Una donna di 65 anni è stata salvata ieri sera nelle montagne sopra ceresole reale, in provincia di torino, dopo essersi smarrita durante una passeggiata. L’intervento dei tecnici del soccorso alpino ha permesso di ritrovarla sana e salva nonostante la zona impervia e l’assenza di segnale telefonico.
La scomparsa dell’escursionista e l’allarme lanciato dal marito
Nel pomeriggio di ieri, una donna sessantacinquenne si è allontanata da un campeggio situato nei pressi di ceresole reale per una camminata sui sentieri della zona. Durante il percorso ha perso l’orientamento in un tratto dove il segnale telefonico non arriva, rendendo impossibile ogni comunicazione con l’esterno. Il marito, preoccupato per il mancato rientro della moglie a fine giornata, ha deciso così di avvisare i carabinieri forestali intorno alle prime ore della sera.
Le forze dell’ordine hanno immediatamente attivato le operazioni per rintracciare la donna dispersa. La mancanza del telefono complicava le ricerche perché impediva qualsiasi contatto diretto o localizzazione tramite GPS.
Le operazioni coordinate del soccorso alpino e delle forze dell’ordine
Il soccorso alpino ha risposto tempestivamente mobilitando squadre specializzate che hanno iniziato a perlustrale i sentieri più frequentati nei dintorni del campeggio. Per aumentare le possibilità sono stati impiegati anche cani addestrati alla ricerca delle persone disperse in ambiente montano.
Parallelamente i carabinieri forestali insieme al nucleo del soccorso alpino della guardia di finanza hanno analizzato i dati provenienti dalle celle telefoniche vicine alla zona interessata. Questa tecnica ha permesso agli operatori di delimitare con precisione il campo d’intervento concentrando gli sforzi su un’area circoscritta invece che disperdere risorse inutilmente su tutto il territorio montano circostante.
Ritrovamento sull’alpe cà bianca e condizioni dell’escursionista
Dopo alcune ore d’intenso lavoro tra boschi e sentieri irregolari la donna è stata individuata sul tracciato che porta all’alpe cà bianca, poco distante dal luogo dove era sparita. Nonostante lo spavento e la stanchezza accumulati durante la permanenza nella natura selvaggia è apparsa lucida ma provata dall’esperienza vissuta.
Gli operatori del soccorso hanno accompagnato subito l’escursionista verso valle affidandola alle cure mediche presenti sul posto per verificare eventuali problemi fisici dovuti al freddo o alla fatica accumulata nel corso delle ore passate fuori dal campeggio senza aiuto esterno disponibile.
L’intervento si conclude così con esito positivo grazie alla collaborazione tra diverse componenti operative specializzate nella gestione delle emergenze in montagna ed evidenzia ancora una volta quanto sia importante muoversi con prudenza quando ci si avventura lungo percorsi isolati o privi copertura telefonica nelle aree alpine piemontesi.