La commemorazione di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta si è svolta a Palermo in via D’Amelio, luogo simbolo della lotta alla criminalità organizzata. La manifestazione, che ha visto la partecipazione della segreteria nazionale del Pd, ha posto l’attenzione non solo sul ricordo di quel tragico evento del 1992, ma anche sulla necessità di mantenere alta la guardia contro le infiltrazioni mafiose ancora presenti in molte regioni italiane, in particolare in Calabria.
L’impegno politico e sociale nel ricordo della strage di via d’Amelio
Durante la cerimonia, Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, ha sottolineato l’importanza di trasformare la memoria in un impegno concreto e quotidiano contro la mafia. Ha ricordato come il contrasto alla criminalità non si limiti alla commemorazione degli eventi passati, ma diventi un’azione costante contro tutte le manifestazioni mafiose che continuano a danneggiare il tessuto economico e sociale italiano. Schlein ha citato episodi recenti, come gli attentati incendiari e le difficoltà delle cooperative colpite in Calabria, a testimonianza della presenza attiva delle organizzazioni criminali in contesti chiave.
Il Pd calabrese, spiega la segretaria, si è impegnato direttamente incontrando le cooperative colpite da attacchi mafiosi. Questo tipo di azione dimostra quanto ancora la mafia tenti di infiltrarsi nell’economia locale con metodi intimidatori, ma allo stesso tempo mette in luce la necessità di un contrasto preciso e costante, che coinvolga soggetti pubblici e privati per arginare queste dinamiche. La politica deve quindi svolgere un ruolo di osservatore vigile e attore attivo nel bloccare questi tentativi di infiltrazione.
La mafia tra economia e politica: una sfida aperta e presente
La mafia oggi non si manifesta soltanto con azioni violente, ma punta a consolidare il proprio potere attraverso il controllo di risorse economiche e politiche. Come detto da Schlein, non bisogna sottovalutare il periodo in cui questa organizzazione non ricorra più a violenze evidenti, perché quei momenti potrebbero coincidere con nuove strategie di espansione. Gli investimenti finanziari sono un segnale da interpretare con attenzione. È proprio in queste fasi che occorre rafforzare i meccanismi di controllo e gli strumenti di legalità per evitare che la criminalità si radichi ulteriormente.
Le amministrazioni devono collaborare con le forze dell’ordine e con la magistratura per rendere più efficace il contrasto, garantendo così un monitoraggio stringente delle attività sospette. Solo un coordinamento tra istituzioni e organi di giustizia può evitare che la mafia prenda il sopravvento in zone dove si annidano disuguaglianze e ingiustizie sociali. Questi elementi, infatti, spesso costituiscono terreno fertile per la crescita di organizzazioni criminali che cercano consenso attraverso supporti economici a categorie vulnerabili.
Prevenzione culturale: il ruolo della scuola e della società civile
Un punto chiave evidenziato nel discorso di Schlein riguarda l’importanza della prevenzione a partire dalla cultura e dall’educazione scolastica. Fermare l’espansione mafiosa non significa solamente intervenire dopo che i danni sono stati fatti, ma iniziare un percorso educativo che aiuti le nuove generazioni a comprendere le dinamiche della criminalità organizzata, a riconoscerla e a contrastarla fin dagli albori.
Nelle scuole devono essere promossi progetti dedicati alla legalità e alla memoria storica, con l’obiettivo di rendere consapevoli gli studenti sui rischi di affezione verso le mafie e di favorire la costruzione di una coscienza civica capace di rifiutare ogni forma di illegalità. La società civile ha un ruolo attivo in questo percorso educativo, contribuendo a diffondere valori di giustizia e responsabilità sociale. Solo così sarà possibile impedire alla mafia di arrivare prima dello Stato in contesti dove la povertà e la marginalità rischiano di lasciare spazio all’illegalità.
La manifestazione a Palermo è stata un momento per ricordare un passato drammatico, ma soprattutto un richiamo a lavorare tutti i giorni per evitare che quei fatti tornino a ripetersi. L’impegno istituzionale e sociale resta al centro delle strategie di contrasto alla criminalità organizzata, una sfida che coinvolge l’intero paese.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Andrea Ricci