Home Soccorso in darsena: uomo senza fissa dimora colto da malore dopo bagno serale in acqua fredda

Soccorso in darsena: uomo senza fissa dimora colto da malore dopo bagno serale in acqua fredda

Un uomo romeno di 57 anni, Pavel V., è in condizioni critiche dopo un malore durante un bagno nella darsena di Milano; soccorso tempestivo dei vigili sommozzatori ha evitato una tragedia.

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Un uomo senza fissa dimora è stato salvato da vigili sommozzatori dopo un malore durante un bagno nella Darsena di Milano ed è ora in condizioni critiche in ospedale. - Unita.tv

Un uomo di cinquantasette anni, di origine romena e privo di dimora stabile, è stato trasportato in condizioni gravissime all’ospedale Niguarda dopo un malore durante un bagno serale nella darsena di milano. L’intervento rapido dei vigili sommozzatori e di operatori sanitari ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. Ecco tutti i dettagli sui fatti avvenuti poco prima delle 18.30 di ieri lungo il tratto di via Vigevano.

Il bagno serale in darsena e il primo segnale di emergenza

Verso le 18.20, alcune persone che si trovavano vicino al lato di via Vigevano della darsena hanno notato un uomo spogliarsi e senza esitazioni tuffarsi nell’acqua. Si trattava di Pavel V., il cinquantasettenne romeno senza fissa dimora, che evidentemente aveva deciso di fare un bagno per rinfrescarsi. Dopo qualche bracciata, però, ha iniziato a trovare difficoltà a mantenersi a galla. Le ipotesi più accreditate parlano di una congestione o di uno shock termico causato dal repentino cambiamento di temperatura tra aria e acqua. Subito è diventato chiaro che Pavel stava annaspando.

I passanti, allarmati dai suoi movimenti disperati, hanno capito che si trattava di un’emergenza e hanno cercato aiuto immediatamente. Proprio quel tratto di darsena è stato oggetto di una recente iniziativa del comando dei vigili, che ha assegnato una squadra di sommozzatori per pattugliare i navigli nei momenti di maggiore afflusso, con lo scopo di soccorrere persone in situazioni simili. Il pronto intervento di questi agenti si è rivelato fondamentale per evitare una tragedia.

L’intervento dei vigili sommozzatori e i primi soccorsi

Il comandante dei vigili, Gianluca Mirabelli, ha istituito da pochi giorni un servizio regolare nei weekend per la sorveglianza di corsi e bacini d’acqua lungo i navigli. Nel pomeriggio di ieri, la squadra è stata allertata e ha messo in acqua un gommone per raggiungere l’uomo in difficoltà. Poco dopo, due sommozzatori si sono tuffati, riuscendo a stabilizzare Pavel e portarlo verso riva.

Immediatamente sul posto hanno somministrato ossigeno medicale, prendendo spunto dal rapido peggioramento delle condizioni cliniche dell’uomo. La presenza casuale di un medico spagnolo, che passava in zona, ha poi contribuito alla gestione del primo soccorso. Le attività di rianimazione di base tra vigili, medico e poi operatori delle emergenze Areu hanno mantenuto l’uomo stabile abbastanza da permetterne il trasporto.

Il ricovero in rianimazione e le condizioni critiche di pavel v.

Le condizioni di Pavel V. sono precipitate più volte, con arresti cardiaci registrati durante il primo soccorso. L’uomo è stato trasferito al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda, dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione. La prognosi resta riservata ed è definita molto seria.

I medici confermano che il malore, e probabilmente la congestione o lo shock da immersione in acqua fredda, hanno causato un’improvvisa insufficienza cardiaca. Gli aggiornamenti sullo stato di Pavel arriveranno nelle prossime ore, considerando la gravità del caso. Nel frattempo il reparto resta all’erta per monitorare la situazione.

L’identificazione e il ruolo della fidanzata

Durante l’intervento, un’altra persona si è presentata presso la darsena: una donna di 44 anni che ha dichiarato di essere la fidanzata di Pavel. Essendo l’uomo privo di documenti, proprio lei ha fornito l’identificazione e ha permesso alle autorità di avere un quadro più chiaro sulla sua identità. Non si hanno indicazioni precise sul motivo che ha spinto Pavel a fare quel bagno nel tardo pomeriggio, né sulle sue condizioni psicofisiche antecedenti all’immersione.

Il suo coinvolgimento ha comunque facilitato le procedure di soccorso e assistenza. Avviate anche le comunicazioni con i servizi sociali, vista la situazione di senza fissa dimora. La presenza della donna introduce inoltre un elemento umano in questa emergenza, ricordando quanto spesso queste tragedie tocchino vite complesse.

Un episodio drammatico sul quale si concentrano ora le attenzioni di medici e forze dell’ordine, in attesa di ulteriori chiarimenti e aggiornamenti sul decorso medico e su quanto accaduto quel pomeriggio nella darsena di milano.