
La costruzione dell'ospedale di comunità a Melegnano è sospesa a causa del ritrovamento di ossa e lapidi nel cantiere, con rischi per la tabella di marcia del 2026; la questione è ora al centro di un confronto politico per trovare soluzioni e garantire il rispetto delle scadenze. - Unita.tv
La realizzazione dell’ospedale di comunità a Melegnano si è bloccata a causa del ritrovamento di lapidi e ossa umane nell’area di cantiere. Questa scoperta ha imposto l’intervento della soprintendenza e ha rallentato le fondazioni, minacciando la tabella di marcia fissata per il 30 giugno 2026. Il tema è ora al centro di un’interpellanza in Regione, con la richiesta di un confronto urgente per fare chiarezza e trovare soluzioni.
Ritrovamenti nel cantiere di via san francesco e sospensione dei lavori
Il progetto per la nuova casa-ospedale di comunità di Melegnano, un investimento previsto dai fondi del pnrr, si sta scontrando con i vincoli legati alla storia del sito. Il terreno, di proprietà comunale situato in via San Francesco, era parzialmente occupato un tempo dal cimitero di Pedriano. Durante i lavori di scavo per le fondazioni, sono emersi resti umani e pezzi di lapidi, segnalati subito alla soprintendenza competente. Questo ha portato alla sospensione immediata delle opere, in attesa che venga fatta piena luce sulla situazione e si definiscano gli interventi necessari per bonificare il terreno. Lo stop mette a rischio le tempistiche di realizzazione dell’ospedale, stabilite da un accordo che fa capo all’Asst Melegnano Martesana, che coordina lavori e progettazione.
Un equilibrio delicato tra archeologia e sanità
Il rinvenimento precisa i limiti tra la necessità di rispettare norme e vincoli archeologici e la volontà di rispettare gli impegni pubblici relativi al potenziamento delle strutture sanitarie nel milanese.
Le istanze di onorio rosati e l’intervento della commissione speciale pnrr
Onorio Rosati, capogruppo regionale di Alleanza Verdi Sinistra, ha portato la questione all’attenzione della commissione speciale pnrr scrivendo al presidente Giulio Gallera una richiesta di convocazione urgente. L’obiettivo è discutere il tema in modo trasparente e diretto in un incontro dedicato, coinvolgendo anche la direzione regionale welfare per un aggiornamento ufficiale sullo stato dei lavori. Rosati sottolinea che l’Asst, in quanto soggetto gestore e appaltante dei lavori, sarebbe tenuta a procedere ora con la bonifica del sito, prima di poter riprendere le attività di costruzione.
«L’appello nasce dal bisogno di fare chiarezza, visto che qualsiasi ritardo potrebbe compromettere il rispetto del termine fissato dal pnrr per completare l’opera.»
Il sostegno dell’opposizione e le interrogazioni sulla tempistica dei lavori
La richiesta di Rosati ha trovato appoggio nel capogruppo regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco. Già nello scorso marzo, insieme a Rosati e ad altri consiglieri dell’opposizione, aveva presentato un’interrogazione per conoscere lo stato di avanzamento dell’ospedale di comunità di Melegnano. L’intervento di m5s evidenzia una spinta per monitorare con attenzione l’iter progettuale, in modo che eventuali impedimenti e cause di rallentamenti siano gestiti pubblicamente e in tempi rapidi.
Di Marco sottolinea la necessità che la Regione faccia luce sul tema e provveda a misure che garantiscano, per quanto possibile, il rispetto delle scadenze legate all’erogazione di fondi pnrr.
Pressione politica e trasparenza
Il coinvolgimento di più forze politiche riflette la delicatezza della situazione e la rilevanza dell’opera sanitaria per il territorio.
Prospettive per la realizzazione dell’ospedale e impatti sul territorio
La pausa obbligata per la presenza di reperti legati al vecchio cimitero di Pedriano pone una sfida concreta all’Asst Melegnano Martesana e ai soggetti coinvolti nella costruzione dell’ospedale. Il progetto è ritenuto fondamentale per aumentare l’offerta sanitaria sul territorio, in linea con le previsioni nazionali del pnrr per potenziare le strutture comunitarie.
Il tema apre anche un dibattito su come affrontare aree con vincoli storici e archeologici nel contesto di opere pubbliche urgenti. L’equilibrio tra tutela del patrimonio e necessità sanitarie richiede procedure chiare e risposte rapide. Nei prossimi mesi, la convocazione della commissione speciale pnrr e gli sviluppi delle operazioni di bonifica saranno decisivi per capire se gli obiettivi di calendario potranno essere rispettati.