Un intervento delle forze dell’ordine ha interrotto una situazione di illegalità che durava da mesi in un condominio di via Eudo Giulioli, a Roma. Decine di persone senza titolo avevano occupato abusivamente l’edificio, generando tensioni e disagio tra i residenti storici. L’azione congiunta di polizia, carabinieri e agenti della municipale ha riportato ordine in un quartiere segnato da degrado e paura.
La situazione a via eudo giulioli prima dello sgombero
Il palazzo al civico 10 era diventato il rifugio per molte famiglie senza permesso legale, molte delle quali provenienti dall’ex Hotel Cinecittà, struttura sgomberata lo scorso settembre. A differenza del precedente caso alberghiero, questa volta si trattava di un normale condominio residenziale che aveva subito una trasformazione radicale: muri scrostati, balconi occupati da oggetti abbandonati e androni usati come depositi improvvisati.
La convivenza forzata tra gli occupanti abusivi – composti principalmente da sudamericani, rom ed europei dell’Est – aveva provocato numerosi episodi di disturbo pubblico. I residenti originari vivevano isolati nelle loro case come se fossero fortificazioni; molti raccontano notti trascorse ascoltando urla o musica ad alto volume fino a tarda ora. La presenza costante di risse all’esterno alimentava il senso d’insicurezza.
Testimonianza di una residente
Giovanna, pensionata che abita nel palazzo accanto al civico 10, descrive così la situazione: “Per mesi abbiamo chiesto aiuto ma nessuno è intervenuto davvero. Era diventato impossibile vivere tranquilli.” Le testimonianze parlano anche dei continui traslochi improvvisati durante il giorno con materassi ammassati nei corridoi o bombole del gas lasciate incustodite.
Le reazioni dei residenti storici davanti all’emergenza abitativa
Chi paga regolarmente affitti o mutui ha visto peggiorare drasticamente le condizioni della zona dove viveva da anni. Marco è un giovane padre che spiega quanto sia stato difficile sopportare quella realtà: “Ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni mentre qui cresceva solo paura.”
Gli abitanti più anziani hanno vissuto momenti difficili perché spesso non potevano uscire liberamente per timore degli schiamazzi notturni o degli scontri tra gruppetti presenti nella zona comune del palazzo. Molti si sono affidati ai telefoni cellulari per documentare ciò che accadeva fuori dalle loro porte: video ripresi clandestinamente servivano come prova delle continue violazioni.
Il fenomeno era sotto gli occhi tutti ormai da tempo; ogni giorno arrivavano nuovi arrivi con valigie o mobili portandosi dietro ulteriormente caos ed instabilità sociale nel quartiere già provato dalla crisi economica locale.
Intervento delle forze dell’ordine per ristabilire ordine pubblico
L’intervento coordinato della polizia insieme ai carabinieri ed agenti della municipale ha avuto luogo nella mattinata odierna proprio per mettere fine alla lunga fase d’illegalità diffusa nell’edificio del civico 10 in via Eudo Giulioli.
Le sirene hanno rotto il silenzio mattutino richiamando immediatamente l’attenzione dei cittadini ancora increduli davanti alle operazioni svolte sul posto dai reparti specializzati impegnati nello sgombero controllato degli occupanti abusivi presenti nell’immobile ormai degradato sotto ogni punto vista.
Questo blitz rappresenta un segnale forte dello Stato rivolto a chi pensa possa esistere uno spazio libero dall’applicazione delle norme nelle aree urbane centrali della capitale italiana; tuttavia i residenti chiedono ora azioni concrete oltre allo sgombero stesso affinché situazioni simili non si ripetano più frequentemente sulle loro strade quotidiane.
Aspettative e richieste dopo lo sgombero
I cittadini coinvolti attendono risposte più strutturate dagli enti locali riguardo alla sicurezza urbana dopo questo episodio clamoroso ma non isolato nella storia recente romana legata alle occupazioni abusive negli immobili privati oppure pubbliche proprietà dismesse.
Molti sostengono che liberare uno stabile non basta se poi manca una sorveglianza costante capace prevenire nuovi ingressi illegali oppure attività criminalizzate legate al degrado ambientale circostante.
In particolare sottolineano la necessità urgente di maggior controllo sul territorio attraverso pattugliamenti frequenti, programmi socialmente mirati alla riqualificazione urbana, oltre a interventi legislativi capaci di affrontare concretamente questi fenomeni difficili dal punto di vista sociale ed economico.
A Cinecittà la convivenza tra diverse comunità etniche resta complicata quando mancano regole chiare rispettate da tutti; questo blitz dimostra però quanto sia possibile intervenire tempestivamente quando viene mobilitata tutta la macchina pubblica preposta all’ordine pubblico cittadino.