Un episodio di violenza ha scosso via degli Imbriani, a Milano, dove due persone in moto hanno sparato contro un giovane di 27 anni. La ricostruzione degli eventi si basa sulla testimonianza della vittima e sulle indagini della polizia, al lavoro per chiarire i motivi e le dinamiche dello scontro.
Dettagli sull’auto, l’ambiente e i materiali presenti in auto
Nell’Audi del giovane c’era materiale riconducibile alla curva del Milan, come uno striscione, che racconta di legami con il mondo della tifoseria. Dalle parole del ragazzo, la sua presenza su quella strada era dovuta soprattutto a impegni quotidiani, come il lavoro e la pausa pranzo. Questa informazione sembra escludere un coinvolgimento diretto in dinamiche criminali o di tensioni specifiche sul luogo dell’agguato.
Gli investigatori hanno segnalato che la presenza della motocicletta non è stata un evento casuale, ma parte di una strategia ben calcolata. Stanno esaminando decine di filmati delle telecamere di sorveglianza per ricostruire la traiettoria della moto e capire i movimenti prima e durante l’agguato.
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Cronaca dell’aggressione e la versione del ragazzo coinvolto
Il protagonista della vicenda è un ragazzo di 27 anni, che vicino a via degli Imbriani è stato raggiunto da due spari mentre si trovava al volante della sua Audi. Durante l’interrogatorio con gli agenti della squadra mobile, ha detto di “non capire perché gli abbiano sparato”. Non ha escluso che si possa essere trattato di uno scambio di persona, anche se non ha espresso questa ipotesi apertamente davanti agli inquirenti.
Il giovane aveva appena lasciato la barberia dove lavora e si stava dirigendo a pranzo quando ha notato di essere seguito per un tratto da due uomini in motocicletta. Quel momento si è avvicinato un incrocio con semaforo rosso; qui, i due motociclisti si sono affiancati all’auto e hanno esploso i colpi. La vittima ha provato a spostarsi verso il lato passeggero per evitarli, ma i proiettili lo hanno raggiunto comunque.
Indagini in corso e situazione dopo la sparatoria
Dopo gli spari, il ragazzo è scappato a piedi, si è nascosto per qualche minuto nei pressi dell’aggressione e poi è tornato a recuperare l’auto per allontanarsi. La sua fuga suggerisce un immediato pericolo percepito e la volontà di sottrarsi a ulteriori attacchi.
La polizia ha raggiunto la famiglia del giovane, allertata da una chiamata della mamma, che era stata informata dalle forze dell’ordine. L’auto è risultata in leasing all’azienda di famiglia, elemento rilevante per comprendere la rete di rapporti intorno alla vittima.
Le ricerche continuano per identificare i due uomini in motocicletta, descritti come vestiti di nero e con casco integrale, che hanno agito con metodo e in modo ben pianificato. La squadra mobile punta a chiarire il movente per capire se dietro ci siano rivalità sportive, personali o altro, tenendo sotto controllo il quartiere e le possibili altre persone coinvolte o a conoscenza dei fatti.