Home Sgomberata una baraccopoli abusiva a rozzano con 13 baracche vicino alla tangenziale ovest

Sgomberata una baraccopoli abusiva a rozzano con 13 baracche vicino alla tangenziale ovest

La polizia locale di Rozzano ha sgomberato un insediamento abusivo a Ponte Sesto, composto da 13 baracche e abitato da circa 20 persone, collegate ad attività illecite nella zona.

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A Rozzano la polizia locale ha sgomberato un insediamento abusivo di 13 baracche occupato da una ventina di nomadi legati ad attività illecite, procedendo alla bonifica dell’area lungo la tangenziale ovest, zona Ponte Sesto. - Unita.tv

A rozzano, comune nell’hinterland milanese, la polizia locale ha rimosso un insediamento abusivo formato da 13 baracche, abitato da una ventina di persone. La struttura sorgeva ai margini della tangenziale ovest, in zona ponte sesto, ed era da tempo al centro di segnalazioni per attività illecite nella zona. L’intervento ha portato allo sgombero e al successivo smantellamento dell’area.

Il ritrovamento dell’insediamento abusivo a ponte sesto

L’intervento della polizia locale ha riguardato un campo costruito in posizione nascosta tra rovi e sterpaglie, a ridosso della tangenziale ovest. Qui si trovavano tredici baracche realizzate con materiali di fortuna, distribuite su un’area piuttosto ampia. Dentro queste strutture, gli agenti hanno trovato materassi, cucine casalinghe improvvisate e stufe fatte in modo rudimentale per riscaldare gli spazi durante la notte. Questi elementi indicano una certa organizzazione interna al campo, che funzionava come una piccola comunità autosufficiente, ma completamente fuori dalle regole della convivenza civile e dalla normativa igienico-sanitaria.

Fin dall’inizio gli abitanti della baraccopoli hanno attirato l’attenzione per le condizioni precarie e l’illegalità evidente, a partire dalle abitazioni costruite senza alcun controllo o autorizzazione su un terreno abbandonato.

La comunità di nomadi e i legami con attività illecite

La baraccopoli ospitava una comunità di circa venti persone, prevalentemente nomadi. Diverse verifiche suggeriscono che molti di loro siano collegati ad attività criminali come il furto di rame e altre forme di ruberie nella zona. Questi reati contro il patrimonio, intensi soprattutto negli ultimi anni in questa parte di rozzano, avevano generato un clima di insicurezza tra i residenti e le imprese limitrofe.

Il rame, prezioso materiale spesso ricercato, veniva sottratto illegalmente dai cavi elettrici lungo la tangenziale e nelle aree circostanti. Dopo le operazioni di strappo, le guaine dei cavi venivano incendiate per recuperare il metallo. Questi roghi erano ben visibili da lontano per le colonne di fumo nero e rappresentavano un rischio sia ambientale che per la salute pubblica.

La bonifica e il futuro dell’area sgomberata

Con lo sgombero, la polizia ha avviato la demolizione delle strutture realizzate abusivamente. Le baracche, ormai fatiscenti e pericolanti, vengono smantellate per liberare quel tratto di terreno. Dopo aver rimosso i materiali e messo in sicurezza l’area, è previsto un intervento di bonifica. Questo servirà a prevenire nuove occupazioni abusive e a ripristinare le condizioni di sicurezza e decoro urbano, nel rispetto delle normative vigenti.

L’amministrazione comunale e le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione su quest’area, data la sua posizione critica vicino a una principale arteria e per via delle attività illegali che vi si concentravano. Ripulire e controllare questo spazio rappresenta un passo per garantire maggiore ordine in un pezzo di città che da anni convive con degrado e illegalità.