Massimo Nicolodi, informatico trentino, ha intrapreso un viaggio in bicicletta lungo tutta l’Italia per seguire le tappe del celebre “Viaggio in Italia” di Goethe. Tre settimane di pedalate da nord a sud, fino a raggiungere la Sicilia durante un’ondata di caldo africano. Un’avventura che unisce la passione per la bici a un viaggio nel tempo e nella cultura, puntando su un turismo lento e consapevole.
Da Trento sotto il sole rovente: la sfida del caldo africano
Massimo è partito all’alba da Trento, deciso a raggiungere la Sicilia tra fine aprile e inizio maggio 2025, proprio mentre la regione veniva investita da temperature insolitamente alte, arrivate dal Nord Africa. Per evitare il caldo più intenso, ha scelto di pedalare nelle ore fresche, dalle 5 del mattino fino a mezzogiorno. Così ha potuto macinare chilometri senza rischiare la salute o la sicurezza.
Il suo obiettivo? Ripercorrere le orme di Johann Wolfgang von Goethe, seguendo quel viaggio che il grande scrittore tedesco raccontò nel suo “Viaggio in Italia”. Nicolodi è stato affascinato dal modo in cui Goethe descriveva quei luoghi, tanto da volerli attraversare in sella alla bici. Tra paesaggi e città rimasti quasi intatti dopo duecento anni, ha trovato un’Italia che parla ancora di storia e natura.
Informatico, sportivo e quasi pensionato: la voglia di un grande viaggio
Massimo ha 63 anni, è sposato con una consulente del lavoro e ha lavorato tutta la vita in campo informatico. Questo viaggio è stato per lui un modo per festeggiare l’avvicinarsi della pensione con una sfida personale, un’esperienza fuori dalla routine. Da tempo pratica ciclismo e triathlon; negli ultimi anni si è appassionato al bikepacking, una forma di cicloturismo che prevede l’uso di borse leggere fissate direttamente alla bici, senza portapacchi pesanti.
Anche la tecnologia ha giocato un ruolo importante: Massimo ha preparato il percorso con app dedicate, che gli hanno permesso di scegliere le strade migliori, di modificare i tracciati e di condividere informazioni con altri ciclisti. Un aiuto prezioso per affrontare un itinerario lungo e complesso, rendendo il viaggio più sicuro e personalizzato rispetto ad altre esperienze simili.
In Sicilia, sulle orme di Goethe: città, archeologia e l’Etna
Appena sbarcato sull’isola, Nicolodi si è concentrato sulle tappe principali del viaggio di Goethe. Ha toccato Palermo, attraversato Monreale e Alcamo, visitato i siti storici di Segesta e Selinunte, poi Agrigento, Enna e Catania fino a raggiungere l’Etna. Ogni tappa ha offerto qualcosa di diverso: città, aree archeologiche, paesaggi naturali.
Nonostante la fatica e il caldo, Massimo ha trovato bellezza e qualche amarezza in egual misura. Le parole di Goethe sono sembrate ancora attuali, soprattutto sul ruolo centrale della Sicilia nel cuore culturale e geografico del Paese: “L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito. Qui è la chiave di tutto”, ha ripetuto, colpito dal fascino di questa terra. I luoghi che ha visitato raccontano una storia lunga e continua, con tracce visibili di quel viaggio di due secoli fa.
Bikepacking e turismo culturale: la forza della scoperta lenta
L’esperienza di Nicolodi mette in luce come sport e cultura possano andare a braccetto. La bici diventa un mezzo per muoversi piano, assaporando paesaggi e storia. Il bikepacking, con la sua leggerezza e autonomia, è ormai scelto da chi cerca un turismo più rispettoso dell’ambiente e più immerso nel territorio.
Massimo ha sottolineato come il viaggio di Goethe abbia ispirato un modo diverso di viaggiare, più attento e profondo, che va oltre il semplice turismo mordi e fuggi. Pedalando, ha provato sensazioni e emozioni simili a quelle raccontate dallo scrittore, facendo rivivere parole lette anni prima. Un’esperienza che ha un valore educativo e che aiuta a riscoprire radici e paesaggi fondamentali per capire meglio l’identità italiana.
Fine viaggio, nuovi progetti e un invito a tornare in Sicilia
Dopo tre settimane e migliaia di chilometri sulle gambe, Massimo ha chiuso la sua avventura domenica 4 maggio 2025. Per lui è stata “la più bella esperienza in bici” e non esclude di tornare in Sicilia, magari in compagnia della moglie.
Il suo viaggio racconta il fascino senza tempo dell’Italia, capace di stupire ancora, a distanza di mezzo secolo da Goethe, con i suoi paesaggi, le città e la sua storia. È stato anche un momento per riflettere sul valore delle nostre radici culturali e su come scoprirle, sia pedalando che camminando, prestando attenzione ai dettagli nascosti. Ora Massimo si prepara a raccontare questa esperienza, che resterà un esempio di turismo lento e di un’Italia che sa raccontare se stessa.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Matteo Bernardi