La Regione Siciliana ha dato ufficialmente il via libera al piano assunzioni 2025 della Sas, mettendo fine a una delle vertenze occupazionali più lunghe della Sicilia. Questa decisione segna la stabilizzazione definitiva di 450 lavoratori facenti parte del bacino “Emergenza Palermo”. Dopo più di vent’anni di attesa, centinaia di famiglie potranno vedere riconosciuti i propri diritti con un contratto stabile e sicuro. Il percorso ha richiesto un impegno continuo e il lavoro congiunto di istituzioni e lavoratori per superare una crisi che ha caratterizzato la storia recente dell’isola.
La fine del precariato storico: il ruolo decisivo della Regione e del governo regionale
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha commentato la conclusione della vicenda con parole che evidenziano l’importanza storica di questo risultato. La decisione mette la parola fine a una lunga stagione di precariato che ha toccato migliaia di lavoratori siciliani. L’intento del governo regionale è stato quello di garantire stabilità e sicurezza, elementi fondamentali per la vita di centinaia di famiglie. La strategia ha previsto una programmazione attenta e atti responsabili, mirati a garantire sostenibilità nel tempo e a prevenire nuovi conflitti sociali.
Schifani ha sottolineato che il confronto e il lavoro hanno portato a questa conclusione tanto attesa. Un intervento che non solo dà una risposta al mondo del lavoro, ma contribuisce anche a rafforzare l’immagine delle istituzioni locali, dimostrando una capacità di risolvere criticità che duravano da troppo tempo. Questa scelta segna un momento di svolta nel rapporto tra istituzioni e lavoratori coinvolti nel bacino emergenziale.
Il percorso verso l’assunzione: tappe e numeri della stabilizzazione
La recente approvazione da parte dell’assemblea dei soci della Sas segue la delibera della giunta regionale di maggio scorso. Quest’atto ha permesso a Sas di completare l’assunzione di circa 2.000 lavoratori ex Pip. Questi inserimenti sono iniziati l’anno precedente con la stabilizzazione di 1.427 persone su un totale complessivo che risponde alle nuove esigenze dell’organizzazione. Lo sforzo mira a far sì che l’organico della società partecipata sia adeguato alle esigenze dell’amministrazione pubblica regionale.
La destinazione dei lavoratori spazia tra uffici, dipartimenti regionali e settore sanitario, coinvolgendo aree fondamentali per il funzionamento dell’apparato regionale, con una molteplicità di ruoli che contribuiscono alla gestione amministrativa e all’erogazione di servizi pubblici. Le procedure per gli ultimi 450 assunti sono previste a partire da mercoledì 23 luglio, quando Sas ha annunciato l’avvio della raccolta dei documenti necessari per la stipula dei contratti.
Le procedure formali per l’assunzione e gli adempimenti finali
Gli uffici della Sas hanno predisposto tutte le attività necessarie per formalizzare le ultime assunzioni previste nel piano. Dopo la raccolta della documentazione dai lavoratori interessati, la stipula dei contratti sarà subordinata alla ratifica del bilancio consuntivo della Regione Siciliana. Questo passaggio tecnico è previsto dalle normative vigenti per garantire la corretta gestione delle risorse pubbliche legate al processo di stabilizzazione.
Le ultime assunzioni rappresentano l’atto finale di un lungo cammino che ha visto momenti di difficoltà, confronti e negoziazioni. L’organizzazione punta a rispettare tutte le scadenze previste, evitando ritardi e garantendo trasparenza nelle procedure. L’operazione coinvolge non solo i lavoratori ma anche enti e uffici impegnati nella verifica dei requisiti e nella formalizzazione dei contratti di lavoro. L’obiettivo è quello di evitare che lo storico precariato possa riemergere o lasciare strascichi nella gestione futura dell’organico.
La risposta di Sas e il significato sociale della chiusura della vertenza
Il presidente di Sas, Mauro Pantò, ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto dopo 24 anni di attesa. L’azienda riconosce il valore simbolico e concreto di questo momento, definito un risultato che restituisce dignità e stabilità a molti lavoratori. Le parole di Pantò richiamano l’impegno della Regione e, in particolare, del presidente Schifani e della sua giunta, che hanno seguito da vicino l’intero iter di stabilizzazione.
Questo passo ha un forte valore sociale. La vertenza “Emergenza Palermo” rappresentava una ferita aperta nel mondo del lavoro siciliano. Chiudere questa pagina significa rispondere a domande di giustizia e di equità che coinvolgono migliaia di persone. Nel contempo, la stabilizzazione ha effetti che si riverberano anche sulle comunità locali, migliorando condizioni di vita e sicurezza economica. Sul piano istituzionale, offre un modello di intervento da cui trarre spunti per gestire altre questioni simili nel vicino futuro.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Elisa Romano