Il prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, termina un periodo intenso di lavoro durato appena dieci mesi. Durante questo lasso di tempo, si è trovato di fronte a problemi delicati legati al petrolchimico, all’ambiente, alla sicurezza cittadina e al turismo locale. Dopo la nomina e l’esperienza nel capoluogo aretuseo, è stato trasferito a Macerata dove prenderà servizio a breve. A Siracusa, il suo posto sarà preso dalla prefetta Chiara Armenia, proveniente dalla Prefettura di Caltanissetta.
Il petrolchimico di Priolo e le criticità ambientali monitorate in prefettura
Uno dei temi prioritari affrontati da Signer riguarda il complesso petrolchimico di Priolo, zona simbolo di una situazione delicata per l’area industriale di Siracusa. La questione ambientale ha avuto maggiore rilievo a seguito dell’incendio verificatosi il 5 luglio all’impianto di smaltimento rifiuti Ecomac. Quel rogo ha evidenziato problemi di prevenzione e controllo, soprattutto perché gli stessi cittadini in transito sono stati i primi a segnalare l’allarme.
Signer ha spiegato che un evento simile pone l’accento sulla necessità di un monitoraggio continuo e rigoroso delle aree sensibili, suggerendo come strumento la videosorveglianza collegata a una centrale operativa. Questa misura permetterebbe un intervento tempestivo e più organizzato in caso di emergenze ambientali o incendi.
La cura del territorio ha rappresentato un punto fermo, soprattutto per quanto riguarda la tutela del centro storico di Siracusa. Il prefetto ha collaborato con le associazioni di categoria su temi riguardanti il rispetto delle norme urbane e ambientali.
Sicurezza pubblica e innovazione tecnologica per contrastare il crimine
Sul piano della sicurezza, Signer ha annunciato l’avvio di un progetto importante destinato a individuare veicoli sospetti o rubati tramite la lettura automatica delle targhe. L’iniziativa prevede l’utilizzo di dispositivi in grado di scansionare in tempo reale le automobili in transito sul territorio. Il Comune di Siracusa ha stanziato 20 mila euro per sostenere il programma, segno di un impegno concreto nella prevenzione criminale.
Questo sistema di lettura targhe è pensato per incrementare il livello di controllo nelle strade, riducendo il rischio di reati legati a mezzi non autorizzati o utilizzati per attività illegali. Si tratta di un passo verso l’adozione di tecnologie che migliorano la sicurezza urbana senza ricorrere esclusivamente alla presenza fisica delle forze dell’ordine.
Il piano affianca altre iniziative per la prevenzione, comprese azioni rivolte a contrastare pratiche abusive nel settore turistico e commerciale.
Turismo e regole: tra trasporto marittimo abusivo e tutela del centro storico
Siracusa ha anche vissuto sotto l’occhio attento del prefetto il problema delle barche turistiche e dei cosiddetti “api calesse” ad Ortigia. Questi ultimi, tradizionalmente impiegati per spostamenti all’interno del centro storico, insieme ai servizi di trasporto via mare che offrono giri lungo la costa, si trovano spesso in situazioni di abusivismo.
Signer ha portato avanti colloqui con le associazioni di categoria del territorio per sostenere il rispetto delle regole e regolamentare meglio tali attività. L’attenzione è volta a garantire un’offerta turistica legalmente autorizzata, tutelando lavoratori e visitatori, e salvaguardando l’immagine della città storica.
Questa azione si lega alla volontà di preservare l’ordine pubblico, insieme alla manutenzione e la cura del centro storico, senza trascurare la vivibilità della zona e le esigenze di residenti e turisti.
Il cambio di guida in prefettura e i prossimi passi a Siracusa
L’addio di Giovanni Signer a Siracusa segna la fine di un intenso periodo di intensa attività sul fronte ambientale, della sicurezza e del turismo. Il suo trasferimento a Macerata avverrà lunedì prossimo, giorno in cui arriverà anche la nuova prefetta Chiara Armenia dalla Prefettura di Caltanissetta.
La consegna di competenze e progetti rappresenta un passaggio cruciale per garantire continuità nelle iniziative avviate, soprattutto quelle legate al controllo ambientale e alla prevenzione del crimine. Armenia erediterà un quadro complesso, che richiede attenzione costante e interventi efficaci per il territorio siracusano.
Il lavoro svolto finora, dai piani di videosorveglianza fino al controllo dei mezzi in circolazione, dovrà prima o poi trovare piena attuazione per migliorare la qualità della vita in città e nelle zone limitrofe. La storia degli ultimi mesi si chiude con l’obiettivo di mantenere alta la guardia.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi