Il presidio ospedaliero “Abele Ajello” di mazara del vallo ha concluso un corso dedicato alla lingua araba, rivolto a professionisti sanitari che lavorano in ambienti con forte presenza di comunità maghrebine. L’iniziativa nasce dall’esigenza di superare le difficoltà comunicative tra operatori e pazienti, garantendo un servizio più efficace e inclusivo. Il progetto, promosso dall’Azienda sanitaria provinciale Trapani, si inserisce nel quadro delle azioni volte a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria in territori culturalmente diversificati.
Il contesto multiculturale dell’ospedale abele ajello a mazara del vallo
Mazara del Vallo è una città caratterizzata da una composizione demografica variegata che include una numerosa comunità maghrebina. Questa realtà impone agli operatori sanitari la necessità di affrontare quotidianamente sfide legate alla comunicazione interculturale. Nel settore sanitario, la capacità di interagire efficacemente con pazienti provenienti da diverse culture diventa fondamentale soprattutto nelle situazioni d’emergenza dove il tempo è limitato e ogni informazione può risultare decisiva.
Il direttore sanitario dell’ospedale Abele Ajello, Giuseppe Morana, ha selezionato gli operatori destinati al corso tenendo conto della loro attività sul campo e della frequente interazione con pazienti arabi. L’obiettivo principale era quello di dotarli degli strumenti linguistici necessari per migliorare non solo l’aspetto verbale ma anche quello culturale della comunicazione medica.
L’esperienza rappresenta un passo concreto verso una sanità più attenta alle esigenze dei cittadini stranieri presenti nel territorio provinciale. La formazione si propone infatti come mezzo per abbattere pregiudizi e diffidenze reciproche che possono nascere dalla mancanza d’intesa linguistica o culturale durante momenti delicati come le emergenze mediche.
Contenuti e metodologia didattica adottata nel corso
Il percorso formativo si è basato sul metodo Assimil, noto per facilitare l’apprendimento rapido delle lingue attraverso esercizi pratici ed esposizione progressiva ai concetti grammaticali fondamentali. Mariada Pansera, docente incaricata dall’Unità operativa Formazione dell’ASP Trapani, ha strutturato le lezioni concentrandosi su aspetti essenziali della lingua araba utili nella pratica clinica quotidiana.
Le lezioni hanno incluso lo studio delle basi grammaticali necessarie per costruire frasi semplici ma funzionali nelle conversazioni mediche urgenti. Accanto alla grammatica sono stati approfonditi elementi legati ai costumi locali dei paesi arabi maggiormente rappresentati nella comunità locale; ciò serve a fornire agli operatori conoscenze culturali utilissime ad evitare fraintendimenti o comportamenti non appropriati durante i rapporti con i pazienti.
Particolare attenzione è stata riservata all’acquisizione del lessico medico elementare in arabo: termini relativi ai sintomi più comuni, indicazioni sulle procedure d’urgenza e istruzioni basilari da trasmettere rapidamente al malato o ai suoi familiari sono stati parte integrante delle sessione didattiche. Questo aspetto permette agli infermieri e medici coinvolti di gestire meglio situazioni critiche senza dover ricorrere esclusivamente all’interprete o ad altri supporti esterni spesso non immediatamente disponibili.
Inoltre sono state insegnate tecniche specifiche per mantenere chiaro il flusso comunicativo durante emergenze sanitarie, come raccogliere anamnesis precise, dare istruzioni salvavita concise ed evitare ambiguità linguistiche che potrebbero compromettere intervento tempestivo.
Reazioni istituzionali sull’importanza dell’iniziativa formativa
Sabrina Pulvirenti, commissario straordinario dell’ASP Trapani, ha sottolineato il valore pratico del progetto definendolo “un ponte tra culture” capace realmente favorire l’integrazione nei fatti. Pulvirenti ha evidenziato come questa iniziativa renda il paziente parte attiva della comunità ospedaliera anziché percepirlo come estraneo cui guardarsi dal diffidare.
Questa dichiarazione riflette la volontà degli enti coinvolti nel rafforzamento dei servizi pubblica salute sul territorio trapanese mediante intervento mirati alle esigenze socialmente complesse generate dalla convivenza multietnica. Il riconoscimento ufficiale attribuito al corso conferma quanto sia strategico prepararsi adeguatamente quando la popolazione assistita comprende gruppi linguistici differenti.
Gli esiti positivi emersi dal percorso consentono ora all’Asp Trapani valutazioni su eventuale replicabilità in altri centri dove analoghe difficoltà possono influenzarne negativamente qualità ed efficacia delle cure offerte. In prospettiva ciò potrebbe tradursìre in modelli formativi standardizzati destinati agli addetti sanitari chiamati ad operare nelle aree italiane caratterizzate da forte presenza immigratoria proveniente dai paesi arabi.
Formazione e impatto sul contesto regionale
La formazione appena conclusa dimostra quanto sia rilevante offrire strumenti concreti per facilitarel’intervento medico oltre barriere linguistiche consolidate dalla realtà demografica contemporanea italiana soprattutto nell’ambito regionale siciliano dove Mazara del Vallo rappresenta uno snodo cruciale nella gestione sanitaria multiculturale locale.