La nave da ricerca Laura Bassi salpa da Trieste per una campagna scientifica nel Mediterraneo fino a metà settembre

La nave Laura Bassi parte da Trieste per una missione scientifica nel Mediterraneo. - Unita.tv

Serena Fontana

26 Agosto 2025

La nave oceanografica Laura Bassi partirà domani dal porto di Trieste per una missione scientifica che interesserà diverse aree del Mediterraneo fino al 15 settembre. Organizzata dall’Istituto Nazionale Oceanografia e Geofisica Sperimentale , la campagna prevede rilievi geofisici, campionamenti e monitoraggi acustici nel Golfo di Trieste, nelle Isole Eolie e nell’Adriatico meridionale. L’iniziativa fa parte di un progetto nazionale volto a sviluppare strumenti e metodi per l’osservazione e lo studio dell’ambiente marino e terrestre.

Missione scientifica coordinata dall’OGS per la ricerca multidisciplinare nel Mediterraneo

L’OGS di Trieste guida una campagna di oltre tre settimane che integra dati geologici, atmosferici e biologici. La spedizione rientra nel progetto ITINERIS, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , che mira a creare un polo italiano per il monitoraggio e lo studio interdisciplinare dell’ambiente marino, atmosferico, terrestre e geologico. L’obiettivo è raccogliere dati e testare nuove strumentazioni oceanografiche per ampliare le capacità di osservazione e analisi delle condizioni marine nel Mediterraneo.

La campagna segue un programma che coinvolge diverse zone del mare Adriatico e Ionio, con l’intento di approfondire la conoscenza dei sedimenti marini, dei processi geofisici del fondale e della fauna marina tramite tecnologie avanzate. L’OGS coordina le attività e si occupa dell’interpretazione dei risultati, con l’intenzione di condividere i dati con la comunità scientifica nazionale e internazionale.

Rilievi nel Golfo Di Trieste: mappatura e campionamenti per il progetto SABMAR

Tra Monfalcone e Lignano, la Laura Bassi condurrà un’indagine geologica che prevede la raccolta di campioni di sedimenti e rilievi geofisici. Queste attività fanno parte del progetto SABMAR, finanziato dal Servizio geologico della Regione Friuli Venezia Giulia e coordinato per OGS da Martina Busetti. Il progetto si concentra sulla mappatura dettagliata dei corpi sedimentari e sulla caratterizzazione dell’ambiente marino e costiero.

Questa fase è importante per comprendere la distribuzione e le caratteristiche dei sedimenti, elementi che influenzano la stabilità delle coste e le dinamiche marine locali. I rilievi geofisici, con strumenti come ecoscandagli e sonar, forniscono immagini precise del fondale, utili per valutazioni ambientali e interventi di gestione costiera. L’approccio integra dati fisici e chimici per costruire un modello più completo dell’area, con ricadute su sicurezza e tutela ambientale.

Le Isole Eolie: impiego dell’autonomo Hugin per rilevamenti a grandi profondità

La missione proseguirà nelle acque intorno alle Isole Eolie, in particolare a Panarea e Basiluzzo, dove sarà utilizzato l’AUV Hugin, un veicolo sottomarino autonomo in grado di operare fino a 3000 metri di profondità. Questo strumento raccoglierà dati geofisici, geochimici e morfologici per studiare il fondale con un dettaglio non raggiungibile con metodi tradizionali.

Daniela Accettella, responsabile della missione, ha spiegato che “Hugin preleverà campioni di sedimenti e acquisirà dati acustici, producendo mappe dettagliate delle caratteristiche del terreno sommerso e dei processi chimici in corso.” Queste informazioni sono fondamentali per comprendere i fenomeni naturali nelle acque delle Eolie, un’area caratterizzata da attività vulcaniche e recente formazione geologica.

L’uso di veicoli autonomi supera limiti di profondità, durata e sicurezza legati alle immersioni con equipaggio umano. La missione fornirà dati utili per la ricerca ambientale e per definire strategie di tutela delle acque e dei fondali.

Monitoraggi acustici e attività in Adriatico e Ionio in preparazione alla campagna antartica

Durante la navigazione tra Adriatico e Ionio, la Laura Bassi utilizzerà idrofoni per registrare i suoni emessi dai mammiferi marini. Questo monitoraggio acustico è una fase preliminare in vista della prossima campagna scientifica antartica, prevista dal 4 ottobre. La raccolta di dati acustici in acque mediterranee offre un confronto utile per lo studio degli habitat e dei movimenti delle specie marine in ambienti diversi.

Dopo una sosta a Milazzo per un cambio parziale del personale scientifico e la revisione delle attrezzature, la spedizione proseguirà con l’analisi dell’Adriatico meridionale. Qui saranno impiegati strumenti come l’Ocean Glider, un veicolo subacqueo autonomo, e robot del programma internazionale Argo, dedicato all’osservazione climatica e oceanografica.

Questi dispositivi raccolgono dati su temperatura, salinità, correnti ed emissioni di gas, fornendo informazioni essenziali per studiare i cambiamenti climatici e l’evoluzione degli ecosistemi marini. L’uso combinato di tecnologie avanzate e analisi interdisciplinari conferma il ruolo della Laura Bassi come punto di riferimento per la ricerca marittima nel Mediterraneo.

Al termine della campagna, la nave tornerà a Trieste il 15 settembre, pronta per preparare la missione antartica, sempre sotto la guida dell’OGS. Un ciclo di studi che conferma l’importanza di questa struttura nella ricerca oceanografica italiana e internazionale.

Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2025 da Serena Fontana