Un intervento del nucleo soccorso alpino e fluviale di Milano ha permesso di salvare un cigno in difficoltà sul fiume Lambro. L’animale, probabilmente debilitato dal maltempo recente, è stato recuperato con un gommone e affidato alle cure della polizia ambientale.
Il salvataggio del cigno lungo il fiume lambro
Nella tarda mattinata di oggi, tra i comuni di Siziano e Locate Triulzi, è scattato l’allarme per un cigno arenato sulla sponda del fiume Lambro. Il nucleo soccorso alpino e fluviale insieme al personale del distaccamento di Cuoco del comando di Milano sono intervenuti prontamente per portare aiuto all’animale in difficoltà. Il volatile appariva visibilmente debilitato, con evidenti difficoltà a muoversi dopo i giorni segnati da condizioni meteorologiche avverse.
Il recupero si è svolto utilizzando un gommone messo a disposizione dal soccorso fluviale. Grazie alla manovra attenta degli operatori, il cigno è stato raggiunto senza causargli ulteriori stress o danni. L’intervento ha richiesto precisione perché la zona interessata presenta una corrente non sempre stabile e la presenza dell’animale vicino alla riva rendeva delicata ogni azione.
Condizioni dell’animale e primo intervento
Al momento del salvataggio, il cigno mostrava segni evidenti di fatica: non riusciva a spostarsi autonomamente né ad allontanarsi dalla riva dove era rimasto bloccato probabilmente a causa delle piogge intense che hanno colpito la zona nei giorni precedenti. Queste condizioni meteo avverse possono aver influito sullo stato fisico dell’uccello acquatico riducendo le sue capacità motorie.
Dopo essere stato imbarcato sul gommone, l’animale è stato trasportato in sicurezza verso terra dove gli operatori lo hanno consegnato alla polizia ambientale di Milano. Questo passaggio era fondamentale per garantire al cigno le cure necessarie come visite veterinarie approfondite ed eventuali trattamenti specifici per ripristinare le sue forze.
Ruolo della polizia ambientale nel recupero degli animali selvatici
La polizia ambientale rappresenta una risorsa importante nella tutela della fauna locale soprattutto quando si tratta di specie vulnerabili o ferite durante eventi naturali come tempeste o ondate climatiche estreme. Nel caso specifico del cigno salvato lungo il Lambro tra Siziano e Locate Triulzi, gli agenti hanno preso in carico l’esemplare appena arrivati dalla squadra SAF per assicurarsi che ricevesse assistenza veterinaria adeguata.
Questi interventi sono parte integrante delle attività quotidiane volte a proteggere gli animali selvatici nelle aree urbane o periurbane dove spesso incontrano rischi legati all’inquinamento o alle variazioni improvvise delle condizioni naturali. La collaborazione tra diversi corpi specializzati permette così una risposta rapida ed efficace nelle situazioni d’emergenza come quella descritta oggi nel territorio lombardo.
Segnalazione tempestiva da parte dei cittadini fondamentale nei salvataggi
L’allarme che ha dato avvio all’intervento proviene da un passante che ha notato la presenza anomala dell’uccello bloccato sulla sponda del fiume Lambro nei pressi dei comuni coinvolti nell’intervento. La prontezza nel segnalare situazioni critiche contribuisce spesso a evitare conseguenze peggiori sia per gli animali sia per chi potrebbe trovarsi coinvolto indirettamente negli incidenti legati agli stessi.
In questo caso specifico la chiamata tempestiva ha permesso agli operatori SAF milanesi d’intervenire rapidamente prima che lo stato fisico dell’animale peggiorasse ulteriormente compromettendone gravemente le possibilità di sopravvivenza autonoma nel suo habitat naturale.