Dopo due anni di stop, il pronto soccorso dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto ha finalmente riaperto. Per un lungo periodo era stato adibito a Covid hospital, ma ora torna a servizio della comunità con nuovi medici e infermieri del posto. La gestione nasce da una collaborazione tra pubblico e privato, pensata per dare una risposta più efficace alle emergenze in un territorio ampio e complesso come quello della provincia di Messina.
Una festa per la riapertura: in prima fila le istituzioni
Il taglio del nastro è avvenuto oggi pomeriggio, alla presenza del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, e dell’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni. Con loro anche i vertici dell’Asp di Messina: il direttore generale Giuseppe Cuccì, il direttore amministrativo Giancarlo Niutta e il direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi. L’evento ha sottolineato quanto questa struttura sia fondamentale per il territorio, dopo più di due anni di chiusura. Ora il pronto soccorso torna a essere un punto di riferimento per garantire cure urgenti a una popolazione sparsa su un’area vasta. Per questo la riapertura ha un peso importante, sia per la salute sia per il tessuto sociale locale.
Una gestione inedita: medici liberi professionisti al timone
Il pronto soccorso sarà gestito dalla cooperativa “C.M.P. Global Medical Division”, con sede a Granarolo, in Emilia Romagna. La società si è aggiudicata l’incarico per un anno, dopo una gara pubblica. CMP si occuperà di reclutare e organizzare i medici, che lavoreranno con contratti da liberi professionisti. Questo sistema punta a garantire continuità e qualità nelle cure, affidandosi a professionisti esterni specializzati. Il presidente di CMP, il dottor Cristian Manuel Perez, ha detto che questa riapertura è solo l’inizio per rafforzare tutto il sistema sanitario locale, mettendo in campo più competenze e un impegno costante.
L’Asp Di Messina: il cuore del supporto con infermieri e operatori
Se i medici arrivano dall’esterno, a fornire infermieri e operatori sociosanitari sarà l’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina. Così si valorizza il personale locale e si crea un equilibrio tra risorse esterne e competenze del territorio. La direzione dell’Asp ha ricordato che la riapertura non solo restituisce un servizio essenziale al territorio, ma getta anche le basi per un sistema più solido, pronto a rispondere alle emergenze future. Investire sul personale interno aiuta anche a migliorare il coordinamento in corsia, con una supervisione più diretta e un controllo costante delle attività.
Strutture rinnovate e più tecnologiche per rispondere meglio alle emergenze
Il presidente Schifani ha spiegato che il pronto soccorso è stato completamente ristrutturato: i lavori hanno riguardato l’ampliamento dei posti letto e l’introduzione di nuove apparecchiature tecnologiche. Sono stati sistemati anche gli spazi interni per rendere l’ambiente più accogliente sia per i pazienti sia per il personale. L’obiettivo è offrire un servizio d’emergenza migliore, capace di coprire le necessità di un territorio vasto e variegato come quello di Barcellona Pozzo di Gotto. Questo intervento fa parte di un piano più ampio della Regione, che punta a migliorare la qualità dell’assistenza nelle aree periferiche. Schifani ha rimarcato quanto sia importante la collaborazione tra pubblico e privato per mantenere tempi di risposta rapidi e garantire cure a tutti.
Con questa riapertura, l’ospedale torna a essere un punto chiave nella rete sanitaria della provincia di Messina. La combinazione tra medici esterni e personale infermieristico locale apre nuove possibilità per affrontare le emergenze. La modernizzazione delle strutture e le nuove tecnologie rendono il servizio più efficace. L’investimento sul pronto soccorso dimostra quanto la salute pubblica sia una priorità in un territorio che ha aspettato a lungo una riorganizzazione e un rilancio del suo sistema di urgenza.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Luca Moretti