato MarzaGatti Forever, ha realizzato casette per api al parco della Media Valle del Lambro, promuovendo sensibilità ecologica e legami comunitari.

Un gruppo di ragazzi di Sesto San Giovanni, chiamato MarzaGatti Forever, ha installato casette per api nel parco della Media Valle del Lambro, promuovendo cura della natura, solidarietà e legami comunitari attraverso un progetto scolastico iniziato alle elementari. - Unita.tv
Un gruppo di ragazzi di scuole medie a Sesto San Giovanni ha installato dodici casette per api al parco della Media Valle del Lambro. Questa iniziativa nasce da un progetto iniziato in prima elementare ed è cresciuta grazie all’impegno spontaneo degli studenti e al supporto delle loro insegnanti, che hanno accompagnato i giovani in un percorso di attenzione verso la natura e la comunità.
Marzagatti forever: un gruppo consolidato dal legame scolastico
Il gruppo di ragazzi si chiama MarzaGatti Forever, un nome che deriva da un progetto nato durante la pandemia. All’epoca, ciascuno aveva creato un gattino di cartoncino da tenere vicino durante lo studio a distanza: un modo per sentirsi uniti nonostante la distanza fisica. Questi ragazzi, oggi dodicenni, si sono conosciuti fin dalla prima elementare alla scuola Marzabotto e, nonostante frequentino ora scuole diverse, hanno mantenuto i contatti e coltivato assieme il loro interesse per la natura.
Dal 2020 il gruppo si riunisce in modo volontario e spontaneo al centro sociale Baldina, dove si dedicano alla realizzazione di oggetti legati all’ambiente. Col passar del tempo, hanno affinato la loro manualità costruendo casette per uccelli e, più recentemente, le bee house per gli insetti impollinatori. Queste attività hanno aiutato i ragazzi a sviluppare non solo competenze pratiche, ma anche una sensibilità artistica ed ecologica, rimanendo legati a un progetto comune che li vede protagonisti fin da piccoli.
Leggi anche:
La costruzione delle casette per api: materiali e tecniche artigianali
Le strutture installate al parco sono frutto dell’impegno diretto dei ragazzi. Le bee house sono fatte con canne di bambù perforate, che fungono da tubi per le api solitarie. Questi tubi sono inseriti in supporti di legno, legati insieme con corda e gancetti. Un lato delle casette è aperto per l’ingresso degli insetti, mentre sul retro è posizionato del cotone per garantire isolamento e protezione.
La scelta dei materiali rispecchia un approccio naturale e sostenibile, che mira a fornire alle api un rifugio sicuro nel contesto urbano. I ragazzi si sono occupati personalmente di ogni fase: dalla raccolta delle canne al montaggio finale, curando ogni dettaglio. Nei prossimi giorni torneranno al parco per verificare se le casette sono state abitate e se le api solitarie hanno cominciato a nidificare. Questo monitoraggio è parte integrante del progetto e serve a mantenere viva la relazione tra i ragazzi e l’ambiente circostante.
Le bee house rappresentano una soluzione concreta per favorire la presenza di impollinatori in città, un obiettivo sempre più importante per preservare la biodiversità nelle aree verdi urbane. La cura messa nella costruzione e nella scelta delle posizioni al parco della Media Valle del Lambro dimostra una consapevolezza e un interesse verso la tutela del territorio, coltivati in un’età delicata come quella della scuola media.
L’insegnante elena speziali e il progetto marzacura
Dietro a questa iniziativa c’è la figura della maestra Elena Speziali, che ha seguito i ragazzi durante la loro esperienza alle elementari, dalla prima alla quinta classe. Speziali, ora in pensione, ha raccontato come il progetto MarzaCura sia nato durante gli anni scolastici per promuovere l’attenzione verso ogni forma di vita e per incoraggiare i bambini a prendersi cura non solo delle persone, ma anche degli animali e dell’ambiente.
Nei mesi invernali, i bambini hanno costruito casette per uccelli, mentre nei periodi successivi hanno lavorato alla realizzazione di scatole solidali contenenti oggetti fatti a mano. Questi pacchi venivano donati con la collaborazione della Croce Rossa di Sesto San Giovanni durante le feste natalizie. Il tutto mirava a trasmettere un messaggio di solidarietà e vicinanza alle persone in difficoltà.
Il lavoro di Speziali è stato proseguito anche dalle colleghe Mary Previti e Rosalba Izzo, che hanno continuato a seguire questo gruppo di ragazzi oltre le elementari. L’emergenza sanitaria non ha fermato il gruppo, anzi ha rafforzato i legami che tuttora permangono. Questo dimostra come la scuola possa essere ambiente di crescita che supera le mura delle aule, con iniziative concrete a favore del territorio e della comunità.
Donare e condividere: il progetto crea, dona e prendi
A dicembre, MarzaGatti Forever ha lanciato un nuovo progetto intitolato “Crea, dona e prendi”. L’evento si è svolto davanti al centro sociale Baldina: i ragazzi hanno allestito un banchetto dove hanno regalato le creazioni realizzate durante gli incontri. Il gesto ha avuto un impatto emotivo notevole sulle persone presenti.
Una delle ragazze che ha ricevuto un oggetto dai ragazzi è scoppiata in lacrime perché non aveva mai ricevuto regali gratuiti senza un motivo. Questo momento ha reso visibile l’effetto profondo che piccoli atti di gentilezza possono avere nella vita di chi li riceve. Per i partecipanti è stata un’esperienza significativa, che oltre alla manualità ha reso più vivi valori come la generosità e la condivisione.
Questa attività ha sottolineato come il legame tra i giovani e la comunità locale possa attivarsi attraverso azioni semplici ma autentiche, capaci di costruire ponti tra generazioni e ambienti diversi. La loro presenza al centro Baldina si conferma come un punto di incontro importante, in cui progetti di impatto sociale trovano terreno fertile.
Il gruppo MarzaGatti continua a dimostrare che passione e volontà possono essere la base per iniziative concrete, capaci di lasciare un segno nel territorio di Sesto San Giovanni e nel tessuto sociale che li circonda.