Un episodio di grande tensione si è verificato in un quartiere di Catania dove una donna, barricata in casa con il figlio piccolo, ha minacciato di togliersi la vita. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato una tragedia e permesso di mettere in sicurezza il bambino.
Incursione della polizia nel quartiere Picanello per salvare madre e figlio
Gli agenti delle Volanti della questura di Catania sono entrati in azione nel pomeriggio in un appartamento del rione Picanello, zona popolare della città. La donna, in stato di grande agitazione, aveva scelto di chiudersi dentro l’abitazione insieme a suo figlio di soli tre anni. La situazione si è aggravata perché la persona aveva minacciato il suicidio, creando allarme tra i vicini e le forze dell’ordine intervenute.
La polizia ha deciso di entrare nell’appartamento dal balcone al quarto piano e per farlo ha chiesto supporto ai vigili del fuoco. L’autoscala ha permesso agli agenti di oltrepassare la linea di difesa della donna. Nel frattempo, alcuni poliziotti hanno intrattenuto la signora parlandole dalle scale interne. Questa distrazione è servita a tenerla lontana dal balcone, punto da cui aveva più volte minacciato di lanciarsi e dal quale aveva gettato elementi di mobilio e acqua pericolosamente in strada.
L’intervento si è rivelato delicato. La donna era infatti molto agitata, e ogni gesto poteva causare un danno. La polizia ha agito con cautela, evitando uno scontro diretto nelle ore più critiche.
Modalità e risultati dell’intervento: il salvataggio del bambino e l’assistenza alla madre
Nel momento dell’irruzione, la polizia è riuscita a bloccare la donna senza incidenti fisici e a mettere in salvo il bambino. Il piccolo è stato affidato ai nonni, presenti sul posto, per garantirgli assistenza immediata e protezione dopo la tensione vissuta.
La madre è stata consegnata al personale del 118, che ha fornito le cure necessarie per il suo stato psicofisico. All’intervento ha partecipato anche la polizia locale, chiamata a gestire la situazione esterna e il coordinamento con i servizi sanitari.
L’episodio ha avuto rilevanza perché ha coinvolto la fragilità di una famiglia in un contesto urbano complesso e ha mostrato la capacità delle forze dell’ordine di gestire situazioni di crisi legate alla salute mentale con attenzione e prontezza.
Le autorità mantengono riserbo sulle condizioni successive della donna per motivi di privacy. Le indagini e gli accertamenti proseguiranno con l’obiettivo di offrire supporto adeguato e chiarire i fattori che hanno portato a questo momento di rottura.
Questo intervento conferma la necessità di un lavoro sinergico tra polizia, vigili del fuoco e servizi sanitari nel fronteggiare emergenze di natura familiare e psicologica in città.
Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi