L’incendio sviluppatosi in seguito alla caduta di un tir da un cavalcavia nei pressi dello svincolo di Enna ha ripreso intensità nella mattinata, alimentato dal vento. Le fiamme si sono avvicinate a diverse aziende agricole e di allevamento situate sotto la strada, creando allarme nella zona. Le operazioni di spegnimento coinvolgono squadre aeree e a terra, mentre le autorità indagano sull’incidente che ha causato anche una vittima.
La dinamica dell’incidente e primo intervento dei soccorsi
Nel pomeriggio di ieri un tir è precipitato da un cavalcavia vicino allo svincolo autostradale di Enna, lungo la A19. L’urto ha provocato l’immediata fuoriuscita di materiali infiammabili dal mezzo, dando origine a un incendio. Le fiamme si sono propagate rapidamente, tanto da costringere alla chiusura dell’autostrada per quasi dodici ore, fino all’una di notte. Durante questo intervallo sono stati predisposti i soccorsi per contenere il rogo e mettere in sicurezza la zona.
Il guidatore del tir, un uomo originario di Marsala, ha perso la vita nell’incidente. La sua identità è stata confermata dalle autorità competenti. Le condizioni del veicolo e le cause esatte del rovesciamento sono al centro degli approfondimenti avviati dalla procura locale. La scena è stata sottoposta a sequestro per consentire le verifiche necessarie.
Evoluzione delle operazioni di spegnimento e pericolo per aziende vicine
Con l’arrivo del vento durante la mattina successiva, l’incendio, che sembrava essersi ridotto durante la notte, ha ripreso vigore. Questo ha portato le fiamme a lambire alcune attività agricole e di allevamento situate proprio sotto lo svincolo interessato dal crollo del tir. Le coltivazioni e gli allevamenti nella zona sono diventati a rischio a causa dell’espansione del fuoco.
Per contrastare il propagarsi delle fiamme, un Canadair ha sorvolato la zona per effettuare lanci d’acqua nelle aree più critiche. Sul fronte terrestre, i volontari della protezione civile di Enna, coordinati dai vigili del fuoco e supportati dal personale della Forestale, hanno operato per contenere l’incendio. Questi interventi mirati hanno permesso di limitare la diffusione, evitando danni maggiori alle attività circostanti.
Riapertura delle strade e gestione delle vie di comunicazione
Dopo il controllo parziale dell’incendio, nella mattinata sono state riaperte due strade bloccate il giorno precedente. La strada provinciale 192, che collega Enna bassa al Dittaino, è tornata percorribile una volta che le fiamme non ne minacciavano più la sicurezza. Anche la strada 117 bis, che collega Enna bassa allo svincolo autostradale, è stata riaperta, ristabilendo collegamenti fondamentali per la viabilità locale.
La gestione delle strade ha richiesto un continuo monitoraggio, dato che la presenza delle fiamme nelle vicinanze rendeva complicata la circolazione veicolare. Gli interventi delle forze dell’ordine hanno regolato il traffico e garantito le condizioni per il lavoro di squadra di soccorso sul posto.
Indagine della procura e rilievo degli accadimenti sull’incidente
La procura di Enna ha avviato un’indagine sull’incidente che ha coinvolto il tir. L’apertura del fascicolo serve a chiarire le cause dell’incidente e della successiva propagazione dell’incendio. Le attività investigative prevedono l’acquisizione di testimonianze, la raccolta di prove tecniche e la verifica delle condizioni del mezzo coinvolto.
Il fascicolo affronta anche gli aspetti legati alla sicurezza del cavalcavia e alla tempistica degli interventi di soccorso. Il coordinamento tra enti locali e forze dell’ordine è stato cruciale nella gestione dell’emergenza successiva al rovesciamento del tir. Quanto accaduto ha provocato conseguenze pesanti sia in termini di vite umane che per gli effetti sull’ambiente circostante.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Matteo Bernardi