Il governo siciliano ha annunciato la chiusura definitiva della spesa dei fondi europei del Programma FESR 2014-2020, con la consegna della certificazione finale alla Commissione Europea entro il 31 luglio 2025. Grazie a questo risultato, tutte le risorse assegnate sono state utilizzate, portando a termine un numero importante di progetti e segnando una forte accelerazione soprattutto negli ultimi due anni.
Spesa record negli ultimi due anni: oltre 1,5 miliardi tra 2023 e 2025
In Sicilia sono stati realizzati più di 6.500 progetti con un investimento totale che supera i 3,8 miliardi di euro. Di questi, circa 3,4 miliardi arrivano direttamente dall’Unione Europea. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato come negli ultimi ventiquattro mesi, da luglio 2023 a giugno 2025, la spesa sia cresciuta di un miliardo e mezzo. Un’accelerazione importante, che ha spinto il programma verso il traguardo finale, non scontato fino a poco tempo fa.
Gran parte del merito va alla rimodulazione delle risorse varata due anni fa dal governo regionale. Questa mossa ha permesso di recuperare tempo e fondi fondamentali per rispettare le scadenze fissate da Bruxelles. Dietro le quinte, il dipartimento Programmazione della Presidenza, guidato da Vincenzo Falgares, ha tenuto le fila dell’operazione. Il suo lavoro ha garantito il giusto coordinamento tra i vari assessorati, bilanciando bene la gestione amministrativa con le esigenze sul campo.
Oltre il budget europeo: come la Sicilia ha gestito le risorse nazionali
Il completamento della spesa ha superato le aspettative: la Regione ha speso oltre 170 milioni in più rispetto ai 3,42 miliardi di fondi europei originariamente assegnati. In pratica, non solo ha consumato tutto il budget comunitario, ma ha fatto anche un passo avanti rispetto alle previsioni.
Al tempo stesso, è stata gestita con attenzione la parte di risorse nazionali ancora disponibili, che fanno parte di un budget complessivo di 4,28 miliardi. Questi fondi serviranno a completare gli interventi già avviati ma non più coperti dai fondi europei. L’obiettivo è chiaro: portare a termine tutti i progetti e assicurare che gli investimenti pubblici non si fermino.
Nuove sfide e obiettivi per il futuro della Sicilia
Ora la Regione si prepara a una nuova fase con i prossimi fondi europei, puntando a far tesoro dell’esperienza appena conclusa. Il presidente Schifani ha espresso ottimismo, riconoscendo la capacità dimostrata di usare i fondi fino all’ultimo euro e nei tempi giusti. Questo momento è decisivo per il rilancio economico e infrastrutturale dell’isola, che ha spesso faticato nella gestione dei fondi pubblici.
Con la chiusura positiva del programma FESR 2014-2020, la Sicilia vuole ripetere e migliorare il modello adottato. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo locale, creare lavoro e offrire servizi concreti ai cittadini. I dati finali di questo programma rappresentano una base solida su cui costruire nuove iniziative, dove la puntualità nell’uso delle risorse sarà ancora più importante. La capacità tecnica e organizzativa maturata resta la chiave per affrontare le nuove sfide legate ai finanziamenti europei.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Luca Moretti