Domenica scorsa il movimento Shalom ha scelto Roma per una giornata di pellegrinaggio in vista del Giubileo 2025. Un’occasione che ha messo insieme preghiera, impegno per la pace e dialogo tra diverse comunità religiose. Le iniziative si sono concentrate intorno a tre luoghi simbolo della città e della fede: la Basilica di San Pietro, la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Collegio Sant’Urbano. In un mondo segnato da conflitti e tensioni, questo Giubileo ha voluto mettere la pace e la solidarietà al centro della riflessione spirituale.
Il pellegrinaggio in San Pietro e la messa con il cardinale Stella
La giornata è partita con l’ingresso in processione nella Basilica di San Pietro, dove i pellegrini hanno portato la croce del Giubileo. Un gesto che ha accolto lo spirito di riconciliazione che caratterizza quest’anno speciale. La messa, celebrata all’altare della Cattedra, è stata presieduta dal cardinale Beniamino Stella, che ha voluto riconoscere l’impegno del movimento Shalom nel promuovere valori cristiani come pace e solidarietà.
L’atmosfera durante la celebrazione è stata intensa e raccolta. I membri di Shalom e i fedeli presenti hanno unito le loro voci in preghiera, ribadendo il senso profondo del Giubileo e la chiamata a vivere con accoglienza e fraternità, temi fondamentali per il movimento.
Angelus in piazza San Pietro con Papa Leone e la musica della Filarmonica Angiolo Del Bravo
Subito dopo la messa, piazza San Pietro ha ospitato l’Angelus guidato da Papa Leone XIV. Nel suo saluto, il pontefice ha menzionato il Movimento Shalom, riconoscendo il suo contributo alla pace e al dialogo religioso in Italia e oltre. L’atmosfera si è animata con la musica della Filarmonica Angiolo del Bravo, che ha accompagnato tutta la giornata con brani scelti per sottolineare l’importanza dell’incontro.
In piazza, il gruppo Shalom, guidato da monsignor Andrea Cristiani, ha mostrato un grande striscione con la scritta “fermiamo l’orrore, no alla guerra e alle armi”. Un chiaro appello contro i conflitti in corso, in linea con il tema del Giubileo 2025, che punta tutto sulla pace e il dialogo, in un momento segnato da guerre come quelle in Ucraina e in Palestina. Questo messaggio, portato in mezzo alla gente, dimostra la volontà del movimento di incidere anche nel dibattito pubblico, oltre che nel percorso spirituale.
Pranzo comune e omaggio a Papa Francesco a Santa Maria Maggiore
Dopo la mattinata di preghiera, i pellegrini si sono ritrovati per il pranzo al Collegio Sant’Urbano. Un momento che ha favorito lo scambio e il rafforzamento dei legami tra i partecipanti, creando un’atmosfera di condivisione e amicizia che va oltre fedi e culture diverse.
Nel pomeriggio la comitiva si è spostata alla Basilica di Santa Maria Maggiore per un omaggio a Papa Francesco, con una preghiera sulla sua tomba. Un gesto che ha richiamato il pontefice come simbolo di pace e dialogo, valori che il movimento Shalom sostiene da sempre. La scelta di questo luogo ha sottolineato il legame tra le iniziative della giornata e il cammino della Chiesa verso un’evangelizzazione attenta all’accoglienza e alla solidarietà, temi incarnati dal Giubileo e dai suoi pellegrini.
Patto Islamo-Cristiano “Fratelli tutti” e socio onorario Madre Maurizia Bianucci
Uno dei momenti più importanti è stata la firma del patto di amicizia islamo-cristiano “Fratelli tutti”, avvenuta proprio davanti a Santa Maria Maggiore. L’accordo è stato firmato dal Movimento Shalom, dall’imam di Pontedera, dal suo collaboratore e da alcuni giovani musulmani ospitati nei centri di accoglienza gestiti dal movimento. Un segnale concreto per promuovere il dialogo tra fedi diverse e per riconoscere come solidarietà e pace possano camminare insieme.
L’iniziativa mette in luce le difficoltà e le tensioni che attraversano la società italiana e internazionale, ma anche le possibilità di collaborazione e convivenza. La firma è un gesto simbolico e pratico che vuole aprire un confronto diretto tra culture religiose, basato su rispetto e cooperazione.
Nello stesso contesto, Shalom ha conferito a Madre Maurizia Bianucci, delle suore riparatrici del Santo Volto, la nomina a socio onorario. La collaborazione con questa congregazione porterà alla realizzazione di un panificio sociale a Butembo, in Congo. Il progetto, inserito nell’anno giubilare, punta a offrire lavoro e sostegno concreto alle comunità locali più fragili, unendo fede e impegno sociale.
Monsignor Cristiani: “Un cammino di pace che continua”
Monsignor Andrea Cristiani, guida del Movimento Shalom, ha commentato la giornata sottolineando il valore di questo momento come testimonianza del cammino di pace intrapreso da tante realtà. Sono passati cinquanta anni dall’inizio del movimento e questo pellegrinaggio è stato un modo per ritrovarsi insieme, con speranza e impegno pubblico.
Cristiani ha messo in evidenza la crescita del gruppo, sia nei numeri che nella varietà di chi vi partecipa. Un segnale chiaro di un impegno che si allarga sempre di più, basato sui valori di pace, solidarietà e dialogo. Valori che si traducono in azioni concrete e nei momenti di confronto vissuti a Roma in questo Giubileo.
Il messaggio che lascia è la volontà di andare avanti con determinazione, in un lavoro che unisce fede e impegno sociale, per rispondere alle sfide di oggi, in Italia e nel mondo. Roma resta il punto di partenza e di riferimento per un movimento che vuole lasciare un segno, partendo proprio dalla condivisione e dalla spiritualità.
Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2025 da Elisa Romano