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La Sicilia guida la crescita della tassa di soggiorno in Italia con un aumento del 37% nel 2024

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Crescita record della tassa di soggiorno in Sicilia nel 2024 - Unita.tv
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La tassa di soggiorno rappresenta un indicatore chiave per monitorare l’andamento del turismo nelle diverse regioni italiane. Nel 2024 la Sicilia ha fatto registrare un incremento significativo di questo tributo, superando altre regioni e posizionandosi al primo posto per crescita percentuale. Questi dati mostrano una ripresa robusta dell’imposta che sottolinea l’aumento dei flussi turistici e il rafforzamento dell’offerta ricettiva nell’isola.

Incremento record della tassa di soggiorno in Sicilia nel 2024

Secondo i dati di Bankitalia, nel 2024 la Sicilia ha visto il gettito derivante dalla tassa di soggiorno salire del 37% rispetto al 2023, raggiungendo un totale di oltre 40,5 milioni di euro. Questo valore segna più che un semplice aumento: è quasi il doppio rispetto ai 22,8 milioni incassati nel 2022 e supera di circa 11 milioni gli introiti del 2023. L’aumento del tributo si lega a un’espansione significativa dei pernottamenti nel territorio regionale.

In particolare, il numero dei comuni siciliani che applicano la tassa di soggiorno è passato da 71 a 93 nel trilennio più recente. Questo ampliamento territoriale testimonia una diffusione più ampia della richiesta del tributo e riflette l’allargamento dell’offerta turistica in diverse località dell’isola. Nel complesso, in soli quattro anni si registra un balzo del 291% nella raccolta della tassa di soggiorno in Sicilia, un segnale della crescente attrattiva turistica e della maggiore capacità di valorizzare gli arrivi.

Confronto con altre regioni italiane nella riscossione della tassa di soggiorno

La Sicilia guida la crescita percentuale nel saldo della tassa di soggiorno, con il Trentino-Alto Adige e l’Abruzzo che occupano le posizioni successive. Il Trentino-Alto Adige ha registrato un incremento del 35%, passando da 89.850.986 a 121.064.314 euro, mentre l’Abruzzo ha messo a segno un +33%, con un rialzo da 3.503.824 a 4.647.799 euro.

Nonostante ciò, in termini assoluti i comuni del nord Italia continuano a detenere la maggior parte del gettito totale, con oltre 450 milioni di euro raccolti, pari a quasi il 60% della somma generale a livello nazionale. Questo dato evidenzia come il nord rimanga il territorio con la maggiore concentrazione di flussi turistici e strutture ricettive, anche se il Sud e le isole stanno gradualmente guadagnando terreno.

La spinta del turismo nelle isole e nel Sud Italia

L’area meridionale del paese mostra un avanzamento interessante nella raccolta della tassa di soggiorno, soprattutto grazie alla spinta data dalle isole. Nel 2024, queste ultime hanno segnato una crescita del 29%. Questo risultato deriva dall’incremento dei pernottamenti e dalla maggiore domanda turistica registrata in località come la Sicilia, ma anche Sardegna e altre destinazioni insulari.

Nella città di Palermo, in particolare, l’adeguamento della tassa di soggiorno e il continuo aumento del flusso turistico hanno determinato una crescita dell’81% negli introiti rispetto all’anno precedente. Questo evidenzia come le aree urbane di rilievo del Sud stiano rafforzando il proprio ruolo nel contesto turistico nazionale, sfidando in parte la tradizionale prevalenza del nord.

Ampliamento dell’applicazione della tassa nei comuni siciliani

L’espansione della tassa di soggiorno fra i comuni siciliani indica una strategia diffusa di capitalizzazione sul turismo, coinvolgendo aree che fino a pochi anni fa non adottavano questo tributo. Passando da 71 a 93 comuni nel corso degli ultimi tre anni, il fenomeno coinvolge sempre più località che ospitano strutture ricettive e attraggono visitatori.

Questa dinamica porta a un aumento complessivo del gettito e aiuta i territori a sostenere investimenti per l’accoglienza turistica e servizi correlati. Il crescente numero di comuni che adottano la tassa testimonia anche una sensibilità più ampia nei confronti della necessità di trovare risorse locali per finanziare la gestione e la promozione del turismo.

I numeri elaborati da Bankitalia confermano come la Sicilia stia vivendo un periodo di espansione rilevante nel settore turistico, con una capacità crescente di tradurre i pernottamenti in introiti fiscali e con un modello che potrebbe influenzare altre regioni del Mezzogiorno. La tendenza segnalata nel 2024 si conferma come un elemento significativo del nuovo scenario turistico italiano.

Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Andrea Ricci

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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