Il Giro podistico internazionale di Castelbuono ha visto il ritorno al successo di un atleta italiano dopo più di tre decenni. La 99ª edizione della storica corsa siciliana si è conclusa con la vittoria di Yeman Crippa, che ha interrotto un digiuno tricolore durato 36 anni dall’ultima affermazione italiana firmata da Salvatore Bettiol nel 1989. Una gara combattuta e tattica su un percorso di 11 chilometri e 273 metri che ha regalato spettacolo e confermato la presenza italiana nella competizione.
Cronaca della gara: una lotta serrata su un tracciato impegnativo
La corsa si è svolta sul percorso tradizionale di Castelbuono, caratterizzato da dieci giri piuttosto tecnici e pieni di insidie, soprattutto nella parte finale dove la salita Mario Levante rappresenta un punto chiave per le strategie degli atleti. Nei primi giri il ritmo è stato dettato dal norvegese Moen che ha imposto una selezione iniziale, mettendo alla prova gli avversari. Tra i corridori più attivi si sono distinti Yeman Crippa e l’inglese Cairess, seguiti a distanza dall’australiano Rayner.
In particolare, Crippa ha adottato una partenza prudente aspettando il momento giusto per dare uno scossone alla corsa. Nel penultimo giro l’azzurro ha superato Cairess e ha conservato le energie per l’ultimo e decisivo passaggio in salita. Sulla rampa di Mario Levante Crippa ha staccato progressivamente gli avversari, strappando il vantaggio necessario per tagliare il traguardo in 34’16”. L’inglese si è classificato secondo a 10 secondi, con Moen terzo in 34’39” e Rayner quarto. Il quinto posto è andato ad Alessandro Giacobazzi, primo degli italiani a seguire in classifica.
Yeman Crippa, un trionfo emotivo e storico per l’atletica italiana
Al termine della gara, Crippa non ha nascosto la propria emozione. La sua vittoria assume un significato particolare per la tradizione italiana di questo evento: nessun atleta tricolore era riuscito a imporsi a Castelbuono dal lontano 1989, quando Salvatore Bettiol aveva firmato il successo. Crippa ha descritto la gara come un’esperienza intensa, segnata dal sostegno del pubblico e dalle condizioni del vento che hanno accompagnato ogni giro.
Secondo il vincitore, la spinta del pubblico è stata decisiva per tenere un ritmo alto e per affrontare le difficoltà del percorso con determinazione. Nell’ultimo giro, mentre staccava Cairess, Crippa ha avuto la certezza di poter conquistare la vittoria e portare a casa un risultato fortemente atteso dalla comunità sportiva italiana. Il traguardo rappresenta un nuovo capitolo per l’atletica italiana in una manifestazione di rilevanza internazionale, capace di coniugare tradizione e competizione di alto livello.
Dettagli dei tempi e dei protagonisti al traguardo
La classifica finale fotografa una corsa serrata decisa negli ultimi due giri. Lo scatto risolutivo di Crippa è arrivato nei momenti cruciali, quando ogni metro guadagnato sulla salita Mario Levante ha fatto la differenza. L’inglese Cairess ha concluso a 10 secondi, mantenendo una posizione di rilievo dopo una gara tenuta costante e solida. Il norvegese Moen, protagonista nelle fasi iniziali con la gestione del ritmo, ha chiuso in terza posizione con 34’39”, seguito da Jack Rayner, che ha mantenuto il quarto posto fino alla fine.
Alessandro Giacobazzi si è distinto tra i corridori italiani, piazzandosi quinto. I concorrenti arrivati al traguardo sono stati diciotto, un numero contenuto a testimonianza del livello di selezione della gara. La prova di Castelbuono ha messo in evidenza un confronto diretto tra atleti di varie nazionalità, ma con un esito felice per l’Italia, tornata ad incidere in una competizione di grande tradizione podistica.
La vittoria di Crippa interessa non solo il risultato sportivo, ma anche il valore simbolico di un trionfo atteso da decenni. La gara ha confermato Castelbuono come uno degli appuntamenti più importanti nella corsa su strada internazionale, capace di attirare talenti e appassionati nel cuore della Sicilia.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Andrea Ricci