Il 19 luglio 2025 ha segnato un risultato importante nella raccolta di sangue in Sicilia. In occasione del 33esimo anniversario della strage di via D’Amelio, dove perse la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta, la regione ha registrato 1.361 sacche di sangue raccolte in un solo giorno. La cifra supera di 785 unità quella dello stesso giorno del 2024, mostrando una crescita significativa nella donazione. Questo evento ha richiamato l’attenzione su una mobilitazione collettiva, con un ruolo attivo da parte dei giovani e delle istituzioni, oltre a fornire un quadro più positivo per il fabbisogno futuro di sangue in Sicilia.
La mobilitazione in Sicilia per le donazioni in ricordo di Paolo Borsellino
La scelta del 19 luglio come giornata di raccolta sangue ha un valore simbolico forte, essendo la data dell’anniversario della strage in via D’Amelio, in cui Paolo Borsellino perse la vita nel 1992. Giacomo Scalzo, direttore del dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute, ha guidato la campagna di sensibilizzazione, invitando la popolazione a recarsi ai centri trasfusionali e alle associazioni per donare sangue. Le campagne di comunicazione sono state mirate a coinvolgere la cittadinanza partendo da questo momento di commemorazione, un modo per trasformare un ricordo doloroso in un gesto concreto di solidarietà.
L’appello rivolto da Scalzo ha trovato risposte ampie e immediate. La giornata ha visto la partecipazione massiccia di donatori, in particolare ragazzi e giovani, dimostrando come il messaggio sia arrivato anche attraverso le scuole e le famiglie. Il coinvolgimento dei docenti e dei genitori si è rivelato strategico per creare quella “squadra” di donatori, come sottolineato dallo stesso direttore Dasoe, che ha definito questo fenomeno come un risultato di squadra con la comunità educativa.
Distribuzione territoriale delle donazioni: le province più attive in Sicilia
Nelle diverse province siciliane il dato di raccolta mostra differenze evidenti ma nel complesso positive. Palermo si è confermata la città con il maggior numero di sacche raccolte, raggiungendo quota 243. Seguono Enna con 214 sacche e Ragusa con 210. Questi territori hanno dimostrato un interesse particolarmente alto per la donazione, spingendo verso risultati significativi. La provincia di Catania ha raccolto 150 sacche, mentre Messina ha ottenuto 139.
I dati confermano anche il contributo delle province più piccole come Trapani , Caltanissetta , Agrigento e Siracusa , che hanno partecipato in modo concreto alla raccolta. Maria Luisa Ventura, direttrice del centro regionale raccolta sangue, ha sottolineato come il coordinamento sul territorio abbia permesso di raggiungere numeri importanti in tutte le aree geografiche dell’isola. Questo livello di partecipazione suggerisce un impegno diffuso e un’efficace rete fra i centri trasfusionali, le associazioni e la comunità locale.
Impatto del risultato sulla gestione delle scorte e invito alla donazione continua
Il numero record di sacche raccolte ha un effetto immediato sulla gestione delle scorte di sangue in Sicilia, soprattutto in vista del mese di agosto, tradizionalmente critico per il calo delle donazioni. Lo scorso anno era stato necessario acquistare circa 1.000 sacche da altre regioni per coprire le esigenze delle province di Palermo e Catania. Il miglioramento nel 2025 permette di affrontare con meno preoccupazione il periodo estivo.
Giacomo Scalzo ha richiamato l’attenzione sulle necessità di chi dipende da trasfusioni regolari. I pazienti talassemici, ad esempio, richiedono almeno due sacche di emazie concentrate ogni 15 giorni. L’incremento nelle donazioni aiuta quindi a garantire cure fondamentali per questi soggetti. Scalzo ha invitato a mantenere alta l’attenzione e a continuare la donazione, poiché il bisogno di sangue resta costante e riguarda molte persone in Sicilia.
Questi dati mostrano come una giornata di forte coinvolgimento possa avere effetti concreti sulla salute pubblica locale. La raccolta record conferma che, malgrado le difficoltà passate, la Sicilia riesce a rispondere con prontezza e determinazione alle richieste dei centri sanitari. Le donazioni, coordinate e quotidiane, costituiscono quindi un tassello essenziale per garantire welfare e assistenza sul territorio.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi