Studenti dell’ic liguria dialogano con medici di humanitas su primo soccorso e ruolo della medicina
Un gruppo di studenti dell’istituto comprensivo Liguria ha incontrato medici di Humanitas, apprendendo l’importanza del primo soccorso e il ruolo cruciale degli anestesisti nelle emergenze sanitarie.

Studenti dell’istituto Liguria hanno incontrato medici di Humanitas per apprendere l’importanza del primo soccorso e il ruolo cruciale dei medici nelle emergenze sanitarie. - Unita.tv
Un gruppo di studenti dell’istituto comprensivo Liguria ha incontrato medici e specializzandi dell’equipe di Humanitas. Sono nate conversazioni sul lavoro in ospedale e sull’importanza di saper intervenire nelle emergenze sanitarie. Ecco alcuni passaggi emersi durante gli incontri, che mostrano il ruolo concreto dei medici e la loro dedizione nell’insegnare ai giovani come affrontare situazioni critiche.
Il lavoro degli anestesisti e rianimatori tra responsabilità e impegno
La dottoressa Anna Ruggeri, medico anestesista e rianimatore, ha spiegato che il suo lavoro ha un impatto diretto sulla vita delle persone. L’attività quotidiana prevede la gestione delle condizioni critiche dei pazienti, soprattutto nei momenti di emergenza. Ruggeri ha sottolineato la soddisfazione che deriva dal vedere una persona uscire da una crisi sanitaria grave, confermando così l’utilità concreta della sua professione.
Un intervento salvavita nel centro commerciale
Il dottor Enrico Giustiniano ha raccontato un episodio emblematico che riguarda proprio la dottoressa Ruggeri. Qualche anno fa, mentre si trovava in un centro commerciale, ha soccorso un uomo colpito da infarto eseguendo il massaggio cardiaco per venti minuti continuativi. Questo intervento tempestivo ha permesso alla vittima di sopravvivere senza danni cerebrali, dimostrando come la prontezza e la competenza possono salvare vite. Dopo circa un mese di degenza, l’uomo ha ripreso le sue attività normali, un risultato che riassume il senso profondo del lavoro medico in emergenza.
Leggi anche:
Insegnare il primo soccorso: un dovere per salvare vite umane
Il dottor El Ayek Hamed ha spiegato perché dedica parte del suo tempo all’insegnamento delle tecniche di primo soccorso. Ha evidenziato che intervenire correttamente nei primi minuti di un’emergenza può fare la differenza tra la vita e la morte, oppure tra un recupero completo e danni permanenti. La tempestività e la precisione nell’azione possono limitare i danni fisici e ridurre i tempi di riabilitazione dei pazienti dopo un incidente o un malore improvviso.
Secondo Hamed, la diffusione della conoscenza delle manovre di soccorso non deve rimanere confinata agli addetti ai lavori, ma deve coinvolgere il più possibile anche la popolazione comune. Insegnare la rianimazione cardiopolmonare, la gestione delle vie aeree o l’uso del defibrillatore automatico è un investimento diretto nella salute pubblica. Il medico ha invitato soprattutto studenti e giovani a imparare questi gesti, poiché sono i primi spesso a trovarsi in situazioni di emergenza tra coetanei o familiari.
Una formazione che coinvolge tutti
L’importanza di educare i ragazzi al primo soccorso è stata ribadita come strategia per costruire una comunità più preparata. Gli studenti rappresentano una fascia della popolazione che può diffondere rapidamente queste competenze nelle famiglie e tra gli amici, moltiplicando l’effetto positivo sull’intera società.
Coinvolgere gli studenti per una società pronta e consapevole
Il dialogo con i medici di Humanitas ha mostrato quanto siano concreti e necessari questi insegnamenti. Non si tratta solo di nozioni teoriche, ma di strumenti pratici che possono cambiare il destino di qualcuno in situazioni di emergenza. Gli allievi dell’istituto Liguria, ascoltando le esperienze dei medici, hanno potuto toccare con mano come ogni gesto abbia conseguenze reali.
La sensibilizzazione nelle scuole aiuta a formare cittadini capaci di intervenire prontamente. Questa formazione migliora la sicurezza collettiva e ha ricadute positive su tutto il tessuto sociale. Le necessità di assistenza immediata non mancano, e le competenze di primo soccorso possono ridurre decessi e disabilità legati a traumi o arresti cardiaci.
Una sinergia tra scienza e comunità
Il racconto dei dottori e la partecipazione degli studenti dimostrano come scienza e comunità si incrocino nel tentativo continuo di salvaguardare vite e alleviare sofferenze. L’esperienza umana e professionale della equipe medica di Humanitas si fa così strumento di apprendimento e prevenzione, donando così alla scuola un valore pratico e umano.