Storie di prime volte e crescita collettiva al centro di aggregazione giovanile cde creta
Il cde creta di Milano celebra la pubblicazione di un libro collettivo che raccoglie le esperienze di crescita e scoperta dei giovani, evidenziando l’importanza del centro come spazio di sostegno.

Il CDE Creta di Milano celebra con un libro collettivo le esperienze di crescita dei giovani dei quartieri Giambellino e Baggio, raccontando storie di identità, sfide e solidarietà in un contesto sociale complesso. - Unita.tv
Il cde creta, centro di aggregazione giovanile nel municipio 6 di milano, ha festeggiato un traguardo importante: un libro collettivo che racconta le esperienze di chi ha attraversato le sue porte. “quando potevamo ancora essere tutto” narra i momenti di scoperta e crescita di ragazzi e ragazze che si sono incontrati nei quartieri tra giambellino e baggio. Il volume nasce da un progetto sostenuto da fondazione cariplo e mette in luce il valore di uno spazio che ha accompagnato i giovani in un percorso di identità e scoperta.
Il cuore del cde creta e le prime esperienze che segnano una vita
Il cde creta si presenta come un luogo dove i ragazzi vivono le loro prime esperienze importanti. Quelle “prime volte” che si ricordano per sempre: dalla prima volta in montagna, al primo sushi, fino a dormire all’aperto in spiaggia. È un ambiente che permette non solo il divertimento, ma anche il confronto e la scoperta del proprio io, fuori e dentro. Per esempio, gli incontri e i viaggi, come quello della memoria ad auschwitz vissuto da vittoria, rappresentano una spinta a conoscere e capire emozioni forti e complesse.
Oggi molti di quei ragazzi hanno tra i 23 e i 25 anni, hanno intrapreso percorsi diversi ma condividono un passato comune: quel centro dove si sono ritrovati poco più di un anno fa per scrivere questo libro. Il lavoro fatto ha sortito effetti concreti: vittoria stessa ha realizzato il sogno di entrare all’accademia di belle arti e ora lavora come educatrice per i più piccoli. Sono storie di crescita che affondano le radici in quell’ambiente nato per sostenere i giovani nel trovare un loro posto nel mondo.
La genesi del libro e il lavoro di squadra per raccontare storie a più voci
Il progetto di raccolta delle testimonianze è nato dal desiderio di educatori e ragazzi di condividere ciò che significa far parte del gruppo giovani, attivo tra il 2016 e il 2021. judie e luca, gli educatori, avevano da tempo questa idea: raccontare le tante attività e i progetti realizzati insieme. A fine 2024, dopo aver ottenuto il via libera al progetto, il gruppo si è ritrovato per confrontarsi sul percorso di realizzazione del libro.
La scrittrice nicoletta bortolotti ha incontrato ragazzi e ragazze per ascoltare le loro storie, raccogliendo pezzi di vissuto quotidiano e di sogni. Ogni capitolo del libro nasce così ed è legato a una voce specifica. Ogni autore ha avuto la possibilità di rivedere e modificare il proprio racconto, così da rendere il libro un lavoro condiviso, dove ogni protagonista si riconosce appieno nel testo. Il risultato è un romanzo di formazione collettivo, ricco di esperienze e prospettive diverse.
Contesto sociale e culturale dei quartieri giambellino, baggio e san siro
I giovani che hanno partecipato al gruppo provengono principalmente dai quartieri periferici di milano come giambellino, baggio e san siro. Qui convivono situazioni abitative e sociali molto diverse. Da una parte quartieri con famiglie benestanti, dall’altra zone con livelli economici più bassi, caratterizzate da edilizia popolare. Questo miscuglio di condizioni crea un terreno complesso, dove crescere richiede spesso uno sforzo maggiore.
In questo ambiente il cde creta ha svolto un ruolo chiave: ha permesso a ragazzi provenienti da famiglie con storie e condizioni diverse di incontrarsi. Come spiega un educatore, “la figlia dell’operaio beve il tè con la figlia del professore universitario”. Questo confronto aiuta a superare barriere sociali e a scoprire inquietudini comuni, soprattutto in un’età delicata come l’adolescenza, in cui ogni decisione può segnare il futuro.
Il significato del centro come spazio di sostegno per i giovani
Al cde creta si raccolgono storie di ragazzi che affrontano paure, solitudine e difficoltà quotidiane, spesso aggravate dalla mancanza di prospettive stabili. Sono giovani che si sentono persi, senza risposte semplici, ma che cercano di reagire e di trovare una strada. Il centro è diventato per loro un punto di riferimento, un luogo dove capire che non sono soli.
Il lavoro educativo svolto da anni ha creato uno spazio aperto, dove si possono gestire le difficoltà senza nasconderle. Il libro racconta proprio questo: non solo storie di successo, ma soprattutto di sfida, crescita e ricerca di senso in un mondo complicato. Una realtà che mette in luce quanto sia fondamentale offrire ai giovani occasioni di incontro e supporto, per permettere loro di costruire una vita che valga la pena vivere.