Mineo, nel cuore della provincia di Catania, ritrova un pezzo importante della sua storia artistica. Gli affreschi firmati da Sebastiano Monaco, pittore catanese che li realizzò tra il 1786 e il 1788, sono stati restaurati dopo anni di degrado. Un lavoro prezioso che ha riportato luce a opere che rischiavano di andare perse per sempre. Il merito è di un progetto reso possibile grazie al sostegno di mecenati locali e a un gruppo di restauratori specializzati.
Gli affreschi di Sebastiano Monaco: un tesoro nascosto nella chiesa di Sant’Agrippina
Gli affreschi di Monaco sono una parte importante della storia artistica siciliana. Dipinti tra il 1786 e il 1788, raccontano scene e simboli religiosi che arricchiscono la chiesa di Sant’Agrippina, a Mineo. La chiesa stessa è nata dopo la ricostruzione seguita al terremoto del 1693, ma conserva ancora la pianta a croce greca della struttura medievale che c’era prima. Questa continuità architettonica si unisce ai dettagli decorativi, come gli stucchi realizzati dalla bottega palermitana di Giovanni Gianforma.
Per anni, però, gli affreschi sono rimasti nascosti sotto sporco e danni. Il colore e i dettagli pittorici di Monaco erano quasi scomparsi. Eppure, queste opere raccontano molto del clima culturale e religioso del tempo, con uno stile tipico della fine del Settecento. Sono una vera finestra sulle tradizioni e sul linguaggio pittorico dell’epoca, un patrimonio prezioso per la storia del territorio.
Il restauro guidato da Rocco Greco: sei mesi di lavoro per salvare il capolavoro
A prendersi cura degli affreschi è stato il restauratore Rocco Greco, affiancato da Adriana Testa e Licia Ippolitoni. Ci sono voluti circa sei mesi per portare a termine il recupero. Il lavoro è stato minuzioso: prima di tutto, un’attenta analisi delle superfici, poi la pulizia dai segni del tempo e delle infiltrazioni, infine il consolidamento degli intonaci per evitare che gli affreschi si staccassero. Il team ha adottato metodi pensati per conservare il più possibile le vernici originali.
Il degrado era profondo, causato da anni di umidità e dalla mancanza di interventi di manutenzione. Ma grazie alla collaborazione tra esperti, gli affreschi hanno ripreso forma e colore. Nel frattempo, altri artigiani si sono dedicati al recupero degli stucchi di Giovanni Gianforma, che incorniciano le pitture e valorizzano l’intero ambiente. Quei rilievi in stucco sono un elemento chiave della chiesa, un esempio di stile artistico ancora vivo e ben conservato.
Documenti ritrovati dal parroco Malgioglio: una nuova chiave per conoscere la storia
Durante i lavori, il parroco di Sant’Agrippina, don Matteo Malgioglio, ha messo le mani su documenti d’archivio finora sconosciuti. Si tratta di manoscritti e registri che raccontano la storia dietro la commissione degli affreschi e il loro svolgimento. Questi ritrovamenti aiutano a capire meglio perché e come Sebastiano Monaco fu chiamato a realizzare l’opera, e offrono uno sguardo più profondo sul contesto storico di Mineo alla fine del Settecento.
L’archivio fa luce sui legami tra chiesa e artisti locali, rivelando una rete di persone e interessi culturali radicati nel territorio. Questi documenti sono fondamentali per ricostruire le fasi di progettazione e realizzazione degli affreschi, portando alla luce dettagli finora ignorati. La scoperta apre la strada a nuovi studi e a una maggiore tutela della memoria storica, un patrimonio da preservare e approfondire.
Prima del restauro: i danni e la mancanza di fondi
Prima di questo intervento, la chiesa di Sant’Agrippina aveva già visto lavori importanti. La Regione Siciliana, tramite l’Assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità, aveva finanziato il consolidamento strutturale, l’adeguamento antisismico e la rimozione delle barriere architettoniche per facilitare l’accesso. Ma nessun fondo era stato destinato al recupero degli affreschi di Sebastiano Monaco, nonostante i danni fossero evidenti.
Le infiltrazioni d’acqua avevano compromesso i colori e causato il distacco degli affreschi dall’intonaco. La situazione era diventata critica, mettendo a rischio un tesoro artistico. Il lavoro dei restauratori ha fermato il degrado, salvaguardando le superfici e mantenendo vivi i dettagli più importanti. Oggi, le decorazioni tornano a raccontare la loro storia, visibili a tutti, cittadini e visitatori.
Il recupero degli affreschi di Monaco è un passo decisivo per la tutela del patrimonio culturale di Mineo. Grazie all’impegno di esperti, istituzioni e privati, un bene fino a poco tempo fa minacciato è tornato a vivere. La chiesa di Sant’Agrippina si conferma così un luogo dove arte e storia camminano insieme.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Luca Moretti