Nella mattinata del 5 agosto 2025, a Villagrazia di Carini si è tenuta la cerimonia in ricordo dell’agente di polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, assassinati dalla mafia nel 1989. L’evento ha riaffermato la volontà di onorare le vittime e rigenerare un luogo segnato dalla tragedia.
La cerimonia commemorativa in lungomare Cristoforo Colombo a Villagrazia Di Carini
Questa mattina sul lungomare Cristoforo Colombo a Villagrazia di Carini si è svolta una commemorazione intensa e partecipata. Tra i presenti c’erano il questore di Palermo Maurizio Calvino, il prefetto Massimo Mariani e i familiari delle vittime. Tutti hanno preso parte al momento simbolico della deposizione di una corona di alloro sulla stele che ricorda l’agente di polizia e sua moglie. Nel luogo dove 36 anni fa si consumò quell’omicidio di mafia, oggi si è voluto riaffermare il valore della memoria.
Poi la commemorazione è proseguita nella cappella di San Michele Arcangelo dentro la caserma Lungaro. Qui don Luigi Ciotti, noto sacerdote impegnato nella lotta contro le mafie, insieme al cappellano della polizia di Stato don Massimiliano Purpura, ha celebrato una santa messa in suffragio. La preghiera ha portato un momento di raccoglimento e conforto, sottolineando la determinazione della comunità a tenere viva la memoria delle vittime.
Il progetto di riqualificazione del lungomare: dal degrado a un giardino della memoria
Durante la cerimonia il sindaco di Carini, Giovì Monteleone, ha annunciato un’importante iniziativa di riqualificazione del lungomare Cristoforo Colombo. Quel tratto, per troppo tempo rimasto abbandonato e degradato, sarà restituito alla sua bellezza originaria tramite un intervento di restauro e valorizzazione. Il fine è non solo migliorare il territorio ma anche creare uno spazio simbolico dedicato alla memoria.
Il progetto prevede l’istituzione di un giardino della memoria accanto alla stele che ricorda Nino Agostino e Ida Castelluccio. Questo spazio verde offrirà ai cittadini un luogo di riflessione e ricordo. L’idea è di dare concretezza all’antimafia, partendo proprio dall’attenzione ai luoghi che hanno visto il sacrificio di chi ha pagato con la vita la propria lotta alla criminalità organizzata. Il sindaco ha sottolineato come questo intervento sia il miglior modo per tenere vivo il ricordo, trasformando il dolore in un’opportunità di rigenerazione comune.
I dettagli dell’omicidio e il contesto familiare delle vittime
Nino Agostino e sua moglie Ida furono uccisi il 5 agosto 1989 da sicari della mafia, arrivati in moto sulla costa di Villagrazia di Carini. La dinamica dell’agguato ha confermato la ferocia del gesto. L’agente di polizia venne colpito per primo e morì quasi all’istante, proteggendo la moglie. Lei, invece, fu raggiunta da altri spari e trasportata in ospedale dove poi spirò.
La crudeltà dell’omicidio colpì anche la dimensione umana della coppia. Poco prima dell’agguato, infatti, i coniugi avevano festeggiato un momento di gioia familiare annunciando ai parenti di aspettare un bambino. Quel progetto di vita nuova fu bruscamente interrotto da un’esecuzione spietata.
La vicenda di Nino e Ida resta uno dei casi più emblematici delle stragi di mafia che hanno segnato quegli anni, ricordando il prezzo pagato da chi ha sfidato la violenza criminale rimanendo fedele ai propri valori. L’evento odierno è servito a tenere viva quella memoria e a confermare un impegno collettivo che non si cancella con il passare del tempo.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Rosanna Ricci