
A Villa Pamphili a Roma, proseguono le indagini sul ritrovamento dei corpi di una donna di 40 anni e di una neonata; in corso accertamenti medico-legali, test del DNA e analisi tossicologiche per chiarire le cause della tragedia. - Unita.tv
A villa Pamphili, a Roma, proseguono le indagini sul ritrovamento dei corpi di una donna di 40 anni e di una bimba di pochi mesi avvenuto nel pomeriggio di sabato. Le autorità stanno cercando elementi concreti per chiarire le circostanze della tragedia. Al centro delle attenzioni ci sono i test del dna e gli esami tossicologici che potrebbero fornire risposte sulle cause della morte.
Sopralluoghi e raccolta di prove sul luogo del ritrovamento
Sul posto, gli investigatori hanno effettuato nuovi controlli per raccogliere dettagli utili allo svolgimento delle indagini. Dopo la scoperta dei corpi, la polizia scientifica ha presidiato villa Pamphili per individuare tracce o materiali importanti. È in corso l’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza che coprono un ampio raggio dell’area circostante. Questi contributi video potrebbero chiarire chi si è mosso in zona nelle ore precedenti e successive al ritrovamento. Parallelamente, gli agenti hanno ascoltato diverse persone presenti nei dintorni, cercando testimonianze dirette o informazioni che possano indirizzare le indagini.
Al momento si attende l’esito degli accertamenti sul dna. Non è escluso che le procedure confermino il rapporto di madre e figlia tra le due vittime, ma gli inquirenti mantengono un approccio prudente in attesa dei risultati definitivi. Gli esami tossicologici sulle salme sono altrettanto attesi, perché potrebbero portare a chiarire se la morte derivi da cause naturali, intossicazioni o altro.
Vertice in procura e aggiornamenti sulle indagini
Parallelamente ai sopralluoghi, si è svolto un incontro in Procura a Roma con gli investigatori coinvolti nel caso. Il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, il sostituto Antonio Verdi e i responsabili della Squadra Mobile hanno discusso gli sviluppi e pianificato i prossimi passaggi investigativi. Il confronto serve a coordinare le attività e valutare ogni pista possibile.
Il fatto ha mobilitato risorse della polizia e magistratura per fugare ogni dubbio sulla dinamica della tragedia. Le autorità hanno messo in campo i propri esperti per accelerare le analisi forensi e la raccolta di prove. Già in questa fase i vertici investigativi seguono con attenzione ogni dettaglio che emerge. L’obiettivo è ottenere rapidamente riscontri affidabili per orientare l’inchiesta.
Primi accertamenti medico legali e elementi emersi dall’autopsia
L’autopsia condotta sul corpo della donna ha evidenziato l’assenza di segni di violenza. Questo aspetto indirizza gli investigatori a escludere al momento un’aggressione fisica nei suoi confronti. Per la neonata, invece, sono emersi segni sospetti in più parti del corpo che necessitano di approfondimenti ulteriori. L’esame medico legale proseguirà per stabilire se quelle tracce siano riconducibili a cause traumatiche o a condizioni naturali.
Le analisi tossicologiche rappresentano un altro step fondamentale: potranno confermare la presenza o meno di sostanze estranee nei corpi delle vittime. Solo col completamento di questi accertamenti sarà possibile tracciare un quadro più preciso. I risultati saranno determinanti per indirizzare con maggior certezza la pista investigativa. Gli inquirenti evitano interpretazioni premature, per garantire che ogni valutazione si basi su dati concreti.
La vicenda si colloca in un contesto delicato, con molti interrogativi ancora aperti. Le operazioni in corso riguardano sia la scena del ritrovamento, che le condizioni cliniche riscontrate. C’è massima attenzione sulla completezza delle verifiche e sull’accuratezza delle prove raccolte. La procura di Roma ha mostrato da subito grande impulso nel condurre un’indagine puntuale e approfondita. L’attenzione mediatica rimane alta, data la gravità dell’episodio.