Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha rivolto un richiamo preciso agli assessori del suo governo per affrontare i ritardi frequenti nell’adozione dei provvedimenti attuativi delle leggi regionali. Questa situazione causa disagi ai cittadini e rallenta misure vitali per lo sviluppo economico dell’isola. La richiesta è di rispettare i tempi previsti o di anticipare quando possibile, ricorrendo a strumenti più stretti in caso di inosservanza.
Richiami di schifani sul rispetto delle scadenze per le leggi regionali
Renato Schifani ha espresso un forte richiamo verso gli assessori regionali affinché corrano ai ripari rispetto ai ritardi che si accumulano nell’emanazione dei decreti attuativi delle leggi siciliane. Il presidente ha ribadito che questi ritardi si traducono in “nocumento per i cittadini” e ostacolano l’efficacia delle norme destinate al progresso della Sicilia sul piano sociale ed economico.
Nel comunicato diffuso, Schifani ha sottolineato che molte leggi restano sulla carta perché manca la tempestiva formalizzazione dei provvedimenti richiesti. Senza questi, gli strumenti di sviluppo si bloccano, lasciando su un piano secondario le esigenze dei cittadini e le opportunità per imprese e territorio. Questo problema è stato individuato come una vera emergenza da superare al più presto.
Il presidente ha stabilito la necessità di un “rigoroso rispetto dei termini previsti” dalle leggi. Ha invitato anche a procedere con un certo anticipo se i tempi lo consentono, per evitare che le pratiche si accumulino e si creino ulteriori ritardi. Quando le leggi non indicano scadenze precise, ha suggerito un limite massimo di trenta giorni per l’adozione degli atti necessari.
Azioni di controllo e conseguenze per i ritardi
Per assicurare l’applicazione di questa direttiva, Schifani ha annunciato che in caso di mancato rispetto dei termini si ricorrerà allo strumento dell’avocazione, ossia l’intervento diretto del presidente per sbloccare situazioni di inerzia burocratica. Questo segnala una stretta sul comportamento degli assessori, con chiara responsabilizzazione sui tempi di lavoro.
Questa decisione punta a dare un segnale concreto e a non lasciare zone d’ombra nella gestione degli atti amministrativi. La Regione vuole così evitare che la macchina pubblica rallenti o si blocchi su questioni operative essenziali, soprattutto in un periodo dove ogni ritardo produce danni di tipo economico e sociale.
Le strutture regionali saranno chiamate a un impegno maggiore per rispettare le scadenze dentro limiti certi. L’obiettivo è far sì che la normativa non resti solo sulla carta ma venga tradotta in azioni rapide che incidano significativamente sul territorio.
Riflessioni sulla relazione della corte dei conti e rilancio dei controlli interni
Schifani, nella stessa nota, ha invitato gli assessori a esaminare con attenzione la relazione sul sistema dei controlli interni pubblicata dalla Corte dei Conti, sezione di controllo per la Regione Siciliana, riferita agli anni 2022 e 2023. Questo documento evidenzia alcune criticità nella gestione amministrativa che necessitano di interventi immediati.
La Corte ha rilevato carenze negli strumenti di controllo e nei processi di verifica all’interno degli uffici regionali. I rilievi riguardano sia aspetti tecnici sia procedure organizzative, elementi che rischiano di compromettere la trasparenza e l’efficacia delle attività pubbliche.
Schifani ha chiesto di “attivare ogni iniziativa utile” per superare queste difficoltà. Con questa espressione, spinge verso azioni concrete per rafforzare le verifiche e migliorare la gestione delle risorse e degli atti amministrativi. Un buon sistema di controllo interno è indispensabile per evitare sprechi, ritardi e malfunzionamenti.
L’invito rappresenta un passo verso una governance più rigorosa e consapevole, volta a mettere ordine nelle procedure e a garantire risposte efficaci ai cittadini e alle imprese. Puntare sul controllo significa anche aumentare l’affidabilità delle istituzioni e il buon funzionamento della pubblica amministrazione siciliana, oggi sotto osservazione.
L’intervento di Schifani mette in evidenza la volontà di imprimere un cambio di ritmo al governo regionale, con l’obiettivo di eliminare i ritardi che per troppo tempo hanno bloccato la gestione normativa e amministrativa. Restano ora da verificare gli esiti delle nuove disposizioni e il livello di reazione degli assessori chiamati a questa sfida.
Ultimo aggiornamento il 28 Luglio 2025 da Elisa Romano