Simona Cinà, giovane pallavolista originaria di Capaci, è stata trovata senza vita sabato scorso in una piscina a Bagheria, dove partecipava a una festa per la laurea di due amici. Gli ultimi risultati dell’autopsia, appena conclusa, indicano come possibile causa la morte per annegamento. Restano però alcuni dubbi sull’ora precisa del decesso e sulle circostanze che hanno portato alla tragedia.
I risultati dell’autopsia: niente infarto o malattie congenite
L’esame medico legale ha escluso che Simona Cinà sia deceduta a causa di un infarto o di malattie silenti di natura congenita. Secondo le prime informazioni ufficiali, la giovane sarebbe morta annegata. All’interno dei polmoni è stata trovata acqua, un elemento che conferma l’ipotesi dell’annegamento come causa del decesso. Questi dati aiutano a precisare dinamica e fattori scatenanti, segnalando che non si tratta di una morte naturale dovuta a un evento cardiaco improvviso o a un problema congenito preesistente. L’esclusione di queste cause è fondamentale per indirizzare le indagini verso altre piste, a cominciare da quanto avvenuto nella villa quel giorno.
Dubbi sulle cause collaterali: malore, alcol o droga
Non è invece ancora chiaro se Simona sia finita sott’acqua a causa di un improvviso malore naturale o se invece ci siano state sostanze esterne coinvolte. L’ipotesi di un malore è ancora aperta, ma resta da capire se questo sia stato provocato dall’assunzione involontaria di alcol o droga, o se vi siano altre ragioni cliniche ancora da verificare. Per ottenere risposte certe la procura attende i risultati degli esami tossicologici che dovrebbero mostrare se nel sangue della ragazza fossero presenti sostanze potenzialmente dannose. L’esito di questi test sarà determinante per chiarire il quadro, confermando o escludendo l’uso di droga o abuso di alcol durante la festa.
L’ambiente della festa, la presenza di alcol o altri fattori esterni, rimangono al centro delle indagini. L’esatta dinamica di quanto accaduto nella piscina, in cui Simona è stata trovata, necessita di ulteriori approfondimenti per capire se si sia trattato di un incidente o di una combinazione di incidenti.
Le indagini proseguono per definire tempi e responsabilità
Le autorità hanno avviato un’indagine dettagliata per ricostruire quanto accaduto nella villa di Bagheria durante quella serata di festa. Ancora non è stato stabilito con precisione l’orario del decesso, che potrebbe orientare le indagini su eventuali testimoni, movimenti o eventi che precedono la tragica scoperta del corpo. La ricostruzione di tempi e responsabilità rimane quindi un punto chiave per la procura.
La giovane Simona Cinà era in una fase importante della sua vita personale e sportiva, impegnata nella pallavolo e circondata dagli amici. Il rinvenimento del suo corpo ha colpito non solo il mondo sportivo locale ma anche la comunità di Capaci e Bagheria, dove si stanno cercando risposte certe per definire le cause reali della sua morte.
Gli sviluppi nelle prossime settimane, soprattutto grazie ai risultati tossicologici e ulteriori accertamenti, saranno decisivi per comprendere meglio la tragica vicenda e se ci siano superfici o situazioni da chiarire meglio. Le indagini quindi non si fermano, mentre la città attende di conoscere la verità sull’accaduto.
Ultimo aggiornamento il 7 Agosto 2025 da Rosanna Ricci