Un’azione coordinata delle forze dell’ordine ha portato a otto arresti per droga nel capoluogo etneo. L’operazione si concentra su un gruppo criminale che gestiva lo spaccio di cocaina e crack in un’area popolare di Catania. Le indagini hanno rilevato modalità precise di approvvigionamento e vendita sul territorio.
Operazione “capinera”: indagini e arresti nel traffico di stupefacenti a Catania
Fra febbraio e giugno 2024, i militari della compagnia carabinieri di Catania Fontanarossa hanno condotto un’indagine articolata sul traffico di droga. Più di 100 carabinieri, con rinforzi specializzati dal XII Reggimento “Sicilia” e dal comando provinciale di Reggio Calabria, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catania. L’inchiesta, coordinata dalla Procura locale, ha portato agli arresti di otto persone ritenute coinvolte in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che in associazione per il traffico illecito.
Le attività investigative, che hanno combinato strumenti tecnici come intercettazioni e osservazioni tradizionali, hanno permesso di identificare i canali con cui il gruppo riforniva la piazza catanese. Sono emersi i dettagli delle modalità di gestione del traffico di droga, in particolare cocaina e crack, smerciata a pezzi nelle strade del quartiere Librino, noto per le difficoltà sociali e per la presenza consolidata della criminalità.
Il capo dell’organizzazione gestiva un “supermarket della droga” in casa ai domiciliari
Secondo gli inquirenti, il leader della rete criminale era già sottoposto agli arresti domiciliari. Da quella stessa abitazione aveva allestito un vero e proprio deposito di stupefacenti, paragonato a un “supermarket della droga”. Questo punto di stoccaggio serviva come base per organizzare la distribuzione al dettaglio.
Le indagini hanno inoltre individuato sette altri indagati collegati al traffico. Si ipotizza che collaborassero nelle varie fasi di approvvigionamento, confezionamento e vendita degli stupefacenti. La complessità dell’organizzazione evidenzia una struttura ben definita, capace di mantenere attivi i contatti con fornitori e piazze di spaccio.
Il sequestro di droga e le misure cautelari mirano a interrompere il flusso illegale di sostanze che da tempo circolava in quel quartiere, migliorando il controllo delle forze dell’ordine e la sicurezza della zona. Resta altissima l’attenzione verso fenomeni di questo tipo nelle aree urbane a rischio.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Matteo Bernardi