Il primo intervento per la sindrome di Wolff-Parkinson-White è stato realizzato all’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, segnando un passo importante nella cura delle malattie cardiache congenite. Questa condizione, caratterizzata da un battito cardiaco rapido e irregolare, è provocata da un percorso elettrico anomalo nel cuore che può mettere a rischio la vita dei pazienti, specialmente se non trattata. L’azione effettuata all’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo apre nuove prospettive per chi convive con questa patologia nella zona, evitando spostamenti verso centri lontani.
Dettaglio dell’intervento: ablazione transcatetere per eliminare la via accessoria anomala
Il trattamento eseguito consiste in un’approfondita procedura chiamata ablazione transcatetere. L’intervento mira a distruggere la via elettrica anomala responsabile della sindrome di Wolff-Parkinson-White, quella che scatena il ritmo cardiaco irregolare e accelerato. Nel caso specifico, la paziente coinvolta è una giovane donna con episodi di aritmie ventricolari molto pericolose e persistenti, che avevano generato anche disturbi psicologici come ansia significativa.
L’ablazione ha sede nell’unità operativa di Cardiologia e Unità scompenso cardiaco dell’ospedale di Mazara del Vallo. L’obiettivo è sopprimere il circuito extra che accelera il battito, restituendo così un’attività elettrica cardiaca regolare e diminuendo il rischio di eventi gravi. La procedura viene svolta con precisione, tramite cateteri introdotti nel cuore e guidati all’area responsabile dell’anomalia. Dopo aver individuato la via accessoria, si applica energia per eliminarla.
Un’equipe multidisciplinare e le nuove competenze cardiologiche acquisite in azienda sanitaria provinciale
La riuscita dell’intervento non sarebbe stata possibile senza la collaborazione tra medici, personale infermieristico e tecnici specialistici. Michele Gabriele, direttore dell’unità di cardiologia, ha sottolineato come il traguardo sia frutto di un lavoro collettivo che comprende elettrofisiologi, infermieri, perfusionisti e persino l’ingegnere clinico. Questo approccio integrato ha portato la struttura a padroneggiare tecniche avanzate di ablazione, già applicate da qualche mese per pazienti affetti da fibrillazione atriale.
Gabriele ha anche evidenziato che la presenza di più metodologie, come l’ablation con radiofrequenza e la procedura con cryoballoon, rende il centro capace di trattare differenti forme di aritmia senza dover indirizzare i pazienti verso ospedali del Nord Italia. Questo riduce disagio, costi e rischi per chi necessita di cure specialistiche. Il sostegno della Direzione strategica aziendale dell’ASP è stato determinante per l’acquisto delle attrezzature e la formazione del personale, confermando un impegno concreto verso il territorio e le necessità dei pazienti.
Impatto sull’assistenza cardiologica territoriale e nuove prospettive per i pazienti con aritmie
L’introduzione di questa prestazione così delicata e complessa all’interno dell’ospedale di Mazara del Vallo modifica gli scenari assistenziali nella provincia di Trapani. Prima di questo intervento, i pazienti con sindrome di Wolff-Parkinson-White affrontavano trasferte prolungate verso centri più grandi o distanti, con conseguente ritardo nei trattamenti e aumento dello stress. Ora, grazie alla capacità di svolgere ablazioni complesse in loco, si amplia notevolmente l’offerta specializzata disponibile.
Oltre a questa sindrome rara ma grave, l’ospedale ha potenziato le cure per la fibrillazione atriale, un disturbo più comune ma altrettanto pericoloso se trascurato. La possibilità di intervenire localmente riduce i rischi legati a spostamenti e migliora la qualità di vita dei pazienti. In più, la presenza di un team preparato ad affrontare tutte le fasi dell’intervento, dalla diagnosi al follow-up, garantisce un percorso di cura comprensivo e continuo.
Il caso della giovane donna operata è emblematico: il sollievo dalle aritmie ha il potenziale di incidere anche sul benessere psicologico, alleviando ansia e timori legati alla malattia. Si apre così un nuovo capitolo nell’assistenza cardiologica locale, che potrà coinvolgere un numero sempre maggiore di pazienti con patologie di natura elettrica del cuore.
Ultimo aggiornamento il 6 Agosto 2025 da Davide Galli